domenica 2 novembre 2008

Stazioni fai da te intorno al Trasimeno

Castiglione
Città intorno al Trasimeno: tutte da scoprire, nel vero senso della parola. I turisti, e i visitatori domenicali che scelgono il treno per una gita in una delle quattro località rivierasche – vuoi per risparmiare qualche spicciolo, per evitare il traffico o come filosofia di vita - sono costretti spesso ad improvvisare un’avventura alla scoperta della città ..passo dopo passo. Una volta scesi dal treno infatti, l’unica chance è rivolgersi al bar più vicino, unico punto di riferimento per ogni tipo di informazione. Se è vero che le stazioni sono da sempre considerate “la vetrina” delle città, in quelle intorno al lago manca qualsiasi indicazione o segnaletica su cosa vedere, e soprattutto sui servizi a disposizione. Insomma su come muoversi per “avere” quello che si l,egge su una guida o un brochure turistica. Una volta fuori della stazione, con una media di due treni ogni ora, i visitatori non hanno collegamenti pubblici con il centro o, ancora peggio, verso le attività ricettive che li ospiteranno, in primis i campeggi. Del resto i vacanzieri che preferiscono il treno all’auto sono spesso il target più spartano, amante della tenda. Prima tappa, ci fermiamo a Castiglione del Lago. La stazione è abbastanza pulita, orari dei treni facilmente leggibili, tranquillità. Appena fuori, i turisti si affacciano all’unico bar, il “Caffé Alisè” per chiedere informazioni. “Chiedono continuamente degli autobus ma qui non passano – ci dicono - a volte ci pensiamo noi a dare loro un passaggio, quando torniamo a casa. L’altra sera per esempio, alle 20,30 non c’è stato modo di trovare un taxi”. Poco distante c’è una fermata dell’Apm: l’orario – si legge – è in vigore dal 2006, ma, a quanto pare, serve solo alcune fasce orarie della mattina. Seconda tappa, la stazione di Tuoro. “Non mi rendo contro quanti turisti possano scendere durante il giorno – riferiscono al bar “Night &day” dello scalo – lavoriamo più che altro con gli operai. Comunque ci chiedono informazioni generiche”. Però anche qui, confermano al bar, di autobus non ne passano. E il centro dista circa un chilometro e mezzo di strade strette senza marciapiedi. Il campeggio, in compenso è più vicino. Terza tappa, Passignano. “Da maggio a settembre lavoriamo quasi esclusivamente con i turisti – rispondono al bar “Sancho Panza” della stazione -, che si rivolgono a noi per avere informazioni, poi li mandiamo all’Ufficio Turistico in centro”. Qui possono soddisfare tutte le domande su cosa vedere e visitare e come arrivare al punto di soggiorno; peccato che per raggiungerlo, come negli altri tre casi, serva una cartina del posto e un paio di scarpe comode. Infine, arriviamo a Magione. Anche in questo scalo non c’è nessun cartello che possa dare qualche informazione su come muoversi. Ma ci spiegano il perché al “Bar della Stazione”. “Gli autobus? Non ci sono. Questa estate i turisti che dovevano andare ai campeggi erano costretti a prendere il taxi, spendendo anche 15 euro per arrivare a Torricella, oppure aspettare 4 ore per il pullman delle 18”.
Globetrotter Trasimeno