giovedì 28 agosto 2008

VARIANTE ALLA SR71, SPUNTA UN NUOVO TRACCIATO


Castiglione del Lago
Mentre negli agoni politici si continua a discutere del progetto di variante alla sr 71, ecco che sulla questione arriva una mano di vernice fresca con nuovi elementi che andrebbero a modificare e migliorare il progetto del 2001 rispetto alle necessità attuali. Secondo indiscrezioni trapelate in questi giorni il percorso della bretella potrebbe essere rivisto con un nuovo tragitto. L’investimento iniziale per realizzare l’opera, sostenuto interamente dalla Regione, è stimato sui 14,5 milioni di euro. Nella pianificazione originaria la variante è sopraelevata a 7 metri da terra, partirebbe sulla Umbro Casentinese a circa 2 km dal capoluogo castiglionese, e passando “alle porte” della città si riallaccia alla sr71 dopo il centro abitato di Ferretto. Successivamente, è stata ipotizzata una traiettoria perpendicolare al tratto ferroviario: un percorso più facile da pensare che da realizzare: in questo caso il tragitto intercetta alcune abitazioni private, che così dovrebbero essere demolite. Infine, si arriva alle “congetture” di oggi. Il punto di partenza è il documento programmatico del nuovo piano regolatore generale, che vanta un Ufficio di Piano con le idee chiare sulla qualità del territorio per una “città sostenibile”. L’idea di una variante sopraelevata che tange il centro abitato di Castiglione non risulterebbe in linea con quanto si legge nella bozza del documento presentata lo scorso ottobre. Nella quale si evidenzia che “[..] per quanto riguarda le relazioni territoriali su gomma, con il passaggio della nuova infrastruttura si rischia di vedere raddoppiata la sconnessura tra est-ovest determinata dalla linea ferroviaria”. In sostanza, la variante andrebbe a disgregare la realtà territoriale attuale (diversa da quella di 8 anni fa) che interessa Soccorso, Piana, Vitellino e Castiglione, considerate in un unico sistema. È stata proposta una soluzione compatibile con il modello qualitativo del nuovo prg, in linea con i principi ispiratori di “identità della città e del territorio” e meno impattante di un’arteria sopraelevata: una bretella ricavata in piano rispetto alla naturale conformazione dell’area, e con punti di innesto attraverso rotatorie alla francese. Il tracciato andrebbe a lambire una fetta di territorio più ampia senza strozzature che rischiano di degradare alcuni punti alle estremità del capoluogo, sia nei nuclei abitati che nelle attività produttive che vi insistono. Un percorso un po’più lungo ma senza costi aggiuntivi perché spariscono rampe e pilastri di cemento. Inoltre, l’ipotesi di un nuovo tracciato si proietta in una visione lungimirante che tenta di rispondere in modo ottimale alle esigenze di un territorio in continuo sviluppo, che vedrà in futuro l’apertura del casello autostradale nei pressi di Acquaviva di Montepulciano (a dieci minuti da Pozzuolo) e il potenziamento del raccordo ferroviario di Borghetto. Ma per adesso, indiscrezioni a parte, tutto è ancora da decidere.

martedì 26 agosto 2008

Post dedicato ai fashionisti pentiti. Ci sarà mai redenzione?
Questa notte, come è capitato altre volte, ho sognato negozi di abbigliamento e un desiderio irrefrenabile di fare mie un paio di scarpe bellissime. Negozi stracolmi di merce, della migliore..e a prezzi scontatissimi.
Mamma mia che felicità.. ero entrata in un negozio di Armani (il cui taglio peraltro non mi manda in visibilio) ed era un tripudio di scarpe di ogni forma e colore; c'era un abitino con collo alla coreana, maniche ampie e scollo dietro che aveva dei colori sublimi, tanto da ricordarmeli benissimo anche 20 ore dopo averli sognati. Mi hanno illuminato gli occhi con un rosa pallido eppure pastoso, a contrasto con motivi minuti dai colori forti.
L'aspetto più bello del sogno era che -diversamente dalle altre volte - il negozio era aperto, la merce era accessibile, quasi la toccavo.. e mi piaceva tutto.
Poi è suonata la sveglia ma quelle scarpe bellissime è come se le avessi comprate..
Oggi al tg1 parlavano di qualcosa come "50 persone colte dalla sindrome di Stendhal a Parigi". Quel singolare malessere che ti coglie davanti ad un'opera d'arte: tachicardia, senso di spossatezza, svenimenti.
E' quello che mi succede davanti a certi capi vestimentari. Davanti alle vetrine delle boutique di Gucci. O per un paio di decolletes Salvatore Ferragamo.
Non guarirò mai.. mai..

Per i curiosi:
"Nei sogni trovarsi davanti a diversi modelli di scarpe, e non saper quale scegliere, riporta all' indecisione in ambito sentimentale, o ad altri tipi di scelta che il sognatore deve effettuare, al non sapere come comportarsi in determinate situazioni, o non sapere quale aspetto della personalità può prevalere". tratto da Guide Supereva.



A NAPOLI PIZZA GRATIS

Chi non darebbe l'anima domani, per essere in piazza Dante a Napoli.
O almeno, chi, come la sottoscritta, di pizza camperebbe anche nell'Aldilà.. Ogni commento è superfluo alla notizia Ansa che vi riporto sotto. Anzi di superfluo, in questo caso, sarebbe solo l'origano..

PREZZI:CARO PIZZA, DOMANI MARGHERITA GRATIS IN PIAZZA A NAPOLI
(Ansa, 26 agosto) Contro il caro-pizza scendono in campo i pizzaioli napoletani. Domani in piazza Dante migliaia di "margherite" saranno sfornate e distribuite, del tutto gratuitamente, a turisti e non. L'iniziativa, promossa dal Consorzio italiano ditutela Stg e dall'associazione pizzaioli napoletani e' stata accolta positivamente dal Codacons. "Si tratta sicuramente di una lodevole manifestazione di protesta contro i rincari ingiustificati - commenta il Codacons - che bene si inserisce nella lotta alla speculazione sui prezzi. Ci auguriamo che tutti i pizzaioli aderiscano al 'prezzo consigliato' di 3 euro e 50 centesimi, sponsorizzato dal presidente dell'Apn Sergio Miccu'".

CLAUDIO FALLARINO FREESTYLE

Moiano
La simil è una strenua sostenitrice del freestyle mood di Claudio Fallarino, sindaco di Città della Pieve. Serio quando occorre, scanzonato quando merita, di un'ironia tagliente ed elegante degna di un compatriota del Perugino.
Durante l'assemblea pubblica sulla Sanità al Trasimeno, a cui era presente anche il direttore Giuseppe Legato, ha esordito nel suo intervento in modo impeccabile.
Sentite cosa ha detto ai presenti in sala, indecisi se sonnecchiare o ascoltare le musichette di valzer e polka suonate da Stefano e Lara sulla pista da ballo adiacente..
Grande sindaco!

lunedì 25 agosto 2008

OVIESSE VERY VOGUE

Post politicamente e socialmente corretto..
Tanto di cappello ad Oviesse, la prima azienda italiana di abbigliamento per uomo, donna e bambino, in base alla quota di mercato (dati Sitaricerca 2006), che ora vanta un primato davvero.. fashion.
L'ultimo numero di Vogue Italia ha una curiosa particolarità.
Nelle prime pagine del giornale patinato non troverete capi di Gucci, borse di Prada, o l'ultima graziosa e costosissima creazione della Maison Vuitton.
No. Se avete l'impellente bisogno di farvi leccare la cornea da qualche sublime accessorio di moda che non potrete permettervi, aspettate di andare avanti almeno di sette, otto pagine..
Le prime quattro paginozze di Vogue, dalla carta lucida e spessa, sono dedicate alla collezione autunno/inverno ..dell'Oviesse.
Un trench molto "sex and the city" (da sfoggiare per le vie nostrane, un po' scalcinate un po' dandy di provincia) a cui sono dedicate le pagine solitamente occupate dalle grandi firme del made in Italy e non solo.
Non so immaginare quanto costino questi spazi degni degli dei, ma per una fashionista il messaggio è chiaro:
Non importa dove compri. La classe non ha prezzo. Può nascondersi in un "misero" capo da grandi magazzini, portato con il tocco (e gli accessori giusti) al momento opportuno. Del resto a chi legge Vogue che frega quanto costa.. Una volta il cappotto era "il copri miserie", ora sono le scarpe a fare la differenza.. e le case di moda lo sanno. Perché la qualità di questo capo di abbigliamento è difficile da imitare. Una borsa la puoi copiare, puoi rifare marchio e fantasia, ma un paio di scarpe irresistibili si riconoscono ad un miglio di distanza. Fa fede la mano del callista.
Un trench, in fondo, può avere solo quale filo leggermente meno in riga degli altri.
Per i curiosi cliccate sul sito dell' Oviesse : www.oviesse.com/it/#/abbigliamento-moda-donna/

Romantici Equivoci che cambiano la vita..

Una commedia brillante a tratti banale, di quelle che agli americani vengono benissimo, con un Kevin Bacon perfetto nei panni del collega egocentrico, maschilista e fedifrago (di quelli che ti fanno il filo solo se c'è un altro a cui rubarti); una Jennifer Aniston (ai tempi stava ancora con Brad) donna in carriera che lascia all'improvviso i panni simil college per sfoggiare gonne sopra il ginocchio e decolletes abbinati alle camicette molto manager; ed infine un pressoché sconosciuto Jay Mohr che viene preso a noleggio dalla Aniston come finto fidanzato e cambia tutte le regole del gioco con la sua semplicità.
E' la trama di "Romantici Equivoci", film di Glenn Gordon Caron (1997), a cui in altri tempi non avrei dato due lire e nemmeno un centesimo oggi.
E invece una frase del film mi è rimasta talmente tanto dentro che ho capito di dover rifare la convergenza alle mie prospettive attuali.
Il capo della Aniston, vestita come una ragazzina ma aspirante a diventare una pubblicitaria in carriera (con belle idee), le dice che da ragazzo il suo superiore gli aveva detto di "vestirsi per il lavoro che avrebbe voluto fare". Per vincere.
Beh, anche lei lo fa, e alla fine - siamo in un film americano ricordatevelo - capisce che vestirsi per il lavoro che avrebbe voluto le ha fatto perdere di vista la dimensione delle cose. Delle persone soprattutto
Avete mai pensato alla possibilità che il vostro lavoro vi abbia adattato ad una forma, anziché essere voi ad adeguarlo a voi stessi?
Vi direbbero a Molvena, head quarter della Diesel: ..for successful living..
E'una filosofia di vita, né l'uno né l'altro, ma solo la terza possibilità..

Beh, oggi Trasìmeno Freestyle ha fatto una prova di volo libero dopo un equivoco (molto poco romantico però).

Certo, una volta che senti il vento delle tue ali è difficile rinunciare a volare ancora..

domenica 24 agosto 2008

Pensavo fosse una bomba e invece era un cannolo..

Castiglione del Lago


"Attenzione, pericolo per la presenza di un ordigno bellico inesploso".

La scritta ha fatto strabuzzare gli occhi a diversi bagnanti e cittadini, che sul lungo lago di Castiglione si sono trovati davanti una piccola area transennata e un cartello del Comune in cui si allertava di non avvicinarsi perché in quel quadratino di terra c'era un ordigno bellico (della seconda guerra mondiale) inesploso".

Se non avete letto il post di qualche giorno fa sulla bomba fantasma, vi consiglio di farlo almeno avrete il quadro della situazione completo.
Insomma, caso chiuso. La bomba ritrovata sul litorale, della quale mi aveva parlato un mio amico testimone oculare, c'era veramente.

In questi casi la polizia municipale (che è stata contattata dopo l'avvistamento della "bomba") ha provveduto a transennare l'area - vicino al lido comunale - e a contattare la stazione dei Carabinieri e la Prefettura, le quali a loro volta inviano la richiesta agli artificieri perché venga rimossa ed eentualmente fatta brillare.
A quanto pare gli artificieri sono arrivati un paio di giorni fa, hanno constatato che l'ordigno era niente altro che un proiettile vuoto e quindi, essendo innocuo, lo hanno lasciato lì per tornarci poi..
Sta di fatto che il cartello apposto sulla transenna ha suscitato qualche perplessità, visto che nessuno poteva avere la certezza della sua non pericolosità. Oltre, ovviamente, alle rassicurazioni che fornisce un minimo di buon senso (se non era innnocuo non sarebbe stato abbandonato lì).

Ma allora perché non toglierlo o, perlomeno, transennare l'area in modo che nessuno possa camminarci davanti o andare a frugare nell'oggetto misterioso?
La simil si è avventurata con le telecamere di Pianeta Umbria e pare che il sindaco neanche sapesse niente di questo cartello allarmistico.
Presto detto, subito fatto. Area transennata fino alla battigia, e dopo due ore alle 15 è arrivato il furgoncino degli artificieri a prelevare il proiettile (che vedete nella foto).
Caro Venditti, ti sei sbagliato.. le Bombe delle 3 non fanno male.. è solo il giorno che muore..

martedì 19 agosto 2008

Ci mancavano le cozze..

Castiglione del Lago


Un eco disastro. Migliaia di cozze "morte" sui litorali del lago.
Su queste spiagge del Trasimeno si trova davvero di tutto eh.. dalle alghe, agli ordigni bellici del '44, ora anche quelle conchiglione nere non commestibili venute a galla chissà perché.
In questo solleone senza notizie si tirano fuori i tofi, le draghe, anche l'acquisto di un immobile da parte del Comune fa notizia. Se poi si condisce con un pizzico di ambiente e un retrogusto di polemica, ecco un fatto da montare in apertura per un paio di giorni.
E allora, cari bene-informati, diteci dove sono localizzati gli scarichi nocivi che riversano sostanze poco ecocompatibili nel Trasimeno! Fonti certe (istituzionali) sostengono di sapere dove siano, e soprattutto che ci siano. Poi, però, se li tengono tutti per loro, assicurando che così nessuno farà saltare la redazione per aria. O forse è un problema di poltrona.


Vabeh, in questi giorni di giornalismo delirante, torniamo al caso cozze.
La simil deve scriverci due righe, dopo una giornata di cacca in cui far morire l'entusiasmo e le energie psico-fisiche. Chiamiamo l'Ente Parco, una volta il presidente mi aveva parlato di questi molluschi bivalvi simili alle cozze. Anzi prima chiamo un luminare del Parco, che sa vita morte e miracoli di tutte le specie della fauna e della flora lacustre. Doppia laurea e idee chiare sullo sviluppo giusto per il Trasimeno.
Nessuno dei due sa niente. Uno perché in ferie in un comune toscano vicino, l'altro scrolla le spalle. Appena chiudo il telefono il primo dei due richiama e scrolla le spalle pure lui.
Andiamo bene.
La simil quindi torna a casa a scrivere questo pezzettino sul nulla. Incontra un vicino di casa che sul lago ci lavora. "Hai visto- le fà- ora muoiono anche le cozze. E' un disastro".


Alla buon anima di Rino Gaetano, vorrei chiedere di dettare a qualcuno in sogno il testo rivisto di "Il cielo è sempre più blu" con "il Trasimeno è sempre più blu", e mettere in una canzone tutte le minchiate (ops) politico -giornalistiche che girano intorno al lago..

E se avessi fatto casino?

I dolori del giovane simil-giornalista.
Ho capito. La differenza tra un "gggiornalista" e un simil giornalista è che il primo se ne frega, mentre il secondo si crogiola nei dubbi. Non so perché ma non riesco mai a credere a quello che mi dicono (soprattutto i politici avvezzi a ritrattare le proprie dichiarazioni). Una sorta di Cassandra al rovescio..

A volte mi prende il dubbio atroce di aver "fatto casino"; un po' come se mi sentissi nel corpo di un elefante all'interno della solita cristalleria. Alla fine, poi, non si rompe niente ed è solo una mia suggestione, eppure rimane il pensiero ansiogeno di aver fatto esplodere una bomba a mano..
"Bene", direbbe un vero giornalista. Si deve smuovere l'opinione pubblica, provocare reazioni, comunicare.. risolvere le questioni aperte.. e tanti bla bla.
"Bene", rispondo io, ma solo se ad innescare la valanga sono gli altri. Bella la vita del lettore. Alla simil redazione piace fare casino in silenzio.. in maniera slow si direbbe. E le alzate di dito (ossia quelli che hanno da dire o recriminare qualcosa) hanno un effetto urticante.

"Oh, ma io c'ho da fare hai capito??" verrebbe da dire.. legata tra i fili del montaggio, del microfono, i treppiedi, le penne che non scrivono mai, i telefoni, le scartoffie, gli impicci di casa Brambilla e una giornata perennemente ingarbugliata.

Cogito ero sum..diceva Cartesio.. Chissà, forse anche lui viveva nel dubbio di aver fatto un casino..

IL PD E' UNA MODA?

Se lo dice Pasquino..
“La scuola politica del Partito democratico e’ una sfilata di moda. Perche’ cosa si insegna se non c’e’ cultura politica?” Parola di Gianfranco Pasquino, docente di Scienze politiche. Riprendo questa dichiarazione (battuta dall'Agi), fatta dal Professore a Cortina durante il dibattito “Lezioni di democrazia” per "Cortina InConTra". Trovate il link in fondo alla pagina tra le notizie di oggi 19 agosto.
Secondo Pasquino la summer school del Partito di Veltroni sarebbe solo una moda, perché alla base non c'è una filosofia politica definita e certa. Perlomeno non ancora. "Sarebbe ottimo - ha detto il docente - arrivare a un sistema politico in stile anglosassone, ma dove ci siano un partito socialista a sinistra e liberale o democristiano a destra”.
Vabeh Prof.. anche Aristotele fondò il Liceo ad Atene..tanti anni fa..

mercoledì 13 agosto 2008

L'(in)editoriale- IL DIAVOLO VESTE ZARA

Gossip sotto il solleone, in attesa della collezione Autumn/Winter di Zara, marca internazionale di abbigliamento a costi contenuti e dal taglio sartoriale generalmente cosmopolita del gruppo
gruppo spagnolo Inditex (Industria de diseño textil S.A.) e cugina delle catene Massimo Dutti, Bershka e compagnia bella.
La simil redazione è una "zarista", quando può ci fa sempre un saltino, in Italia o all'estero è tappa fissa dello shopping compulsivo e terapeutico. A Perugia, che dico in Umbria, l'unico punto vendita è a Collestrada, meglio conosciuta come il "vado all'Ipercoop..".
Caspisco che con la coop c'entra poco.. forse.. insomma.. ma la cosa curiosa è che un esponente regionale del Pdl sfoggia ogni tanto nelle sue comparsate tv capi di abbigliamento della marca spagnola. Acquistati -si presume - in quel di Collestrada. Della serie, quando la cooperativa c'entra fino a un certo punto.. di vita!
Poco male però.. l'abito low cost-tanta figura fa molto popular in terra umbra, invece nei salotti romani.. tira più il Luisa Spagnoli style..

BOMBA IN SILENZIO SUL LITORALE DI CASTIGLIONE

Castiglione
"Lo sai che hanno ritrovato un ordigno bellico vicino alla Pigra Tinca?". Inizia così l'avventura alla ricerca di una bomba che non si sa dove sia finita e se veramente ci sia stata.
Una delle solite fonti, di quelle che sbagliano di poco, mi dice questa curiosità. La simil redazione parte alla carica. La provinciale non ne sa niente (a detta di un vigile urbano), la municipale non ne sa niente .. "ma forse i vigili del fuoco - mi dice la fonte - guarda che me l'ha detto "x" che l'ha visto con i suoi occhi. Era lunga 50 cm. Una bomba da mortaio". Come quella ritrovata un anno fa al porto di Castiglione.
Troppi giri.. i vigili del fuoco? Ma in questi casi non si chiamano gli artificieri? Cosa strana.
E infatti al distaccamento temporaneo di Castiglione non ne sanno niente e dicono : " non rientra nelle nostre competenze".
Morale: pare che la bomba sia stata trovata, ma anche opportunamente fatta sparire senza troppi riflettori accesi, dopo la tragedia del quindicenne morto sabato, a pochi metri dal punto di ritrovamento dell'ordigno. Non perché ci fossero correlazioni tra i due fatti, solo per una questione di..immagine..
La bomba sarebbe (beato il condizionale) stata rinvenuta nell'area di litorale prospiciente la Pigra Tinca. "Via via non è niente.." avrebbe detto un vigile, mentre la prelevava dalla battigia, a questo ragazzo che sostiene di averla pure toccata (orrore!!). Poi, la guardia avrebbe caricato il relitto in macchina, su un contenitore e se ne sarebbe andato.
Che dire.. è ferragosto?

domenica 10 agosto 2008

Robert Redford e i piedi neri

Robert Redford in gita ad Isola Polvese con "Navilagando"

CASTIGLIONE - Lo confesso: non c'ho dormito la notte, all'idea di immortalare nell'obiettivo della mia telecamera il bel Robert - settantuno anni ma portati alla grande. Come una paparazza de noantri.
All'indomani della notte semi-insonne sono arrivata al porto di Castiglione del Lago quasi un'ora prima che arrivasse il pulmino con l'ospite atteso. Redford è il padrino dell'edizione 2008 del Tuscan Sun Festival di Cortona e mi era arrivata la dritta che mercoledi mattina avrebbe fatto una gitarella ad Isola Polvese insieme ad amici, tra i quali un miliardario israeliano amico del patron del Festival.

Mi ero messa in bianco, pantaloni lunghi e maglia lisbonese porta fortuna, perché con gli shorts sembravo troppo improvvisata e invece alla fine..avrei dato meno nell'occhio. Insomma, intorno alle 11 arriva il mezzo con i "vip", vedo l'autista del minibus che si precipita dall'autista della barca con cui Robert &company andranno ad Isola, le tipiche Poontom Boats di Navilagando (potete andare sul sito omonimo per dettagli). Ebbene, i due parlottano, poi l'autista torna al pulmino, scendono 4 persone, una si dirige verso l'altra barca, seguita poco dopo da un altro guidatore della barca che gli corre incontro e io sento qualcosa di strano. Intanto mi bruciano i piedi, il sole picchia.. Beh, fino alle 5 del pomeriggio vivo col dubbio che Robert mi abbia fregato, quindi alle 17 in punto faccio un paio di chiamate e ho la conferma che il laidone mi ha veramente fregato, addirittura sotto gli occhi..
Mentre sto al telefono lui è immerso nella sua rinomata passione della pesca con l'amo.. Dopo aver visitato l'Isola e pranzato sotto un gazebo allestito appositamente per lui (sorvegliato a vista), il regista ha voluto "tasting" il gusto di pescare nel Trasimeno. Poi, ritorno a terra a ferma e via sul colle di Cortona per una serata del Tuscan Sun Festival da cui sono state bandite telecamere e fotografi. Al teatro Signorelli era presente anche Lorenzo Cherubini con l'ospite Silvio Muccino.
Tornando alla mission "Redford al Trasimeno", ho capito di non avere stoffa come paparazza, anche se qualcosina a casa ho riportato! La prossima volta mi vestirò da pescatore e mi porterò una telecamerina piccola, sceglierò una postazione nascosta fino a mimetizzarmi tra le piante..e gli farò un primo piano uso poster!
Soprattutto mi metterò la crema solare su braccia e piedi (above all). In ricordo di questa bella avventura mi è rimasta l'abbronzatura da muratore (neanche): piedi neri fino all'orlo dei pantaloni e con due belle strisce più chiare, lasciate dai listini del sandalo.
Che dire..i divi come Redford lasciano il segno anche a qualche metro di distanza.. maledettoooo
Altri "vip" al Trasimeno ferragostano:
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini (dalla loro casa di San Casciano) a Isola Maggiore e Joe Pantalone, vice sindaco di Toronto (Canada), in soggiorno nella suite reale che ospitò George Clooney al Relais "Alla Corte del Sole", più attori e attorucoli vari en passant..

L'(in)editoriale - IL POSTO MIGLIORE DOVE METTERE LA LINGUA

(Quando il Freestyle non piace)

Una simil giornalista terrorista, dispensatrice di falsi allarmismi, fomentatrice e davvero..poco lecchina.
La simil sembra avere qualche problema di comunicazione con qualche autorità, visto che in più di una occasione ha ricevuto note di disappunto su un paio di questioni di cronaca spicciola. Per intenderci, furtarelli e tossico-ladruncoli. La penna troppo asciutta non piace per una buona collaborazione..
Il buon Severgnini (scusate se è il primo che mi capita..) ripete a dismisura di stare attenti con gli aggettivi. A buon ragione, direbbe una lettrice: perché se in un artircolo trovi una profusione di superlativi, di positività, eccellenze e affini, ti viene il dubbio che la notizia è un po' pompata. In questi casi perde aderenza con l'accaduto, anzi peggio: a fare una figuraccia sono in due, chi loda e chi è lodato. Il fatto è un fatto. Ciascuno nella società ha un ruolo, che non ha bisogno di troppa enfasi se viene fatto bene.

Il giornalista deve riportare il più fedelmente possibile, con obiettività e pluralismo quello che succede, accertandosi che le proprie fonti siano attendibili.
Le forze dell'ordine controllano che venga rispettata la legge. Se il giornalista scrive un buon pezzo o tira fuori un'inchiesta efficace che rivela fatti fino ad allora ignoti e gravi non c'è nessuno a rimarcare la sua grande professionalità, l'acume, e tante belle cose. Anche se si è fatto un mazzo così da farsi venire l'esaurimento e l'ulcera. Sono i fatti che fanno la differenza, è quello che riesce a smuovere che cambia le regole del gioco. Se lavora bene colpisce nel segno, informa comunicando. Ossia produce una reazione nella pubblica opinione o in chi di dovere.
Quindi quando le forze dell'ordine portano a termine un'azione, merita un plauso, grande rispetto e stima perchè svolgono il proprio lavoro mettendo a repentaglio la propria vita. Mi sembra però un po' eccessivo lodarsi e sbrodarsi in un effluvio di aggettivi e omaggi per operazioni ordinarie. Forse è la vita di provincia, dove le soddisfazioni sono l'unica cosa che rimane per non pensare alla cronica scarsità di risorse per le forze dell'ordine. Anche nei piccoli fatti quotidiani. O forse è l'animo umano che come diceva Shopenauer (e mica solo lui..) è sempre alla ricerca di una qualche vanità ad appagare l'insoddisfazione? Dal canto suo la simil redazione ha cercato risposta in penne importanti della cronaca, dove di elogi adulativi non ha trovato neanche l'ombra.
E allora mi chiedo io..siamo simil cronisti o caporali??

Il "cioni" se n'è andato

Quasi il 13 agosto 2008..
In queste ore alla simil redazione stanno arrivando tanti "mi dispiace", quindi lasceremo più spazio alle immagini che allae parole. Erano pronte le candeline sul patè ai frutti di mare della Sheba, per festeggiare i 13 anni di Bubu, diminutivo di Bucotorto.
Come il personaggio interpretato da Novello Novelli in "Benvenuti in casa Gori", Bubu se n'è andato con lo sguardo languido e un po' burbero di sempre. Tutti preoccupati a togliere Minosse dalla strada dove si spaparacchia in questi giorni di traffico intenso, nessuno si sarebbe immaginato che, invece, la morte avrebbe portato via con sé questo gatto tredicenne, destinato ad una vecchiaia domestica già iniziata. Se l'è portato via una macchina, a pochi giorni dal suo compleanno e senza neanche fermarsi a chiedere di chi fosse il micio micioso.
Ora lo immagino a rincorrere la sua amata e fuggiasca Edulina, a giocare con il caro Orestuccio come ai vecchi tempi. E spero che lassù, caro Caciotta, tu stia davvero tanto bene. Il tuo cuscino è pieno di peletti, e questa mattina non c 'era nessuno a dirmi "miao" appena ho aperto la porta della mia stanza. In compenso Minosse oggi ne dice tanti più del solito e ti ha cercato fin dentro la vasca da bagno.
Che nessuno dica "sono solo gatti".. prima ne ami almeno uno.

mercoledì 6 agosto 2008

Il giallo "antrace" di Città della Pieve

Storia buffa quella di Città della Pieve.. centro dall'anima elegante e signorile, un po' sonnacchioso e discreto. Eppure, quando finisce sulle pagine di cronaca lo fa con stile. Quando per un tentato stupro (poi finto), quando per un clandestino incidentato sul lavoro (poi finto), quando per un attentato terrostico all'antrace (poi finto). Qui la fiction Carabinieri ha lasciato qualcosa di più che gli autografi...
Venerdi scorso all’Ufficio Postale di Città della Pieve – quello “centralissimo in via Veneto – un pacco di giornali incellophanati con sospetta antrace “inside” ha messo in allarme personale, carabinieri, farmacisti del centro, vigili del fuoco e, non per ultima, la stampa. Paresse vero che sotto il solleone avaro di notizie, scappa fuori un caso antrace. Ma proprio a Città della Pieve, quasi sempre sorniona e silenziosa ? Pare proprio una bufala.
Lo sportello pievese di Poste Italiane rimane chiuso fino al tardo pomeriggio per le operazioni del caso, isolare e “decontaminare” i locali, mentre i sei dipendenti vengono trasportati al Santa Maria della Misericordia per accertamenti e per essere tenuti sotto osservazione. Con loro vanno all’ex Silvestrini anche alcuni parenti, preoccupati di un possibile contagio di antrace. Nel nuovo millennio, anzi dopo l’11 settembre, bastano 12 ore per sapere se si è affetti da antrace. I malcapitati saranno dimessi all’indomani, dopo i tamponi e i prelievi necessari. Se ne ritornano a casa con una cura antibiotica e aspettano il verdetto dell’Istituto Zooprofilattico di Perugia e di un laboratorio di Napoli a cui sono stati inviati per ulteriori indagini. I medici però rassicurano e fanno spallucce: ma chi vuoi che mandi antrace ad un ufficio di provincia? Sulla decina di persone sotto osservazione non vengono riscontrati sintomi preoccupanti che facciano pensare al contagio.
E infatti, dopo l’ufficiosità del lunedì, il martedì arrivano i risultati ufficiali dell’Istituto Zooprofilattico.
Trattasi di calce, comune calce; a quanto risulta da una veloce navigazione sul web, è molto gettonata per le finte lettere all’antrace inviate a politici, uffici postali, amanti.
A parte tutti i fronzoli dell’episodio, a quel bamboccio che s’è divertito (se di costui si tratta..) la simil redazione vorrebbe dire grazie per averci dato alcuni spunti interessanti per la pagina del Trasimeno. Magari la prossima volta potrebbe scomodare meno persone.. ci sono cose più interessanti per cui essere ricordati..

martedì 5 agosto 2008

L'(in)editoriale- Non aprite quella finestra sul Corano

Ci sono cori e il Corano. Sembra essere la filastrocca degli ultimi giorni in via Toscana. Diciamo pure dell'ultima settimana o forse più.
Questa è una di quelle notiziole politicamente scorrette che possono finire solo nell'(in)editoriale.
Ebbene, in via Toscana vive una silenziosa combriccola di tunisini. Prima erano in 4, due coppie con realtivi bambini com concepiti nello stesso giorno; con scorribande arrivavano sistematicamente amici e accoliti fino a che i vigili hanno intimato loro di farla finita. E decidere in quanti volessero abitare in quella casa.
Ora vivono in due, forse in quattro, non si sa. Ma sono vicini discreti, educati, cordiali.
C'è un ragazzo molto giovane che veste spesso panni "alla loro maniera" dicono qui. "Scrive sempre al computer", ha detto un mio vicino, forse pensando - senza dirlo - che magari.. potrebbe avere contatti con qualche amico di nome Osama. "Rh..non lavora! " ha azzardato.
E chissà che veramente ce l'abbia in rubrica un Osama, che magari vende evidenziatori e pennarelli.
Insomma, dette le premesse, l'allegra e silenziosa combriccola ogni mattina, tra le 4 e le 4,15, delizia via Toscana con canti e nenie, liturgie accompagnante da campanelli e altri suoni suggestivi. Non si capisce se accendono la tv e preganoo se si preoccupano di suonare anche gli strumenti.
"Mi ci sento male, senti quella specie di rantolo..ti fa venire angoscia", ha confessaro alla simil redazione una turista milanese che tutti gli anni fa tappa qui prima di andare in qualche lido "in".
Il vicino di casa della simil redazione si è detto pronto a tirare una testa di maiale nel loro giardino, visto che ormai è costretto a svegliarsi alle 4 del mattino per andare a lavorare al supermercato. Mentre loro pregano, lui bestemmia in tutte le lingue.
Suvvia, ferragostani.. settembre arriverà (cantava Venditti), con le sue finestre chiuse e i nervi un po' più fermi. Anche con vicini rumorosamente religiosi. ..