martedì 30 ottobre 2007

LA QUALITà DELLA VITA? SI CONTA CON LE CALORIE

.. Gli aborigeni si alzano la mattina e sanno che devono partire per una battuta di caccia per trovare cibo e sopravvivere. Ma quando si trovano davanti alla selva fanno un semplice calcolo. Se consumano molte calorie per cercare un certo tipo di insetti commestiibili, sanno che dovranno cacciarne in grande quantità per poter compensare il dispendio di energie. Se invece catturano cacciagione, le calorie spese per l'impresa saranno maggiori, ma consentiranno di poter vivere di questo pasto per alcuni giorni. E alla fine gli sforzi per reperire cibo devono segnare un piccolo surplus di calorie, altrimenti la caccia non è funzionale alla sopravvivenza.

Sulla base di questa piccola lezione di antropologia culturale (basterà un basilare manuale della disciplina per averne conferma) si può ricalcolare velocemente l'opportunità delle scelte di vita quotidiana, della vita lavorativa e delle proprie ambizioni.
Le soddisfazioni, i sogni e le capacità sono una sorta di patrimonio di calorie di partenza. L'equiggiamento con cui partiamo è il punteggio minimo del gioco. Di qualsiasi decisione che ci viene richiesta su vari fronti, dall'amore alla professione, dallo stipendio ad un paio di magnifici stivaletti leopardati con plateau a zoccolo. Ho detto zoccolo.
Mettiamo uno stipendio di 700 euro, suddiviso in due lavori. E un terzo lavoro di cui non avete affatto idea del guadagno reale ma che dovete fare per coprire parzialmente le spese degli altri due.
Ebbene, calcolate velocemente soltanto la quantità sommaria di calorie consumate per ricevere in denaro 700 euro. Quanto tempo state seduti e quanto in giro? Quanto tempo libero vi lascia e quante responsabilità vi vengono riconosciute? E ancora con quali prospettive lo svolgete? Se si calcola che solo dormire fa consumare circa 80 calorie l'ora, vi renderete conto che la mole di lavoro necessaria per accaparrarvi quei 700 euro lordi è abnorme rispetto alle calorie che può garantirvi il vostro stipendio in termini di cibo.

Lasciate stare, poi, le spese accessorie ma fisse come benzina e telefono, finireste col lasciare il lavoro e andare a caccia con gli aborigeni.
Quello che conta è che da oggi, anzi da domani - visto che è il primo del mese - vi dedichiate al vostro lavoro tenendo presente la quantità di "carburante energetico" che è in grado di fornirvi.
Perchè nella foresta la gavetta si fa ugualmente, ma con la consapevolezza che per sopravvivere bisogna cacciare in modo tale da garantirsi le scorte di cibo per il futuro..
Io l'ho capito dopo parecchi mesi, ma non è mai troppo tardi.

"Non abbiamo tempo per dedicarci un pò di tempo"
E chi l'ha detto? Eugene Ionesco..

lunedì 29 ottobre 2007

..quel vizietto di Marco Taccucci.

BONEGGIO (PG) - Qualcuno dirà che è vittima di una forma di berlusconismo (fenomeno di persecuzione politico-mediatica a tutto vantaggio della vittima, inaugurato dal Silvio nostrano). In realtà, l'emerito giornalista sportivo Marco Taccucci si infila nelle situazioni più scabrose che possiate immaginarvi. La foto è stata scattata lo scorso 8 settembre davanti la chiesetta di Boneggio, ma la simil-redazione di Trasimeno Freestyle ha deciso saggiamente di pubblicarla adesso, a stagione calcistica avviata e dopo qualche giro di motore della telecronaca -machine Taccucci. Perché fa più audience e perché i tifosi sappiano con chi hanno a che fare.
Uno che non si fa scrupoli nel rubare il marito alle altre.

TRE AUTO INCENDIATE A CASTIGLIONE: QUASI UNA PROFEZIA.

CASTIGLIONE DEL LAGO - Avere un'amica profeta e non saperlo. Almeno fino a domenica scorsa (28 ottobre).

Una volta, primo anno di liceo, mi sono trovata nel diario una di quelle frasi, da diario appunto, di cui ti vergogneresti da morire. L'aveva scritta una mia amica d'infanzia tra le pagine colorate e no global del mio zibaldone scolastico e l'avevo lasciata lì, nonostante fosse oscena, nel caso in cui l'amica fosse tornata a fare incursioni nel mio diario. Sai che dispiacere non trovare più quella dichiarazione così spudoratamente realista. Talmente tanto realista che aveva del tragicomico.
"Sono nata nel Bronx", recitava. Che pathos, mi ci viene da ridere anche oggi, a distanza di ben quindici anni. Azz..

Beh, domenica quando mi sono trovata di fronte alle tre auto incendiate, in una delle vie più tranqui del capoluogo castiglionese, il mio pensiero è tornato a quelle tre parole scritte da Manola. Stai a vedere che aveva fatto una profezia e non me l'aveva detto!
Castiglione del lago diventerà come il Bronx?
Manò, dammi tre parole ..


domenica 28 ottobre 2007

VELTRONI, UN SANTO PER IL SINDACO SANTONI

TORRITA DI SIENA - Dimmi che foto hai nel desktop e ti dirò chi sei. Ludwig Andreas Feuerbach non poteva arrivarci, per una contingenza storica si è fermato alla correlazione tra essenza del cibo ed essenza dell'essere; Ernest Hemingway esortava a non considerare un uomo sulla base delle amicizie che frequenta perché Giuda frequentava persone irreprensibili.
Ma la personalizzazione del desktop del computer è una prova inconfutabile di umori, fedi, aspirazioni, sentimenti e desideri insieme.
Mi scusi il sindaco di Torrita, Giordano Santoni, se al modo dei paparazzi ho sbirciato casualmente verso il suo computer prima di un'intervista, ma dopo il 14 ottobre ogni accadimento nei comuni di centro sinistra non è più puramente casuale.
Ebbene, sul desktop del primo cittadino torritese ho visto il double Valter Veltroni con le mani giunte vicino al mento e lo sguardo sognante da miserere, molto vicino al "Convertitevi"! Sullo sfondo una città arroccata, della quale, però, non sono sicura. Di primo acchito mi è sembrata addirittura Torrita.
E pensare che a una manciatina di chilometri da quel computer, la lista di Rosy Bindi è arrivata al 25 % delle preferenze per le primarie.. Forse i suoi concittadini sinalunghesi non si sono lasciati "pregare".

UN GELATO AL MICROFONO. VERDUCCI AUDITEL SBARAGLIA LA RAI E MEDIASET

PERUGIA - Non a caso si chiama "gelato". E' quel microfono dalla palla tonda sull'estremità, che si usa per le interviste e ha l'impugnatura simile in tutto ad un bel cono alla crema e cioccolato. Solo che la cialda è dura e difficilmente masticabile, e il gusto del gelato ivi contenuto un pò - come dire- metallico?
Mi rendo conto che la notizia è un pò datata ma avevo rimosso il ricordo fino alla puntata di giovedi scorso di Giovani e Sport su Umbria Tv. Purtroppo riesco a vedere il programma solo in replica la domenica, nel momento tra il post pranzo e il "ora me tocca andà a lavorà per altre quattro ore". Nell'appuntamento precedente, però, con grande sorpresa e qualche buona risata, ho potuto notare che ad una giovane leva del calcio il "gelato" della tv piace eccome!
Parte il giro di autopresentazioni dei bambini, che AL microfono devono dire nome, cognome, ruolo nella squadra e società di appartenenza. Arrivato il turno di un bimbetto di colore simile all'amato cicciobello noir, distratto e serenamente tra le nuvole, invece di rispondere s'è messo il "gelato" in bocca. Si, proprio il microfono.
Verducci non te l'aspettavi eh! - direbbe Vasco Rossi - E invece, eccolo qua..
Della serie, se non ci fossero le emittenti private, la domenica non sarebbe più la stessa.

giovedì 25 ottobre 2007

Ottobre rosso, la fine di una guerra. Anche per An.

Udite, udite..
CASTIGLIONE DEL LAGO - La guerra dei volantini è finita. Il circolo di Alleanza Nazionale ha pubblicato l'undicesima puntata del "Comune non Informa", il ciclostilato firmato da An che esce il mercoledi nei principali luoghi pubblici castiglionesi e fa il verso all'ufficiale "Comune Informa". I consiglieri del Tricolore hanno comunicato ai suoi lettori di strada che per le prossime date il volantino non sarà più a cadenza settimanale. "Perchè non disponiamo dei contributi generosamente elargiti dal Comune quando si tratta di altri soggetti" hanno scritto in una nota in fondo al ciclostilato.

Peraltro l'argomento di questa puntata era incentrato sulla calda questione di questi giorni delle Comuità Montane, prevalentemente, e su alcune note in merito all'ultimo consiglio. Alleanza Nazionale punta i piedi sulle 40 assunzioni a tempo indeterminato alla Comunità Montana del Trasimeno, che interessano consiglieri e assessori comunali e politicanti in genere, selezionati senza alcun concorso ma - denunciano - per la sola dote politica che si portano appresso in una tessera". Beh, nulla di nuovo rispetto all'italian style, ma certamente in un contesto politico da diger seltz come quello prospettato dal disegno di legge Lanzillotta e Santagata (al quale fa da corollario la Finanziaria 2008) fa venire qualche mal di pancia. Alla faccia del digestivo.
C'è da dire, però che ultimamente i fantasiosi consiglieri di An hanno dimostrato qualche piccola carenza in argomenti. Dopo le prime uscite a bomba su presunte incompatibilità e disastri amministrativi simil comunisti, il tono del "Comune non Informa" si è affievolito, ed è diventato quasi credibile. Sono state bandite forme linguistiche esasperate, i climax scellerati, el iperboli pindariche, per dare finalmente più spazio e valore ai contenuti. Che questi rispondano alla verità o al politichese non importa, ma è l'unico strumento con cui il lettore può praticare attività critica. E farsi un'opinione.

Detto da una malata di comunicatività e volutamente inesperta di comunicazione politica, la dichiarazione è mediocre e sicuramente verrà tacciata di partigianeria (altro argomento molto interessante). Eppure, la vox populi che legge i volantini concorda con la sottoscritta che l'eccesso di ironia e di sarcasmo è tale e quale un dito di trucco su un bel viso.

Chissà che dall'undicesima puntata, i consiglieri di An abbiano più tempo libero per fare un piccolo aggiornamento in comunicazione. Una pagina importante da ripassare sarebbe per esempio, la prova ontologica dell'esistenza di Dio di Anselmo d'Aosta (Proslogion, cap III).
In breve, l'abate partiva dall'assunto che l'ateo nega l'esistenza di Dio su base logica e razionale, e su questa base fondò la famosa argomentazione ontologica che ne dimostrava l'esistenza con la stessa "unità di misura" della mente razionale: l'atto del pensiero.

La gente comune non usa molto nè analizzare con spirito critico nè tantomeno ironizzare sui fatti e gli accadimenti, se non nella forma più lieve. Così, quando viene bombardata da una forma massiccia e a volte grossolana di ironia mischiata a sarcasmo, la lettura dei dati diventa difficoltosa e confusionaria. La verità viene confusa con verosomiglianza e il contenuto perde la sua efficacia, diventando solo una sorta di strumento per raggiungere un fine diverso da quello dichiarato. Che poi non si capisce quale sia. E così il volantino della sacrosanta verità sapete dove finisce?
Insomma, politici del bagaglino: di qualunque schieramento facciate parte, formatevi!!
Si legge nel Proslogion:
"Questa cosa dunque esiste in modo così vero che non si può pensare che non esiste. Infatti si può pensare che esista qualcosa che non si può pensare non esistente; ma questo è maggiore di ciò che si può pensare non esistente. Dunque, se ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore può essere pensato non esistente, ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore non è ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore. E ciò è contraddittorio. Dunque qualcosa di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore esiste in modo così vero che non si può pensare non esistente. 3)Perché dunque "l'insipiente ha detto in cuor suo: "Dio non esiste"" (Sal 14,1 e 53,1), quando è così evidente alla mente razionale che tu esisti più di ogni altra cosa? Perché, se non perché è stolto e insipiente? "



martedì 23 ottobre 2007

UN BLOG PIENO DI BACILLI


..E DI TOSSE..

CASTIGLIONE DEL LAGO - Prima di trasformare questo spazio della rete in lazzeretto ho pensato di ritornare alla vita normale di tutti i giorni in condizioni di salute stabili. Ovvero, quando ho smesso di tossire al termine di ogni chiamata al telefono, ho capito che i miei bronchi stavano tornando alla realtà dei sette giorni - tutta- una - tirata. Ora permettetemelo, tossisco solo prima di addormentarmi: tre, quattro scossoni liberatori ai miei polmoni e poi ci si vede all'indomani.
Vi chiederete cosa c entra tutto questo con Trasimeno Freestyle? Ma come, non capite quale intima correlazione esiste tra la voce e la comunicazione?

Una mia amica aveva tosse strategica anche d'estate. Poverina, le veniva quando si trovava in particolari stati psico-emotivi. E' una tipa forte, si trova spesso a parlare a conferenze dinanzi a moltissime persone, ha un cellulare che trilla in continuazione e per lavoro tratta con un fiume di gente, donne soprattutto. Con gli uomini ha un certo charme, e anche una bella quinta di seno su cui fare due chiacchiere.
Eppure, quel terribile "mal di tosse" era ed è legato alla paura di comunicare. Di dire veramente come stanno le cose. E allora quando non può dirle, tossisce.

Così anche il mio stato influenzale disarmante (finalmente qualcuno mi ha costretto a stare a letto e a dormire) mi ha portato lungo questo sentiero..ecco ho tossito anche adesso.
Un antidoto alla tosse comunicazionale? Beh l'ironia, of course.
Mi sto riabilitando, per ora concedetemi qualche altre tossetta di censura.. poi si riparte.