mercoledì 17 dicembre 2008

Love story- all'anziana hanno portato via il cassonetto

Castiglione del Lago

In questi giorni mi era venuta voglia di rubare un cassonetto. Un pezzo storico degli anni '90, un po' come il Juke Box, il flipper. Ma poi, igienicamente parlando, ho pensato che forse era meglio lasciarlo al suo destino.
Ieri, mentre tornavo a casa in auto, ho incrociato una signora anziana. Era ritta sul ciglio della strada, con ai piedi le ciabatte bagnate, aveva lo sguardo sconcertato e desolato, tentennava con un'espressione aspra e amareggiata, la fronte aggrottata e in mano..un foglio in cui a caratteri cubitali si leggeva "AVVISO".Per istinto mi sono girata dall'altra parte della strada (mentre guidavo, in un a scena curiosamente a rallentatore) perché un foglio simile era affisso sul bidone della spazzatura, per avvertire gli utenti che "nei prossimi giorni" sarebbe stato eliminato e la raccolta differenziata porta a porta entrava nel vivo. Il cassonetto infatti non c'era più. L'avevano portato via, eppure un quarto d'ora prima c'era.Sì, quel cassonetto che da 6 mesi a questa parte era sempre- ogni giorno - stracolmo di roba, mentre ai lati accoglieva ogni ben di Dio da mandare in discarica (vedi foto a sinistra). "Mi hanno tolto il cassonetto"- si leggeva negli occhi dell'anziana, visibilmente allibita.Del resto avevanp avvertito con un foglio di carta.La povera donna stava lì, a lato della strada con lo sguardo contrito come se le avessero portato via il gatto e di lui fosse rimasto solo un pezzo di carta in cui qualcuno le scriveva "te lo abbiamo portato via, starà bene". Poco più avanti, al bidone successivo, era fermo un camioncino e il conducente stava studiando come montarlo sul vano posteriore insieme agli altri cassonetti, vecchi e più recenti. Ecco, il bidone, l'amatissimo bidone a cui andavo anche 5 volte al giorno pur di vedere quel ragazzetto di Milano che studiava sempre, sempre..me l hanno portato via.

Lo ricorderò così: con gli occhi di quella signora anziana, ferma sul ciglio della strada a guardare una certezza andarsene via lasciandole solo un misero foglietto di addio.

martedì 16 dicembre 2008

Perugini freddini e Venditti rispose "Lei è una cretina"

Perugia
I concerti non sono mai stati il mio forte. Da manicheista o sono troppo mosci o troppo confusionari. L'ultimo concerto che ho visto al Palasport era un noioso ed incomprensibile Baglioni per il suo ritorno in grande forma. Mi ricordo bene come ero vestita, e che il giorno dopo avevo lo scritto di Informatica.

Del concerto di Venditti, il mio caro Antonellone, mi rimarranno le lacrime alle prime canzoni, una signora in pullover rosso e capelli color fieno che grida "cantaa!" mentre Venditti tiene incollati a sé gli occhi di 4999 persone in un silenzio religioso, lui che le risponde "lei è un'idiota", il pubblico freddino e composto e poi quel suo saluto a fine concerto, ché la gente non capiva se era finito o no.Antonello inizia in grande stile. Jeans e camicia bianca, parte con la canzone che dà il titolo al Tour, "dalla pelle al cuore". La sottoscritta era andata come il suo solito a fare provviste di schifezze fuori. Quindi entrare alla prima strofa, essere avvolta dalla sua voce già ruggente è stato quasi cinematografico. Dalla prospettiva laterale si vedeva il calore delle luci profundersi dal palco verso la platea nello spettro dei blu e dei rossi, e poi incontrare una specie di muro lattiginoso ad aleggiare sul pubblico. Ha toccato tante corde Venditti, ha detto che alla fine le sue canzoni degli anni'70 oggi sono ancora più attuali..insomma che siamo tornati agli anni'70 per come stanno molti diritti..Chissà l'avrà preso in parola una sua fan. A metà concerto il cantautore romano si è dilungato a parlare di Agostino Di Bartolomei, campione dimenticato, ex capitano della Roma suicidatosi nel 1994 con la sua calibro 38. A lui è dedicata "Tradimeno e perdono", nell'album appunto Dalla Pelle al cuore. Venditti forse si sarà trattenuto a parlare un po' troppo del suo amico, della storia di questo campione, sta di fatto che è riuscito a tenere alcune migliaia di persone col fiato sospeso.Tutte tranne una.Nel silenzio assoluto, scandito solo dalle sue parole emozionate, una voce ha gridato "cantaa". Gelo. "Lei è una cretina", risponde lui mostrando un evidente disappunto.Nel buio la gente cerca quella voce. “È incredibile”..La signora s'è presa pure della cretina e della deficiente da Venditti, "se viene qui sopra le ridò i soldi del biglietto" ha poi aggiunto il suo idolo. Pensa che soddisfazione, tra 4999 persone ha rivolto la parola a lei, che per tutta la prima del concerto non aveva fatto altro che gridargli “bellooo”. Dal pubblico sono volati altri insulti discreti - bucciotta, farabutta etc - ma il clima è stato molto "freddino" come la seconda parte del concerto. Antonello annulla 4-5 canzoni che erano in scaletta, la performance soffre dell’episodio e in fondo, i perugini continuano a godersi il concerto senza troppo trasporto. Forse le sedie non hanno aiutato il pubblico a lasciarsi andare, ma quando è arrivato il turno di "In questo mondo di ladri",

L'Autorità di vigilanza boccia l'accordo del Comune

An: "Quei soldi chi li paga adesso? Certo non i contribuenti".
Castiglione del Lago

Quei 500 mila euro in più non erano dovuti. L’Autorità di vigilanza sui Contratti Pubblici boccia l’accordo bonario tra il Comune e la ditta appaltatrice del terzo stralcio di lavori della scuola elementare, da cui è conseguita una spesa aggiuntiva di 500 mila euro, definendolo in contrasto con il Codice degli Appalti. La delibera, del 3 dicembre scorso, in sette pagine scioglie alcuni nodi dell’esposto presentato nel giugno scorso dal gruppo An-Cdl, composto dai consiglieri Baiocchi, Angori e Farina. La storia inizia nell’aprile del 2005. Una ditta si aggiudica i lavori per la realizzazione del terzo stralcio della scuola elementare del capoluogo per 723 mila euro. Il contratto è “a corpo”, per cui una volta aggiudicato, il prezzo e le opere pattuite restano fissi e invariabili. Tuttavia nel corso dei lavori vengono apportati due ulteriori interventi non previsti da 108 e da 359 mila euro, affidati senza un nuovo bando di gara e con un importo del 50% in più di quello contrattuale originario (come evidenzia la stessa Autorità). Nell’ottobre 2006 interviene un’ulteriore perizia suppletiva, poi risultata errata, e nel dicembre 2007 la ditta presenta al Comune il conto della spesa aggiuntiva. L’Ente quindi, tutelandosi da eventuali ricorsi in giudizio della ditta, stipula con la stessa un “accordo bonario”, ratificato nel marzo scorso con un’apposita delibera di giunta, con la quale stabilisce di pagare 500 mila euro in più ai 700 mila previsti dal contratto a corpo. Su questo passaggio cade l’occhio dei consiglieri di An: l’appalto iniziale è stato stipulato a corpo, mentre la rendicontazione delle maggiori opere avviene “a misura”. “A questo punto gli amministratori – aggiungono i consiglieri di An - anziché stoppare il guasto quando ancora si era in tempo, hanno addirittura autorizzato in toto la maggior spesa, inserendola nella previsione di bilancio 2008, nonostante la pregiudiziale proposta dal nostro gruppo proprio per questa specifica vicenda, prevedendo allo scopo anche l’acquisizione di un mutuo da 250 mila euro”. Nella delibera l’Autorità riconosce il carattere transattivo dell’accordo bonario, ma evidenzia “come le procedure di affidamento siano rigorosamente soggette alla normativa comunitaria e nazionale a tutela della libera concorrenza e non possono essere oggetto di scambi transattivi in termini di affidamento lavori/rinuncia alle liti”, smontando tutti i riferimenti normativi sui quali poggia l’accordo tra l’Ente e la ditta, da cui è scaturito “impropriamente un nuovo affidamento di lavori” lesivo della libera concorrenza. Rispetto a queste motivazioni il Comune dovrà comunicare le valutazioni di competenza entro 30 giorni. “A questo punto – concludono soddisfatti i consiglieri di An - il conto qualcuno dovrà pur pagarlo. E, secondo noi, almeno in questo caso, non saranno i contribuenti. Per questo abbiamo già “girato” il tutto alla Corte dei Conti”.

mercoledì 10 dicembre 2008

Tuoro
Ecco un bell'esempio di Freestyle.
Uscita veicoli: divieto di sosta.
Poi sbirci oltre la rete metallica e vedi che dentro di mezzi non ce n'è neanche l'ombra. Anzi, pare che il garage non sia stato mai finito.
I detrattori della vita di provincia sostengono che non susciti emozioni, che annoia, fa ristagnare l'intelletto. Credo che invece sia solo mancanza di fantasia.
A Tuoro in via del Baroncino le auto continuano a parcheggiare distratte davanti a questo cartello da circa 2 euro, che non serve a niente perché il garage non è attivo ne mai lo sarà.
Ma chissà quanti automobilisti, frettolosi e annoiati, si saranno affacciati con il naso oltre la rete per vedere cosa c'è.
Forse un tempo, ormai è quotidianità.
Eppure anche io da quasi tre anni posteggio davanti al cartello e solo ieri mi sono degnata di andare a vedere se veramente c'erano auto dall'altra parte, pronte per uscire.

Il Freestyle è un momento di scoperta, è dare all'improvviso un senso nuovo alle cose che hai sempre vissuto a priori. Il Freestyle è apporre un cartello di divieto di sosta su una rete fatiscente che dovrebbe fungere da cancello ad un garage che non ha mai ospitato e mai ospiterà un mezzo a quattro ruote. Tanto ci sarà sempre chi ci parcheggerà l'auto davanti..



Storie di ordinaria follia: ossa fuori posto al cimitero

Chi non ha scheletri nell'armadio?
Al cimitero di Porto, ridente frazione di Castiglione del Lago, le ossa degli scheletri le nascondono fin sotto l'altare della chiesa.

La simil giornalista è curiosa anche quando dice le preghierine. Era andata a salutare i suoi cari al cimitero, poi prima di finire il giro è entrata nella chiesetta (mal ridotta dall'incuria e da qualche furtarello) ma prima di andarsene le è venuta - chissà come - l'idea di guardare cosa ci fosse dietro l'altare.

Ebbene, tra coccette di fiori finti, candele, lumini esauriti e altra paccottiglia fuori uso, ecco spuntare un bell'osso umano. Di primo acchito sembra un femore.
Sicuramente sarà uscito fuori da qualche tomba di antica data: dopo mezzo secolo i loculi vengono aperti e i resti dei defunti lasciano spazio a nuove spoglie. Però..insomma..le ossa umane non sono mica pezzi dei Lego!

venerdì 28 novembre 2008

PRIME OMBRE NELLA RICONVERSIONE DEL BEATO GIACOMO VILLA

"Criticità inaspettate" secondo il sindaco. "Stroke unit" senza professionisti, ombre in pediatria.. ma l'importante è partire. E arrivare in fondo.

Città della Pieve

I conti non tornano, almeno quelli politici. Ieri pomeriggio si è tenuto un acceso dibattito a Palazzo Fargna sull’esame dello stato di riorganizzazione dei servizi sanitari ed ospedalieri del Distretto del Trasimeno, primo punto all’ordine del giorno di un consiglio comunale a cui ha preso parte anche il direttore generale della Asl2, Giuseppe Legato, e la Dott.ssa Franca Rossi. Le questioni prioritarie sottoposte dal sindaco Claudio Fallarino riguardavano lo stato dell’arte del Polo Unico Territoriale, il percorso di riconversione dell’ospedale Beato Giacomo Villa di Città della Pieve e in generale il livello di qualità delle prestazioni ospedaliere e distrettuali. Il primo cittadino ha evidenziato che in queste prime battute di avvio la riconversione del nosocomio pievese in “Centro per i disturbi del comportamento alimentare” ha comportato criticità “inaspettate”. Inevitabilmente, la discussione politica è tornata all’accordo siglato nel 2005 tra i Comuni, la Asl2 e la Regione, che prevedeva il mantenimento dei servizi sanitari ospedalieri fino a che non sarebbe stato attivato il Polo unico. Accordi che secondo alcuni consiglieri di opposizione non sarebbero stati rispettati, alla luce della situazione attuale in cui versa il Beato Giacomo Villa. Ad ottobre ha aperto i battenti il servizio ambulatoriale del Centro per la cura di patologie correlate a disturbi nel comportamento alimentare, in ritardo di qualche mese rispetto alle previsioni (doveva avvenire a maggio); nel frattempo, come annunciato mesi fa da Legato, la Chirurgia di eccellenza è stata concentrata al Sant’Agostino di Castiglione del Lago, il reparto di Neurologia (si ricorda l’importante stroke unit) ha perso un primo professionista, perché trasferitosi a Città di Castello, e dei due rimasti uno a gennaio se ne andrà; ed infine sono state sollevate alcune carenze per il servizio di Pediatria. Insomma, un primo bilancio tra luci e ombre: professionisti che mancano, servizi claudicanti. La fotografia riconsegnata dal dirigente generale della Asl2 è stata però lineare e asciutta. “Non sono venuto a convincere nessuno – ha specificato Legato in risposta agli interventi di alcuni consiglieri di opposizione -. Non mi interessa il dibattito politico”. Sulle inaspettate criticità Legato ha detto che l’attività ambulatoriale del Centro per i disturbi alimentari è partita bene, con un 40% di utenze da fuori regione, mentre la residenzialità con 8 posti letto sarà attività nella prima metà di febbraio, quando sarà completa la fornitura dell’attrezzatura necessaria. “Stiamo reclutando il personale per la struttura – ha aggiunto – e posso assicurare che la Asl2 farà di tutto per sostituire i professionisti mancanti a Neurologia, pur di mantenere lo standard qualitativo della stroke unit”, ricordando anche che il Distretto lacustre ha ottenuto per il 2009 il 12% di risorse finanziarie in più rispetto all’anno precedente, a fronte di 3 o 4% di altri distretti regionali. Quanto all’Ospedale Unico, ha ribadito che l’investimento complessivo di 34 milioni di euro, finanziati al 50% con un mutuo dalla Asl2 e dai finanziamenti governativi assegnati alla Regione, In particolare, degli 88 milioni di euro previsti, suddivisi in due tranche, all”Ospedale del Lago” spetteranno 17 milioni del primo pacchetto. Dubbi sull’effettività dei contributi? “Sono ottimista – ha dichiarato Legato – si tratta di investimenti che rilanciano l’economia, non credo che verranno congelati”.

martedì 25 novembre 2008

L'(in)editoriale: quando l'unione è tra l'idraulico e il pompiere

Montepulciano
L'argomento è decisamente poco fashion, e anche poco freestyle. Eppure, anche le notizie scabrose e un pizzichino pruriginose meritano, a volte, una pubblicazione. Anche solo per farci un riflessione sopra.
Qualche giorno fa all'ospedale di Nottola sono arrivati due baldi non giovani in condizioni, come dire, poco onorevoli. Avevano tentato di conoscersi meglio nelle parte dove non batte il sole, e invece questo improvviso moto di filantropia reciproca è andato a finire, poco romanticamente, al Pronto Soccorso, dove gli operatori sanitari hanno tentato di dividere le due animelle da una posizione scomoda e socialmente disdicevole.
Da una prospettiva politicamente corretta verrebbe da pensare ch ognuno è libero di comportarsi nel modo che ritiene più opportuno, né alcuno può sindacare le scelte sessuali altrui.
Da un punto di vista un po' più perbenista, per non dire clericale, verrebbe da pensare che quando si ha famiglia e figli grandicelli ,sarebbe meglio tenersele per sé certe "cose", ossia certe fantasie. Se proprio si vuole "evadere" a quarant'anni, ci sono tante possibilità.
Ci sono eredità infamanti che ricadono sui figli "vita natural durante" come si suol dire. E' una forma di disonore dal gusto atavico nella società del nuovo millennio, eppure è così.

martedì 18 novembre 2008

L'(in)editoriale: quando la penna val più dell'inchiostro

Viene prima l'uovo o la gallina? Un detto talmente logoro che può essere applicato anche al campo giornalistico. Viene prima la firma o il dovere di informare?
Santa Milena Gabanelli illuminaci! Il pensierino dell'(in) editoriale di oggi è rivolto, come spesso accade, ai giornalisti. A quelli "veri", che vivono la loro vita dentro le redazioni, tra milioni di parole, di punti e virgola, di copia e incolla, limature, battute, allarga qui, stringi là, taglia questo, aggiungi l'inciso che fa molto "questa è la considerazione del giornalista".
Dal canto suo la simil giornalista ha poca esperienza, si avvicina alle cose del mondo sempre con molta curiosità e forse eccessivo entusiasmo, meravigliata da qualsivoglia espressione dell'animo umano. Un comunicato sul niente, un progetto megalomane, una polemica avvizzita, le solite bagarre che finiscono a pizza e fichi, perché i taralucci e il vin santo sono finiti da un pezzo.
Una semplice collaboratrice alla fine ha le sue idee, la sua dimensione sociale del territorio che segue, attraverso la quale finisce col conoscere quello che i lettori vorrebbero leggere. I temi pregnanti e le civetterie della cronaca a volte fanno correre il rischio di pubblicare solo notizie ..notiziabili e non quelle che veramente dovrebbero informare.
E così, quella che pare una cosa importante per la curiosità dei lettori, finisce nel mucchio di battute al vento, alla stregua di una semplice doxa. "Forse mi sono sbagliata" è la risposta più immediata. "Non era importante". Però rimane il dubbio.
E allora mi chiedo: "perché"? Ci sono cose che non mi convincono in questo modo di fare giornalismo, con l'idea che tutto sia scontato e che va bene lo stesso.
Prendere con leggerezza le cose serie: caro Oscar (Wilde) saresti un gran giornalista ai giorni nostri.

Gioventù a Castiglione del Lago: "emergenza bullismo" nella lettera di un prof

Castiglione del Lago

La simil redazione sperava che la lettera non fosse presa come tale, e invece s'è persa nella corrispondenza anonima d'un giornale quotidiano.
E allora ecco riportata nuda e cruda la lettera inviata da un Professore dell’Istituto Rosselli di Castiglione del Lago ad Alessandro Torrini, locale coordinatore del Pd. Il docente non può che segnalare il crescente disagio giovanile, sempre più spesso tradotto in atti delinquenziali oltre il bullismo. Ai lettori la riflessione.

"Caro Alessandro,
è con seria preoccupazione che vengo ad illustrarti una situazione di crescente difficoltà che a mio parere riguarda la gioventù di Castiglione del Lago.
Il mio lavoro di insegnante all'Istituto Rosselli, per il quale da tantissimi anni sono a contatto con gli studenti della fascia media-superiore, mi induce a credere che sia in forte accelerazione la tendenza a comportamenti ed atteggiamenti, non solo bullisti, chiaramente delinquenziali e tali che nell'insieme determinano una reale condizione di vita per molti giovani.
Evidentemente mi riferisco non solo a comportamenti individuali o caratteriali deviati, ma a diffuse prevaricazioni e intimidazioni, sempre più praticate e impunite, che si vanno affermando e consolidando come modo relazionale, e rispetto alle quali le reazioni di indignazione sono sempre più fiacche.
Questi atteggiamenti, normalmente tipicamente soggettivi e come tali circoscrivibili, ho motivo di credere che si stiano strutturando come comportamenti di gruppi che li esercitano, e di singoli e gruppi che li subiscono. sempre più passivamente perché li riconoscono vincenti
Qui non si tratta di procedere a denunce particolareggiate su fatti specifici, che peraltro ci sono e numerosi e quotidiani e basta anche solo sostare alle fermate dei bus all'uscita da scuola per osservarli; tali fatti sono sempre avvenuti.
Ciò che dovrebbe però preoccuparci è la diffusione, l’età sempre più bassa di esposizione, la qualità del delinquere e l’affermazione del modello attraverso il quale divengono vincenti gli elementi negativi e pericolosi.
Già questo sarebbe molto difficilmente contrastabile.
Ma ciò che non si può contrastare è che a causa della accettazione prima e della sottomissione poi si diffonde la cultura della sopravvivenza soffocando l’orgoglio e la dignità, e cioè le basi sulle quali si formano gli uomini liberi.
Non ho ricette risolutive da proporre, me ne dispiace.
C’è il problema, è in crescita, i controlli specialistici sono deboli e inadeguati, ma a mio avviso i giovani avvertono la mancanza di una società civile, attenta e premurosa, che sia effettivamente presente in mezzo a loro, nei loro luoghi di vita e che magari sono a venti metri da noi e non li vediamo.
Prima ancora che istituzionale, questo è un problema degli uomini e della loro società.
Un problema politico, e che è trasversale e come tale dovrebbe costituire un terreno d’intese e non di divisioni. "



Lettera Firmata

domenica 16 novembre 2008

L'ordinanza mette il "bavaglio" ai vicini molesti

Tuoro
Qualche pressione di troppo al tasto del volume, e tutto il vicinato sa che c’è un fan di Madonna o di Gigi d’Alessio qualche campanello più avanti. I rapporti tra vicini di casa, si sa, non sono mai troppo distesi; se poi sono conditi da rumori molesti, il finale è prevedibile. Ecco allora che dal palazzo comunale arriva un’ordinanza ad hoc a togliere dubbi e perplessità su cosa sia lecito o meno. Che sia poltrona e televisione, bricolage, aerobica “fai da te” o lavoretti domestici, l’importante è che le attività del proprio tempo libero non superino i decibel consentiti. Anche e soprattutto tra le mura di casa, dove spesso la privacy degenera in eccesso di libertà. Risale a circa una settimana fa un’ordinanza firmata dal tenente della Municipale Gianluca Brutti, nella quale si vieta, dalle 21 alle 7, nei centri storici e nei centri abitati del capoluogo e delle frazioni toreggiane “qualsiasi mestiere o attività che sia causa di rumore”. Una disposizione non insolita, se non nel periodo per la quale è stata emessa. È la prima volta che viene adottata al di fuori del periodo estivo, fino ad oggi è stata valida solo per la bella stagione. È curioso che il divieto di rumori molesti venga riproposto in un periodo dell’anno fisiologicamente più calmo e soprattutto che le ore più sensibili siano quelle del dopocena, quando la gran parte dei lavori è cessata o avviene a porte chiuse. Ma un motivo c’è e si legge tra le righe dell’atto. L’ordinanza di contenere i rumori dalle 21 alle 7 parte dalla “ravvisata necessità che le attività rumorose vengano effettuate senza disturbare la quiete pubblica”. Vale a dire, qualche lite tra vicini di casa ha fatto scattare segnalazioni e proteste al Comando, ma il più gettonato è il caro vecchio cannoncino spaventapasseri, che con il suo sparo cadenzato fa scaldare i telefoni di molti comandi della Polizia Municipale del comprensorio. Per porre fine a battibecchi ed equivoci, l’ordinanza mette in chiaro cosa è possibile fare e cosa può costare una multa da 50 fino a 150 euro. L’uso dei cannoncini è possibile anche nelle ore notturne ma solo a distanze inferiori a 500 metri dalle abitazioni anche isolate; l’esercizio della pubblicità fonica tra le 21 e le 7 è consentito previa autorizzazione amministrativa; infine, nei locali pubblici e nelle abitazioni è vietato riprodurre suoni di qualunque specie che “possano arrecare disturbo ai vicini”. In fondo basterebbe ricordare il noto aforisma di Martin Luther King: “La tua libertà finisce dove comincia la mia".

Riaperto il Camminamento della Rocca del Leone

Castiglione del Lago

Niente più musi lunghi per i visitatori del Percorso Museale: il camminamento che unisce Palazzo della Corgna alla Rocca del Leone è stato definitivamente riaperto al pubblico. Lo stesso che, secondo la storia, avrebbe consentito al Duca Ascanio, all’incombere di pericoli, di defilarsi dalla sua residenza (esattamente dalla Sala Giulio Cesare) al sicuro fin dentro la fortificazione. Il percorso di gronda, 160 metri scanditi dalle suggestive feritoie, è rimasto chiuso al pubblico un anno e mezzo per interventi di consolidamento e messa in sicurezza che interessavano tutto il complesso monumentale della Rocca. In verità, alla consegna dei lavori, nel marzo 2007, i tempi di esecuzione erano stati stabiliti a sei mesi, ma tant’è. Nel corso di 18 mesi ci sono stati alcuni problemucci con la ditta appaltatrice..

In questo lasso di tempo i turisti in visita al percorso museale sono stati così costretti a passare attraverso i giardini pubblici per accedere alla fortezza, guardando un po’ imbronciati l’impossibilità di addentrarsi alla stregua del Duca in questo cunicolo stretto appena 80 cm e dal gusto medievale. A fine giugno è stato inaugurato e riaperto dopo quindici anni il Mastio della Rocca, reso accessibile per una veduta mozzafiato che abbraccia il lago e le colline intorno a 360°. In quella occasione doveva essere riaperto anche il camminamento, ma al termine dei lavori si è reso necessario un periodo di collaudo per testarne la sicurezza. L’intervento di restauro strutturale ed architettonico prevedeva il recupero conservativo delle pareti esterne, la copertura del camminamento, il ripristino delle parti in legno originali, il restauro delle pavimentazioni e delle passate ristrutturazioni. Ma la parte più consistente è stato il consolidamento del percorso di gronda con il posizionamento di tiranti alla base del camminamento per contrastare i fenomeni di traslazione e ribaltamento in direzione del lago. L’investimento complessivo dell’opera è stato di 780 mila euro, cofinanziati a metà dal Comune e con fondi del precedente Docup e di risorse residue per la ricostruzione post-sismica.
In totale dal 1995 sono stati investiti circa 4 milioni di euro finanziati con fondi pubblici, che hanno permesso di mantenere in forma la “vecchia signora” che dal 1247 domina il lago con tutto il suo fortilizio a forma pentagonale. L’ultima tranche di interventi in ordine di tempo si è chiusa appunto in primavera, con il recupero interno del Mastio per circa 200 mila euro, il restauro strutturale delle mura urbiche, la sistemazione dei giardini; ed infine il consolidamento al corridoio di accesso alla Rocca, da oggi aperto nuovamente per tutti i fine settimana.

Marco Menconi (An): "Sul lago solo chiacchiere"

Magione
Sulla questione “Trasimeno” è sempre la solita aria fritta. "Dalle istituzioni nessuna risposta concreta, occorre un intervento più incisivo". È quanto sollecita in una nota il consigliere comunale di Magione Marco Menconi (An), riprendendo i passi dall’incontro promosso la scorsa settimana dal coordinamento comunale del Pd al Circolo Canottieri di San Feliciano, e dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici nei giorni passati. Menconi torna a ribadire quanto già evidenziato nel suo intervento all’assemblea pubblica di San Feliciano: i problemi e le tematiche che affliggono il lago sono ormai note, eppure da parte dei rappresentanti istituzionali presenti all’iniziativa pubblica è arrivata solo una presa d’atto della grave situazione di crisi. “È necessario il blocco totale degli attingimenti fino al completamento della condotta del Montedoglio – puntualizza l’esponente di An – e il completamento della stessa entro l’anno corrente anno. La priorità assoluta, rispetto alle opere pubbliche dell’Umbria, spetta al collegamento diga del Chiascio - lago Trasimeno, compreso il tratto non ancora finanziato che collega Monte Melino al Trasimeno. Poi serve una soluzione al problema annoso della ripulitura dei fossi di competenza dei privati, ricorrendo ad apposite ordinanze comunali, e l’intensificazione delle attività di competenza della Provincia, sollecitando altresì gli interventi degli altri enti coinvolti, come Anas e Ferrovie”. Ma se queste tematiche sono state considerate prioritarie da tutti, “nessuna risposta concreta e puntuale – critica Menconi - è stata data dai politici intervenuti in rappresentanza delle istituzioni, che si sono limitati a ribadire la gravità della situazione e la necessità che il Ministero competente invii nuove risorse”.

domenica 2 novembre 2008

Stazioni fai da te intorno al Trasimeno

Castiglione
Città intorno al Trasimeno: tutte da scoprire, nel vero senso della parola. I turisti, e i visitatori domenicali che scelgono il treno per una gita in una delle quattro località rivierasche – vuoi per risparmiare qualche spicciolo, per evitare il traffico o come filosofia di vita - sono costretti spesso ad improvvisare un’avventura alla scoperta della città ..passo dopo passo. Una volta scesi dal treno infatti, l’unica chance è rivolgersi al bar più vicino, unico punto di riferimento per ogni tipo di informazione. Se è vero che le stazioni sono da sempre considerate “la vetrina” delle città, in quelle intorno al lago manca qualsiasi indicazione o segnaletica su cosa vedere, e soprattutto sui servizi a disposizione. Insomma su come muoversi per “avere” quello che si l,egge su una guida o un brochure turistica. Una volta fuori della stazione, con una media di due treni ogni ora, i visitatori non hanno collegamenti pubblici con il centro o, ancora peggio, verso le attività ricettive che li ospiteranno, in primis i campeggi. Del resto i vacanzieri che preferiscono il treno all’auto sono spesso il target più spartano, amante della tenda. Prima tappa, ci fermiamo a Castiglione del Lago. La stazione è abbastanza pulita, orari dei treni facilmente leggibili, tranquillità. Appena fuori, i turisti si affacciano all’unico bar, il “Caffé Alisè” per chiedere informazioni. “Chiedono continuamente degli autobus ma qui non passano – ci dicono - a volte ci pensiamo noi a dare loro un passaggio, quando torniamo a casa. L’altra sera per esempio, alle 20,30 non c’è stato modo di trovare un taxi”. Poco distante c’è una fermata dell’Apm: l’orario – si legge – è in vigore dal 2006, ma, a quanto pare, serve solo alcune fasce orarie della mattina. Seconda tappa, la stazione di Tuoro. “Non mi rendo contro quanti turisti possano scendere durante il giorno – riferiscono al bar “Night &day” dello scalo – lavoriamo più che altro con gli operai. Comunque ci chiedono informazioni generiche”. Però anche qui, confermano al bar, di autobus non ne passano. E il centro dista circa un chilometro e mezzo di strade strette senza marciapiedi. Il campeggio, in compenso è più vicino. Terza tappa, Passignano. “Da maggio a settembre lavoriamo quasi esclusivamente con i turisti – rispondono al bar “Sancho Panza” della stazione -, che si rivolgono a noi per avere informazioni, poi li mandiamo all’Ufficio Turistico in centro”. Qui possono soddisfare tutte le domande su cosa vedere e visitare e come arrivare al punto di soggiorno; peccato che per raggiungerlo, come negli altri tre casi, serva una cartina del posto e un paio di scarpe comode. Infine, arriviamo a Magione. Anche in questo scalo non c’è nessun cartello che possa dare qualche informazione su come muoversi. Ma ci spiegano il perché al “Bar della Stazione”. “Gli autobus? Non ci sono. Questa estate i turisti che dovevano andare ai campeggi erano costretti a prendere il taxi, spendendo anche 15 euro per arrivare a Torricella, oppure aspettare 4 ore per il pullman delle 18”.
Globetrotter Trasimeno

Fatti mandare dalla zia..a fare opposizione

Perugia


Una zia che si raccomanda per far pubblicare un comunicato del giovane nipote .."cocchino" instradato in politica. Ma dico: siamo uomini o caporali?

Succede che un bel giorno alla simil arriva un'email dalla redazione del giornale a cui collabora per la pagina del Trasimeno. A scriverla è una delle addette al reparto amministrazione, la quale ha ricevuto una chiamata da un assessore del Comune di Perugia. L'amministratore ha contattato il giornale perché la simil chiami un consigliere di opposizione.. d'una municipalità lacustre per una iniziativa. La simil da due conti, ingenui, quasi semplicistici. Sarà stata organizzata un'iniziativa, un evento in collaborazione tra il Comune di Perugia e quello lacustre (che non cito) nell'ambito di cui si occupa l'assessore perugino. Of course.

Quindi la simil prende nota del numero e del nome del consigliere di minoranza del Trasimeno e si precipita a chiamare baldanzosa. Oggetto dell'iniziativa: un comunicato politico di replica ad un articolo uscito sul Giornale giorni prima.
La domanda sorge spontanea: che c'accezza l'assessore perugino con il consigliere lacustre, operanti in due ambiti totalmente diversi? Non poteva chiamare direttamente il consigliere lacustre?
C'azzecca eccome! L'assessore è zia del giovane e aitante consigliere: quindi con la malizia d'una donna avrà pensato che serviva un aiutino per far pubblicare una cosa che sarebbe stata ..comunque pubblicata. Roba d'altri tempi.. Morandi c'avrebbe fatto una canzone.

Notizie vintage da Castiglione del Lago

Castiglione del Lago

Una volta una redattrice mi disse "nei giorni di festa si tirano fuori i morti, i delitti irrisolti e via dicendo", alludendo alla penuria di notizie fresche nei cosiddetti super festivi.

Questa mattina la simil si era svegliata di buon umore, anche perché era insolitamente tardi rispetto al solito. Ma la sventurata ha dovuto migrare dal bar per fare colazione in pace perché un compaesano alquanto irrequieto non la finiva più di parlare di una bomba sul giornale bla bla.. Castiglione, Comune, il sindaco..
"E che mai sarà successo il 31 ottobre, giorno di Halloween?" si è chiesta la simil giornalista sognando di fare colazione come meritava.
Mezz'ora dopo, e dopo aver placato quella frenetica curiosità mista all'incredulità di aver preso un buco, suona il telefono.
Dall'altra parte un esponente politico di opposizione mi racconta questa giornalata "bomba" dice lui, il grande affair di un risarcimento milionario a cui andrebbe incontro il Comune di Castiglione per il comportamento intrapreso dall'Ente nei confronti di una ditta edile e definito illegittimo dal Tar, a cui aveva fatto ricorso la ditta stessa. La sentenza del Tar risale al maggio scorso, e di questa storia se ne parlava già a luglio, ma si aspettava che la ditta chiedesse il risarcimento. Poi la risposta ottimista del sindaco, sul pagamento di soli 2 mila euro agli avvocati della ditta ricorrente e le insistenze dell'opposizione. La storia sembrava congelata, in "attesa di".
In effetti il comportamento del Comune, che non sto nemmeno a riepilogare in una cronistoria, ha comportato danni economici alla ditta e l'iscrizione della stessa nel casellario giudiziario. Motivo per cui l'impresa, operante quasi esclusivamente in appalti pubblici, per sei mesi è rimasta a bocca asciutta. Pane e cipolla per tutti i dipendenti se andava bene.
Oggi, due novembre sul Corriere è uscita questa bomba, come mi dice anche l'esponente di opposizione.
Vado a leggere e non trovo niente di diverso da quello che era stato scritto a suo tempo A LUGLIO. Il politico sostiene che ci sono atti, carteggi da visionare e che questo porterà al commissariamento dell'ente. Ma nel pezzo, il giornalista (che è un professionista, mica improvvisa) si mantiene cauto. Il Comune trema.. recita il titolo.. ma di fatto niente più. Ripercorre la storia, le poziioni salde di An, del consigliere Cassuoli, l'accenno ai due tecnici inquisiti. Lo stesso di 3 mesi fa.
Che dire: per le notizie vintage le mezze stagioni non esistono proprio..
..poi mi chiedono perché non seguo e pubblico tutte le diatribe politiche tra maggioranza e opposizione.. Perché? Perché se devo sacrificare un albero per produrre carta, ci deve essere un valido motivo.. capit com? "Fatti non pugnette!"

giovedì 2 ottobre 2008

L'Ordine dei Giornalisti come un ufficio di collocamento?

Cose dell'altro mondo. Il mestiere del giornalista, pardon: la professione del giornalista (dipende se siete costretti a stare in mezzo alla gente anche a 40° all'ombra o dentro una redazione fresca e vivace) è da sempre considerato interessante, affascinante, un po' bohemien. Anche un pizzichino snob e cool.

I ragazzi escono dall'Università, soprattutto quelli di Scienze della Comunicazione -indirizzo mass media-giornalismo, con la convinzione che è un bellissimo lavoro. Belle paghe, bella gente, non ci si annoia. Vero, ma con molti distinguo.

Venite gente, venite.. E' un lavoro tanto bello per quanto duro. Un po' come l'attore che deve lottare con sé stesso, per immedesimarsi nella parte quanto basta per rimanere al contempo distaccato. L'attore deve comunicare allo spettatore quello che si prova "in quei panni", la rappresentazione dello spazio vitale di un personaggio e della sua storia attraverso un sistema di segni, ma allo stesso tempo deve essere osservatore di quel personaggio insieme al pubblico.

Ma torniamo a noi. Tempo fa mi trovavo in una città della vicina Toscana per un servizio. Incontro una mia vecchia conoscente (dei tempi del Liceo), e con lei un ragazzo nostro coetaneo. In dieci minuti ho raccontato quello che avevo fatto negli ultimi 10 anni, e la vita caotica di adesso. Dietro alle notizie come un cane da tartufo con i peli dritti da un piacevole stress.
-"Ma sei pubblicista? Perché sai anche io scrivo e mi piacerebbe diventarlo", mi fa il ragazzo insieme a questa mia amica.
-"Si, non so in Toscana quanto pezzi servono per un quindinale ma .." e comincio a spiegare cosa deve fare. "E poi una volta iscritto all'Albo dei Pubblicisti paghi 100 euro l'anno circa", concludo.
-"Ah - risponde lui - come? Io pago 100 euro all'Ordine dei Giornalisti e loro mi trovano lavoro?"

Oddio..insomma..no! Carina però l'idea.. surreale ma un'idea..

FILE ALLE POSTE PER PAGARE LA TARSU SCADUTA

Castiglione del Lago


Ieri mattina lunghe file agli sportelli postali di tutto il territorio comunale, soprattutto presso la filiale centrale. È vero che nel primo giorno del mese vengono liquidate le pensioni, ma le solite file di attesa si sono ingrossate per il pagamento della Tarsu. Anche se il termine ultimo era scaduto. Il pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è stato fissato infatti entro il 30 settembre. In tanti però hanno “preferito” posticipare di un giorno il pagamento della propria cartella esattoriale, oltre il termine di scadenza previsto. Tante famiglie, ma soprattutto la fascia anziana. Probabilmente, molti utenti over 65 hanno dovuto – più per necessità che per scelta - attendere la pensione per poter aver a disposizione la somma necessaria per il versamento. Una manciata di soldi buttati nella spazzatura..

Anche le fatture hanno un'anima a Palazzo Ducale

Le 'donne' ..portano sempre guai..
Castiglione del Lago

Una fattura commerciale intestata ad uno dei consiglieri di maggioranza, per servizi erogati dalla sua azienda all’ente comunale, solleva una questione di incompatibilità a Palazzo Ducale. Il caso è stato proposto dal capogruppo dell’opposizione, Francesco Baiocchi, durante il consiglio comunale di martedì sera. Prima che venisse trattato il primo punto all’ordine del giorno, il capogruppo del Pdl ha chiesto al presidente del consiglio Ivo Meacci di affrontare la questione proposta in adunanza segreta e, se ritenuta la necessità, in seduta aperta. E così è stato. Secondo la 267/2000 (art. 63 c.2) il consigliere di un ente locale non può ricoprire tale carica se in veste di titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento in società ed imprese, fornisce, direttamente o indirettamente, servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell'interesse del comune. Nella fattispecie, Baiocchi ha documentato la presunta incompatibilità con la delibera di giunta 425 del 21 agosto scorso, avente ad oggetto l’assunzione di spesa per la manifestazione “Donnavventura”. Tra le aziende fornitrici di servizi per 6250 euro, compare anche la ditta di Ivano Lisi, consigliere in quota Pd, per l’importo di 2292 euro in beni alimentari. Baiocchi ha quindi chiesto che venisse discussa e votata l’immediata decadenza di Lisi in seduta stante. È intervenuta anche il consigliere Cassuoli, indipendente di sinistra, che a suo avviso ha considerato la decadenza a tutti gli effetti in presenza di fattura, liquidazione e mandato di pagamento per i servizi erogati dalla ditta di Lisi. Il sindaco Valter Carloia ha preso atto di quanto sollevato da Baiocchi ma ha rimandato la trattazione del caso alla prossima seduta, “Per maggiori approfondimenti”, ha ribadito anche il capogruppo di maggioranza Mirco Fiacca.“Non possiamo non attenerci alle regole – ha detto il sindaco-. La questione però è molto delicata. Il consigliere non ha contratti di somministrazione, si tratta di una fornitura occasionale”. Ed infatti nella legge si parla di “continuità”. Ma fuori del Palazzo le dicerie sono a dir poco “politicamente scorretto”: i 2mila e passa euro sono un “regalino” per le forniture della ditta alla Festa dell’Unità. Pettegoli.

martedì 23 settembre 2008

SALA TRASIMENO IN REGIONE


Perugia

Ecco ora ho capito da dove tirano fuori quelle gran belle parole i "Cesaroni". Per intenderci, sono i residenti istituzionali del palazzo omonimo che rappresenta fisicamente la Regione Umbria.
Nei meandri cunicolari del palazzone, due giorni fa ho notato la stanza 113: Sala Trasimeno.
A parte il fatto che entro quelle quattro mura del Lago ho visto ben poche stampe, anzi nessuna, mi sono immaginata le riunioni plenarie dei politicantes, con le fronti aggrottate e il sudore del massimo sforzo scendere fin sotto le sopracciglia.
Va bene, un plauso all'idea di dedicare una stanza al quarto lago d'Italia, ma consiglierei ai "Cesaroni" di spostarsi dal centro perugino direttamente sul campo, lungo le sponde, per parlare del Trasimeno.
Magari ha da dire qualcosina pure lui..


venerdì 5 settembre 2008

IL CAGAZZO DEGLI UCCELLI FA AUMENTARE IL FONDALE?

Perugia


Quella sul lago Trasimeno è diventata una battaglia all'ultimo cannone. Si, di stronzate. Bipartisan, naturalmente. Qualche assaggio per gradire:
Prima Enzo Ronca, consigliere regionale in quota Pd, dichiara ad un giornalista che in fondo, "basta aspettare che passi la crisi idrica, 4-5 anni", e me lo immagino col sorriso e quegli occhi illuminati dalla luce dell'ottimismo nelle occasioni pubbliche.
Poi è spuntato fuori uno studio che darebbe spacciato il Trasimeno per il 2023. Poco male per allora: con il quarto lago d'Italia ridotto ad una palude, anche gli operatori del comparto turistico-ricettivo saranno affondati nelle sabbie mobili dell'immmobilismo politico.
Poi, per ultima ma vera chicca della stagione (dopo una lunga serie di boiate da ogni parte), il j'accuse di Franco Granocchia, consigliere comunale a Perugia per Sinistra Democratica.
La colpa per i fondali troppo alti? E' degli uccelli che ci cacano da secoli.

"[..] Nessuno - ha detto Granocchia in una nota - ha detto che i fondali del Trasimeno si sono riempiti di tonnellate di residui organici lasciati dai volatili, escrementi che ormai sono diventati enormi macigni".


.. VUOI VEDERE CHE AVEVA RAGIONE LA GOLETTA DI LEGAMBIENTE SUI COLIFORMI FECALI??
Per il momento il sospetto più assillante è che a Perugia, Piazza Italia e dintorni, giri roba molto, molto pesante. Altro che i macigni di merda di uccello nel lago.

martedì 2 settembre 2008

La transumanza dei ggiornalisti


Firenze

Carlotta Romualdi, volto di punta dell'emittente fiorentina Rtv 38, è passata alla concorrenza. Ora conduce il Tgt di Rete 37 ( della Famiglia Poli) insieme a Cristina Becchi e Vittorio Betti.
Beh, ultimamente al tg di Rtv sembrava un po'..sfavata..pardon. Ma non c'è altro termine più giornalistico che esprima con altrettanta enfasi il suo sguardo mentre faceva il tg in via Fiorentina a Figline Valdarno, dove ha sede Rtv.
Ora sfoggia un sorriso compiaciuto tra quella borca carnosa un po' sospetta. Sembra anche se abbia rinnovato il guardaroba. Già il guardaroba..

Me la ricordo bene Carlotta Romualdi alla conferenza stampa della Coop Centritalia. Era tra i giornalisti, corrispondenti e collaboratori presenti all'affollato incontro post avviso di garanzia a Giorgio Raggi (della serie sai quanto ce frega a noi del bilancio della Coop, dicce un po' come stanno le cose..).
In mezzo agli abiti stropicciati che popolavano la sala, è arrivata lei vestita di viola in tempi non sospetti. Ora siamo in pieno boom di toni violacei e sub-lillacei, ma due anni fa è apparso alquanto singolare a noi provinciali e avvezzi a gigli fiorentini. Aveva un top viola, pinocchietti di jeans e sandali a pois viola. Insomma, una mise un po' sopra le righe per una conferenza stampa, ma che metteva in evidenza le sue forme sinuose. Anzi, sorridenti. Sicuramente è stato un canale preferenziale per avere interviste prima degli altri, lo ammetto. Infatti l'ambiziosa ed esperta Carlotta si piazzò davanti a Raggi scalzando gli altri dieci giornalisti appolaiati intorno al numero 1 di Coop Centritalia.

C'era un cronista di Rte 24h (Perugia) che la guardava con l'occhio bieco, e il sole che gli faceva sudare la fronte: forse avrà pensato che non c era bisogno di mettersi scarpette tanto orribili per guadagnarsi la prima fila sotto gli occhi del buon Giorgio. Questi infatti - sornione sotto i baffi - parlava di filosofia della Coop mentre il decollete della Carlotta lo guardava sorridente...

giovedì 28 agosto 2008

VARIANTE ALLA SR71, SPUNTA UN NUOVO TRACCIATO


Castiglione del Lago
Mentre negli agoni politici si continua a discutere del progetto di variante alla sr 71, ecco che sulla questione arriva una mano di vernice fresca con nuovi elementi che andrebbero a modificare e migliorare il progetto del 2001 rispetto alle necessità attuali. Secondo indiscrezioni trapelate in questi giorni il percorso della bretella potrebbe essere rivisto con un nuovo tragitto. L’investimento iniziale per realizzare l’opera, sostenuto interamente dalla Regione, è stimato sui 14,5 milioni di euro. Nella pianificazione originaria la variante è sopraelevata a 7 metri da terra, partirebbe sulla Umbro Casentinese a circa 2 km dal capoluogo castiglionese, e passando “alle porte” della città si riallaccia alla sr71 dopo il centro abitato di Ferretto. Successivamente, è stata ipotizzata una traiettoria perpendicolare al tratto ferroviario: un percorso più facile da pensare che da realizzare: in questo caso il tragitto intercetta alcune abitazioni private, che così dovrebbero essere demolite. Infine, si arriva alle “congetture” di oggi. Il punto di partenza è il documento programmatico del nuovo piano regolatore generale, che vanta un Ufficio di Piano con le idee chiare sulla qualità del territorio per una “città sostenibile”. L’idea di una variante sopraelevata che tange il centro abitato di Castiglione non risulterebbe in linea con quanto si legge nella bozza del documento presentata lo scorso ottobre. Nella quale si evidenzia che “[..] per quanto riguarda le relazioni territoriali su gomma, con il passaggio della nuova infrastruttura si rischia di vedere raddoppiata la sconnessura tra est-ovest determinata dalla linea ferroviaria”. In sostanza, la variante andrebbe a disgregare la realtà territoriale attuale (diversa da quella di 8 anni fa) che interessa Soccorso, Piana, Vitellino e Castiglione, considerate in un unico sistema. È stata proposta una soluzione compatibile con il modello qualitativo del nuovo prg, in linea con i principi ispiratori di “identità della città e del territorio” e meno impattante di un’arteria sopraelevata: una bretella ricavata in piano rispetto alla naturale conformazione dell’area, e con punti di innesto attraverso rotatorie alla francese. Il tracciato andrebbe a lambire una fetta di territorio più ampia senza strozzature che rischiano di degradare alcuni punti alle estremità del capoluogo, sia nei nuclei abitati che nelle attività produttive che vi insistono. Un percorso un po’più lungo ma senza costi aggiuntivi perché spariscono rampe e pilastri di cemento. Inoltre, l’ipotesi di un nuovo tracciato si proietta in una visione lungimirante che tenta di rispondere in modo ottimale alle esigenze di un territorio in continuo sviluppo, che vedrà in futuro l’apertura del casello autostradale nei pressi di Acquaviva di Montepulciano (a dieci minuti da Pozzuolo) e il potenziamento del raccordo ferroviario di Borghetto. Ma per adesso, indiscrezioni a parte, tutto è ancora da decidere.

martedì 26 agosto 2008

Post dedicato ai fashionisti pentiti. Ci sarà mai redenzione?
Questa notte, come è capitato altre volte, ho sognato negozi di abbigliamento e un desiderio irrefrenabile di fare mie un paio di scarpe bellissime. Negozi stracolmi di merce, della migliore..e a prezzi scontatissimi.
Mamma mia che felicità.. ero entrata in un negozio di Armani (il cui taglio peraltro non mi manda in visibilio) ed era un tripudio di scarpe di ogni forma e colore; c'era un abitino con collo alla coreana, maniche ampie e scollo dietro che aveva dei colori sublimi, tanto da ricordarmeli benissimo anche 20 ore dopo averli sognati. Mi hanno illuminato gli occhi con un rosa pallido eppure pastoso, a contrasto con motivi minuti dai colori forti.
L'aspetto più bello del sogno era che -diversamente dalle altre volte - il negozio era aperto, la merce era accessibile, quasi la toccavo.. e mi piaceva tutto.
Poi è suonata la sveglia ma quelle scarpe bellissime è come se le avessi comprate..
Oggi al tg1 parlavano di qualcosa come "50 persone colte dalla sindrome di Stendhal a Parigi". Quel singolare malessere che ti coglie davanti ad un'opera d'arte: tachicardia, senso di spossatezza, svenimenti.
E' quello che mi succede davanti a certi capi vestimentari. Davanti alle vetrine delle boutique di Gucci. O per un paio di decolletes Salvatore Ferragamo.
Non guarirò mai.. mai..

Per i curiosi:
"Nei sogni trovarsi davanti a diversi modelli di scarpe, e non saper quale scegliere, riporta all' indecisione in ambito sentimentale, o ad altri tipi di scelta che il sognatore deve effettuare, al non sapere come comportarsi in determinate situazioni, o non sapere quale aspetto della personalità può prevalere". tratto da Guide Supereva.



A NAPOLI PIZZA GRATIS

Chi non darebbe l'anima domani, per essere in piazza Dante a Napoli.
O almeno, chi, come la sottoscritta, di pizza camperebbe anche nell'Aldilà.. Ogni commento è superfluo alla notizia Ansa che vi riporto sotto. Anzi di superfluo, in questo caso, sarebbe solo l'origano..

PREZZI:CARO PIZZA, DOMANI MARGHERITA GRATIS IN PIAZZA A NAPOLI
(Ansa, 26 agosto) Contro il caro-pizza scendono in campo i pizzaioli napoletani. Domani in piazza Dante migliaia di "margherite" saranno sfornate e distribuite, del tutto gratuitamente, a turisti e non. L'iniziativa, promossa dal Consorzio italiano ditutela Stg e dall'associazione pizzaioli napoletani e' stata accolta positivamente dal Codacons. "Si tratta sicuramente di una lodevole manifestazione di protesta contro i rincari ingiustificati - commenta il Codacons - che bene si inserisce nella lotta alla speculazione sui prezzi. Ci auguriamo che tutti i pizzaioli aderiscano al 'prezzo consigliato' di 3 euro e 50 centesimi, sponsorizzato dal presidente dell'Apn Sergio Miccu'".

CLAUDIO FALLARINO FREESTYLE

Moiano
La simil è una strenua sostenitrice del freestyle mood di Claudio Fallarino, sindaco di Città della Pieve. Serio quando occorre, scanzonato quando merita, di un'ironia tagliente ed elegante degna di un compatriota del Perugino.
Durante l'assemblea pubblica sulla Sanità al Trasimeno, a cui era presente anche il direttore Giuseppe Legato, ha esordito nel suo intervento in modo impeccabile.
Sentite cosa ha detto ai presenti in sala, indecisi se sonnecchiare o ascoltare le musichette di valzer e polka suonate da Stefano e Lara sulla pista da ballo adiacente..
Grande sindaco!

lunedì 25 agosto 2008

OVIESSE VERY VOGUE

Post politicamente e socialmente corretto..
Tanto di cappello ad Oviesse, la prima azienda italiana di abbigliamento per uomo, donna e bambino, in base alla quota di mercato (dati Sitaricerca 2006), che ora vanta un primato davvero.. fashion.
L'ultimo numero di Vogue Italia ha una curiosa particolarità.
Nelle prime pagine del giornale patinato non troverete capi di Gucci, borse di Prada, o l'ultima graziosa e costosissima creazione della Maison Vuitton.
No. Se avete l'impellente bisogno di farvi leccare la cornea da qualche sublime accessorio di moda che non potrete permettervi, aspettate di andare avanti almeno di sette, otto pagine..
Le prime quattro paginozze di Vogue, dalla carta lucida e spessa, sono dedicate alla collezione autunno/inverno ..dell'Oviesse.
Un trench molto "sex and the city" (da sfoggiare per le vie nostrane, un po' scalcinate un po' dandy di provincia) a cui sono dedicate le pagine solitamente occupate dalle grandi firme del made in Italy e non solo.
Non so immaginare quanto costino questi spazi degni degli dei, ma per una fashionista il messaggio è chiaro:
Non importa dove compri. La classe non ha prezzo. Può nascondersi in un "misero" capo da grandi magazzini, portato con il tocco (e gli accessori giusti) al momento opportuno. Del resto a chi legge Vogue che frega quanto costa.. Una volta il cappotto era "il copri miserie", ora sono le scarpe a fare la differenza.. e le case di moda lo sanno. Perché la qualità di questo capo di abbigliamento è difficile da imitare. Una borsa la puoi copiare, puoi rifare marchio e fantasia, ma un paio di scarpe irresistibili si riconoscono ad un miglio di distanza. Fa fede la mano del callista.
Un trench, in fondo, può avere solo quale filo leggermente meno in riga degli altri.
Per i curiosi cliccate sul sito dell' Oviesse : www.oviesse.com/it/#/abbigliamento-moda-donna/

Romantici Equivoci che cambiano la vita..

Una commedia brillante a tratti banale, di quelle che agli americani vengono benissimo, con un Kevin Bacon perfetto nei panni del collega egocentrico, maschilista e fedifrago (di quelli che ti fanno il filo solo se c'è un altro a cui rubarti); una Jennifer Aniston (ai tempi stava ancora con Brad) donna in carriera che lascia all'improvviso i panni simil college per sfoggiare gonne sopra il ginocchio e decolletes abbinati alle camicette molto manager; ed infine un pressoché sconosciuto Jay Mohr che viene preso a noleggio dalla Aniston come finto fidanzato e cambia tutte le regole del gioco con la sua semplicità.
E' la trama di "Romantici Equivoci", film di Glenn Gordon Caron (1997), a cui in altri tempi non avrei dato due lire e nemmeno un centesimo oggi.
E invece una frase del film mi è rimasta talmente tanto dentro che ho capito di dover rifare la convergenza alle mie prospettive attuali.
Il capo della Aniston, vestita come una ragazzina ma aspirante a diventare una pubblicitaria in carriera (con belle idee), le dice che da ragazzo il suo superiore gli aveva detto di "vestirsi per il lavoro che avrebbe voluto fare". Per vincere.
Beh, anche lei lo fa, e alla fine - siamo in un film americano ricordatevelo - capisce che vestirsi per il lavoro che avrebbe voluto le ha fatto perdere di vista la dimensione delle cose. Delle persone soprattutto
Avete mai pensato alla possibilità che il vostro lavoro vi abbia adattato ad una forma, anziché essere voi ad adeguarlo a voi stessi?
Vi direbbero a Molvena, head quarter della Diesel: ..for successful living..
E'una filosofia di vita, né l'uno né l'altro, ma solo la terza possibilità..

Beh, oggi Trasìmeno Freestyle ha fatto una prova di volo libero dopo un equivoco (molto poco romantico però).

Certo, una volta che senti il vento delle tue ali è difficile rinunciare a volare ancora..

domenica 24 agosto 2008

Pensavo fosse una bomba e invece era un cannolo..

Castiglione del Lago


"Attenzione, pericolo per la presenza di un ordigno bellico inesploso".

La scritta ha fatto strabuzzare gli occhi a diversi bagnanti e cittadini, che sul lungo lago di Castiglione si sono trovati davanti una piccola area transennata e un cartello del Comune in cui si allertava di non avvicinarsi perché in quel quadratino di terra c'era un ordigno bellico (della seconda guerra mondiale) inesploso".

Se non avete letto il post di qualche giorno fa sulla bomba fantasma, vi consiglio di farlo almeno avrete il quadro della situazione completo.
Insomma, caso chiuso. La bomba ritrovata sul litorale, della quale mi aveva parlato un mio amico testimone oculare, c'era veramente.

In questi casi la polizia municipale (che è stata contattata dopo l'avvistamento della "bomba") ha provveduto a transennare l'area - vicino al lido comunale - e a contattare la stazione dei Carabinieri e la Prefettura, le quali a loro volta inviano la richiesta agli artificieri perché venga rimossa ed eentualmente fatta brillare.
A quanto pare gli artificieri sono arrivati un paio di giorni fa, hanno constatato che l'ordigno era niente altro che un proiettile vuoto e quindi, essendo innocuo, lo hanno lasciato lì per tornarci poi..
Sta di fatto che il cartello apposto sulla transenna ha suscitato qualche perplessità, visto che nessuno poteva avere la certezza della sua non pericolosità. Oltre, ovviamente, alle rassicurazioni che fornisce un minimo di buon senso (se non era innnocuo non sarebbe stato abbandonato lì).

Ma allora perché non toglierlo o, perlomeno, transennare l'area in modo che nessuno possa camminarci davanti o andare a frugare nell'oggetto misterioso?
La simil si è avventurata con le telecamere di Pianeta Umbria e pare che il sindaco neanche sapesse niente di questo cartello allarmistico.
Presto detto, subito fatto. Area transennata fino alla battigia, e dopo due ore alle 15 è arrivato il furgoncino degli artificieri a prelevare il proiettile (che vedete nella foto).
Caro Venditti, ti sei sbagliato.. le Bombe delle 3 non fanno male.. è solo il giorno che muore..

martedì 19 agosto 2008

Ci mancavano le cozze..

Castiglione del Lago


Un eco disastro. Migliaia di cozze "morte" sui litorali del lago.
Su queste spiagge del Trasimeno si trova davvero di tutto eh.. dalle alghe, agli ordigni bellici del '44, ora anche quelle conchiglione nere non commestibili venute a galla chissà perché.
In questo solleone senza notizie si tirano fuori i tofi, le draghe, anche l'acquisto di un immobile da parte del Comune fa notizia. Se poi si condisce con un pizzico di ambiente e un retrogusto di polemica, ecco un fatto da montare in apertura per un paio di giorni.
E allora, cari bene-informati, diteci dove sono localizzati gli scarichi nocivi che riversano sostanze poco ecocompatibili nel Trasimeno! Fonti certe (istituzionali) sostengono di sapere dove siano, e soprattutto che ci siano. Poi, però, se li tengono tutti per loro, assicurando che così nessuno farà saltare la redazione per aria. O forse è un problema di poltrona.


Vabeh, in questi giorni di giornalismo delirante, torniamo al caso cozze.
La simil deve scriverci due righe, dopo una giornata di cacca in cui far morire l'entusiasmo e le energie psico-fisiche. Chiamiamo l'Ente Parco, una volta il presidente mi aveva parlato di questi molluschi bivalvi simili alle cozze. Anzi prima chiamo un luminare del Parco, che sa vita morte e miracoli di tutte le specie della fauna e della flora lacustre. Doppia laurea e idee chiare sullo sviluppo giusto per il Trasimeno.
Nessuno dei due sa niente. Uno perché in ferie in un comune toscano vicino, l'altro scrolla le spalle. Appena chiudo il telefono il primo dei due richiama e scrolla le spalle pure lui.
Andiamo bene.
La simil quindi torna a casa a scrivere questo pezzettino sul nulla. Incontra un vicino di casa che sul lago ci lavora. "Hai visto- le fà- ora muoiono anche le cozze. E' un disastro".


Alla buon anima di Rino Gaetano, vorrei chiedere di dettare a qualcuno in sogno il testo rivisto di "Il cielo è sempre più blu" con "il Trasimeno è sempre più blu", e mettere in una canzone tutte le minchiate (ops) politico -giornalistiche che girano intorno al lago..

E se avessi fatto casino?

I dolori del giovane simil-giornalista.
Ho capito. La differenza tra un "gggiornalista" e un simil giornalista è che il primo se ne frega, mentre il secondo si crogiola nei dubbi. Non so perché ma non riesco mai a credere a quello che mi dicono (soprattutto i politici avvezzi a ritrattare le proprie dichiarazioni). Una sorta di Cassandra al rovescio..

A volte mi prende il dubbio atroce di aver "fatto casino"; un po' come se mi sentissi nel corpo di un elefante all'interno della solita cristalleria. Alla fine, poi, non si rompe niente ed è solo una mia suggestione, eppure rimane il pensiero ansiogeno di aver fatto esplodere una bomba a mano..
"Bene", direbbe un vero giornalista. Si deve smuovere l'opinione pubblica, provocare reazioni, comunicare.. risolvere le questioni aperte.. e tanti bla bla.
"Bene", rispondo io, ma solo se ad innescare la valanga sono gli altri. Bella la vita del lettore. Alla simil redazione piace fare casino in silenzio.. in maniera slow si direbbe. E le alzate di dito (ossia quelli che hanno da dire o recriminare qualcosa) hanno un effetto urticante.

"Oh, ma io c'ho da fare hai capito??" verrebbe da dire.. legata tra i fili del montaggio, del microfono, i treppiedi, le penne che non scrivono mai, i telefoni, le scartoffie, gli impicci di casa Brambilla e una giornata perennemente ingarbugliata.

Cogito ero sum..diceva Cartesio.. Chissà, forse anche lui viveva nel dubbio di aver fatto un casino..

IL PD E' UNA MODA?

Se lo dice Pasquino..
“La scuola politica del Partito democratico e’ una sfilata di moda. Perche’ cosa si insegna se non c’e’ cultura politica?” Parola di Gianfranco Pasquino, docente di Scienze politiche. Riprendo questa dichiarazione (battuta dall'Agi), fatta dal Professore a Cortina durante il dibattito “Lezioni di democrazia” per "Cortina InConTra". Trovate il link in fondo alla pagina tra le notizie di oggi 19 agosto.
Secondo Pasquino la summer school del Partito di Veltroni sarebbe solo una moda, perché alla base non c'è una filosofia politica definita e certa. Perlomeno non ancora. "Sarebbe ottimo - ha detto il docente - arrivare a un sistema politico in stile anglosassone, ma dove ci siano un partito socialista a sinistra e liberale o democristiano a destra”.
Vabeh Prof.. anche Aristotele fondò il Liceo ad Atene..tanti anni fa..

mercoledì 13 agosto 2008

L'(in)editoriale- IL DIAVOLO VESTE ZARA

Gossip sotto il solleone, in attesa della collezione Autumn/Winter di Zara, marca internazionale di abbigliamento a costi contenuti e dal taglio sartoriale generalmente cosmopolita del gruppo
gruppo spagnolo Inditex (Industria de diseño textil S.A.) e cugina delle catene Massimo Dutti, Bershka e compagnia bella.
La simil redazione è una "zarista", quando può ci fa sempre un saltino, in Italia o all'estero è tappa fissa dello shopping compulsivo e terapeutico. A Perugia, che dico in Umbria, l'unico punto vendita è a Collestrada, meglio conosciuta come il "vado all'Ipercoop..".
Caspisco che con la coop c'entra poco.. forse.. insomma.. ma la cosa curiosa è che un esponente regionale del Pdl sfoggia ogni tanto nelle sue comparsate tv capi di abbigliamento della marca spagnola. Acquistati -si presume - in quel di Collestrada. Della serie, quando la cooperativa c'entra fino a un certo punto.. di vita!
Poco male però.. l'abito low cost-tanta figura fa molto popular in terra umbra, invece nei salotti romani.. tira più il Luisa Spagnoli style..

BOMBA IN SILENZIO SUL LITORALE DI CASTIGLIONE

Castiglione
"Lo sai che hanno ritrovato un ordigno bellico vicino alla Pigra Tinca?". Inizia così l'avventura alla ricerca di una bomba che non si sa dove sia finita e se veramente ci sia stata.
Una delle solite fonti, di quelle che sbagliano di poco, mi dice questa curiosità. La simil redazione parte alla carica. La provinciale non ne sa niente (a detta di un vigile urbano), la municipale non ne sa niente .. "ma forse i vigili del fuoco - mi dice la fonte - guarda che me l'ha detto "x" che l'ha visto con i suoi occhi. Era lunga 50 cm. Una bomba da mortaio". Come quella ritrovata un anno fa al porto di Castiglione.
Troppi giri.. i vigili del fuoco? Ma in questi casi non si chiamano gli artificieri? Cosa strana.
E infatti al distaccamento temporaneo di Castiglione non ne sanno niente e dicono : " non rientra nelle nostre competenze".
Morale: pare che la bomba sia stata trovata, ma anche opportunamente fatta sparire senza troppi riflettori accesi, dopo la tragedia del quindicenne morto sabato, a pochi metri dal punto di ritrovamento dell'ordigno. Non perché ci fossero correlazioni tra i due fatti, solo per una questione di..immagine..
La bomba sarebbe (beato il condizionale) stata rinvenuta nell'area di litorale prospiciente la Pigra Tinca. "Via via non è niente.." avrebbe detto un vigile, mentre la prelevava dalla battigia, a questo ragazzo che sostiene di averla pure toccata (orrore!!). Poi, la guardia avrebbe caricato il relitto in macchina, su un contenitore e se ne sarebbe andato.
Che dire.. è ferragosto?

domenica 10 agosto 2008

Robert Redford e i piedi neri

Robert Redford in gita ad Isola Polvese con "Navilagando"

CASTIGLIONE - Lo confesso: non c'ho dormito la notte, all'idea di immortalare nell'obiettivo della mia telecamera il bel Robert - settantuno anni ma portati alla grande. Come una paparazza de noantri.
All'indomani della notte semi-insonne sono arrivata al porto di Castiglione del Lago quasi un'ora prima che arrivasse il pulmino con l'ospite atteso. Redford è il padrino dell'edizione 2008 del Tuscan Sun Festival di Cortona e mi era arrivata la dritta che mercoledi mattina avrebbe fatto una gitarella ad Isola Polvese insieme ad amici, tra i quali un miliardario israeliano amico del patron del Festival.

Mi ero messa in bianco, pantaloni lunghi e maglia lisbonese porta fortuna, perché con gli shorts sembravo troppo improvvisata e invece alla fine..avrei dato meno nell'occhio. Insomma, intorno alle 11 arriva il mezzo con i "vip", vedo l'autista del minibus che si precipita dall'autista della barca con cui Robert &company andranno ad Isola, le tipiche Poontom Boats di Navilagando (potete andare sul sito omonimo per dettagli). Ebbene, i due parlottano, poi l'autista torna al pulmino, scendono 4 persone, una si dirige verso l'altra barca, seguita poco dopo da un altro guidatore della barca che gli corre incontro e io sento qualcosa di strano. Intanto mi bruciano i piedi, il sole picchia.. Beh, fino alle 5 del pomeriggio vivo col dubbio che Robert mi abbia fregato, quindi alle 17 in punto faccio un paio di chiamate e ho la conferma che il laidone mi ha veramente fregato, addirittura sotto gli occhi..
Mentre sto al telefono lui è immerso nella sua rinomata passione della pesca con l'amo.. Dopo aver visitato l'Isola e pranzato sotto un gazebo allestito appositamente per lui (sorvegliato a vista), il regista ha voluto "tasting" il gusto di pescare nel Trasimeno. Poi, ritorno a terra a ferma e via sul colle di Cortona per una serata del Tuscan Sun Festival da cui sono state bandite telecamere e fotografi. Al teatro Signorelli era presente anche Lorenzo Cherubini con l'ospite Silvio Muccino.
Tornando alla mission "Redford al Trasimeno", ho capito di non avere stoffa come paparazza, anche se qualcosina a casa ho riportato! La prossima volta mi vestirò da pescatore e mi porterò una telecamerina piccola, sceglierò una postazione nascosta fino a mimetizzarmi tra le piante..e gli farò un primo piano uso poster!
Soprattutto mi metterò la crema solare su braccia e piedi (above all). In ricordo di questa bella avventura mi è rimasta l'abbronzatura da muratore (neanche): piedi neri fino all'orlo dei pantaloni e con due belle strisce più chiare, lasciate dai listini del sandalo.
Che dire..i divi come Redford lasciano il segno anche a qualche metro di distanza.. maledettoooo
Altri "vip" al Trasimeno ferragostano:
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini (dalla loro casa di San Casciano) a Isola Maggiore e Joe Pantalone, vice sindaco di Toronto (Canada), in soggiorno nella suite reale che ospitò George Clooney al Relais "Alla Corte del Sole", più attori e attorucoli vari en passant..