martedì 23 settembre 2008

SALA TRASIMENO IN REGIONE


Perugia

Ecco ora ho capito da dove tirano fuori quelle gran belle parole i "Cesaroni". Per intenderci, sono i residenti istituzionali del palazzo omonimo che rappresenta fisicamente la Regione Umbria.
Nei meandri cunicolari del palazzone, due giorni fa ho notato la stanza 113: Sala Trasimeno.
A parte il fatto che entro quelle quattro mura del Lago ho visto ben poche stampe, anzi nessuna, mi sono immaginata le riunioni plenarie dei politicantes, con le fronti aggrottate e il sudore del massimo sforzo scendere fin sotto le sopracciglia.
Va bene, un plauso all'idea di dedicare una stanza al quarto lago d'Italia, ma consiglierei ai "Cesaroni" di spostarsi dal centro perugino direttamente sul campo, lungo le sponde, per parlare del Trasimeno.
Magari ha da dire qualcosina pure lui..


venerdì 5 settembre 2008

IL CAGAZZO DEGLI UCCELLI FA AUMENTARE IL FONDALE?

Perugia


Quella sul lago Trasimeno è diventata una battaglia all'ultimo cannone. Si, di stronzate. Bipartisan, naturalmente. Qualche assaggio per gradire:
Prima Enzo Ronca, consigliere regionale in quota Pd, dichiara ad un giornalista che in fondo, "basta aspettare che passi la crisi idrica, 4-5 anni", e me lo immagino col sorriso e quegli occhi illuminati dalla luce dell'ottimismo nelle occasioni pubbliche.
Poi è spuntato fuori uno studio che darebbe spacciato il Trasimeno per il 2023. Poco male per allora: con il quarto lago d'Italia ridotto ad una palude, anche gli operatori del comparto turistico-ricettivo saranno affondati nelle sabbie mobili dell'immmobilismo politico.
Poi, per ultima ma vera chicca della stagione (dopo una lunga serie di boiate da ogni parte), il j'accuse di Franco Granocchia, consigliere comunale a Perugia per Sinistra Democratica.
La colpa per i fondali troppo alti? E' degli uccelli che ci cacano da secoli.

"[..] Nessuno - ha detto Granocchia in una nota - ha detto che i fondali del Trasimeno si sono riempiti di tonnellate di residui organici lasciati dai volatili, escrementi che ormai sono diventati enormi macigni".


.. VUOI VEDERE CHE AVEVA RAGIONE LA GOLETTA DI LEGAMBIENTE SUI COLIFORMI FECALI??
Per il momento il sospetto più assillante è che a Perugia, Piazza Italia e dintorni, giri roba molto, molto pesante. Altro che i macigni di merda di uccello nel lago.

martedì 2 settembre 2008

La transumanza dei ggiornalisti


Firenze

Carlotta Romualdi, volto di punta dell'emittente fiorentina Rtv 38, è passata alla concorrenza. Ora conduce il Tgt di Rete 37 ( della Famiglia Poli) insieme a Cristina Becchi e Vittorio Betti.
Beh, ultimamente al tg di Rtv sembrava un po'..sfavata..pardon. Ma non c'è altro termine più giornalistico che esprima con altrettanta enfasi il suo sguardo mentre faceva il tg in via Fiorentina a Figline Valdarno, dove ha sede Rtv.
Ora sfoggia un sorriso compiaciuto tra quella borca carnosa un po' sospetta. Sembra anche se abbia rinnovato il guardaroba. Già il guardaroba..

Me la ricordo bene Carlotta Romualdi alla conferenza stampa della Coop Centritalia. Era tra i giornalisti, corrispondenti e collaboratori presenti all'affollato incontro post avviso di garanzia a Giorgio Raggi (della serie sai quanto ce frega a noi del bilancio della Coop, dicce un po' come stanno le cose..).
In mezzo agli abiti stropicciati che popolavano la sala, è arrivata lei vestita di viola in tempi non sospetti. Ora siamo in pieno boom di toni violacei e sub-lillacei, ma due anni fa è apparso alquanto singolare a noi provinciali e avvezzi a gigli fiorentini. Aveva un top viola, pinocchietti di jeans e sandali a pois viola. Insomma, una mise un po' sopra le righe per una conferenza stampa, ma che metteva in evidenza le sue forme sinuose. Anzi, sorridenti. Sicuramente è stato un canale preferenziale per avere interviste prima degli altri, lo ammetto. Infatti l'ambiziosa ed esperta Carlotta si piazzò davanti a Raggi scalzando gli altri dieci giornalisti appolaiati intorno al numero 1 di Coop Centritalia.

C'era un cronista di Rte 24h (Perugia) che la guardava con l'occhio bieco, e il sole che gli faceva sudare la fronte: forse avrà pensato che non c era bisogno di mettersi scarpette tanto orribili per guadagnarsi la prima fila sotto gli occhi del buon Giorgio. Questi infatti - sornione sotto i baffi - parlava di filosofia della Coop mentre il decollete della Carlotta lo guardava sorridente...