domenica 23 marzo 2008

Clemente il guasta-feste? M'ha rovinato la carriera politica

CASTIGLIONE DEL LAGO - Della serie ritirata strategica di un politicante. Ricordate http://www.voglioessereelettoadognicosto.it/? Non clicccate sul link, credo che non esista, piuttosto andatevi a cercare il post alla voce "politicanti in erba" o affini. E' una storia nata a Ceppalonia e finita a Roma, anzi a put.. Un candidato locale dell'Udeur si è ritirato dalla vita politica, dopo mesi di addestramento, e reclutamento, di cavalli di battaglia che zoppicavano nelle buche della strada. L'homo di centro, anzi di sinistra, ma di centro, come si presentava nei carteggi affissi in tutto il comune castiglionese, era stato nominato coordinatore locale dell'Udeur e portare a termine la sua missione politica ha distribuito in ogni angolo del proprio territorio numeri di cellulari e foglietti col suo nome.
Senza portafoglio, senza sede insomma, ma con tante buone speranze. Il motivo del ritiro? "La condizione dell'Udeur", ha spiegato l'ex mastelli(a)no. Tradotto: "''ndo vado con questi?" E pensare che aveva affisso il numero di cellulare dappertutto, anche sulla bacheca del sagrato della chiesa, aveva scritto a Di Pietro e aveva pure dato la sua "ricetta" politica alla stampa. E ora, caro Clemente, chi ci risarcirà di tutte queste promesse?
Intanto, notizia delle ultime ore, al posto dei volantini politici, l'ex politicante è tornato ad affiggere offerte promozionali di aspirapolveri. Eh si, proprio l'aspira polvere..

..dove vai se a Perugia non ci stai

"Mi dispiace ma io sono io, e voi non siete un cazzo". Lasciatemela citare la celebre frase de Il Marchese del Grillo, al secolo Alberto Sordi, nei panni di un nobile romano ai tempi di Pio VII, un pò sopra le righe e dalla vita gaudente e oziosa. Un pò troppo Freestyle, ma nello spirito ci siamo. Ebbene, in questi giorni "pasquerecci" non poteva mancare un consiglio doc, quella figurina che mi mancava per dare una svolta a certe scelte che non riesco a fare.
Nel pieno di una conversazione prettamente "pasqualizia", condita da auguri e auspici del caso sul tempo e facezie varie, un conoscente mi fa notare alcune cose sul mio futuro lavorativo, professionale, simil giornalistico. In buona sostanza, il discorso mi è stato esposto in modo molto decorato ed elegante, ma la nuda sostanza era questa: una cronista che conosce benissimo il suo territorio ha molte meno chances di entrare ..dalla porta principale di una che abita e lavora a Perugia. Ergo, a volte "è meglio essere bravi ad Atene, che meno bravi a Roma". Insomma, tanti bei complimenti, ma alla fine se non parli perugino non vai lontano.

D'accordo il Trasimeno non è Perugia, non ci sono i professoroni, i Politici con la P maiuscola - ovvero ci prendono casa ma non la usano per rilasciare interviste -, e soprattutto al verde dei centoni o al ciclamino dei cinquecento gira molto più il verde - erba ( e che erba), il rosa dei gerani e il blu del lago che si alza e s'abbassa. Insomma, tanto ambiente (tenuto male) ma poca lana. E' la "provincia" più tenera, quella che conosci solo se vai a cercare le discariche con gli stivali di gomma e ogni volta ti sdegni sempre un pò, quella che ha le strade simili a groviere, dove i marciapiedi hanno mille scalini e il sindaco prende l'auto dei vigili per andare a casa di mammà durante la pausa pranzo. Quella provincia che non trova mai parole, ma chiede solo di essere amata così com'è.

Per una che viene da un paesello in cui mai ci si è confusa, dove sono passati divi e politici, attori e cantanti, e che di notte sembra una rocca incatanta, mentre ritorni a casa per una strada sterrata che costeggia il lago di Porsenna, Perugia rimane un pò stretta.
La "mia" Perugia era quella che guardavo dal terrazzone del quinto piano di via Pellas, un palazzo vecchio che guardava verso casa e non la trovava mai, frugava tra le creste dei palazzi e le ringhiere dei balconi per capire come si potesse vivere una vita arrampicati sul cemento, con una solitudine che non marciva neanche col frigo spento.

Eppure, ringrazio chi mi ha dato questo consiglio, di "rimanere un punto di riferimento per il mio territorio", che poi mio non lo è stato mai. Il lago era un grosso punto azzurro che vedevo dal pullman di ritorno da quella città in collina che amavo ma che non mi concedeva attenzioni. Castiglione era una città dai negozi scialbi e la mia carta d'indentità parlava toscano, un ottimo alibi per rifiutare quel posto noioso. E invece la voglia di volare è sempre tanta, e i conti in tasca non servono a nessuno. Perugia è una città con le vetrine spente, e finché sarà così i miei occhi guarderanno sempre altrove. Ma ai piedi, avrò sempre un bel paio di scarpe colorate. E con il tacco a spillo.

martedì 18 marzo 2008

Un sindaco troppo filoislamico


Sul filo del telefono le verità nascoste del sindaco Massimo Alunni Proietti.

SORA - "Sindaco mi sente?" . Inizia così una conversazione telefonica tra una simil - giornalista e il primocittadino di Magione, entrambi "in trasferta" rispetto al loro proprio posto di lavoro, in giro a cercare notizie l'una (peggio che il Graal), in piazza Carpine a Magione l'altro (dove ha sede il municipio). C'è da dire, come premessa essenziale, che alcuni mesi fa il sindaco Alunni Proietti è stato al centro di una lettera minatoria. Una di quelle cose che spesso ricordano Fede in tempi non troppo lontani, oppure che fanno malignare cose poco serie da raccontare sui giornalisti che riportano il fatto. "Sti giornalisti..se ne inventano di tutte". Giovane, senza esperienza, eppure la simil redazione li conosce già.. i Giornalisti. Ebbene, un sedicente gruppo di estrema destra ha rinfacciato al sindaco di intessere troppi rapporti con gli extracomunitari. Denuncia "d'uopo" ed è finita lì. Fino a lunedi scorso, quanso la redazione di Trasìmeno Freestyle ha cercato il sindaco per alcune informazioni.
"Sindaco non la sento", ripeteva la simil giornalista. "Ecco, ora mi sente? Scusi ma sono in mezzo a due marocchini", risponde il primo cittadino dall'altra parte, e insieme alla sua voce arrivava lieve un rumore di fondo simile ad un dialogo tra persone in stereofonia."Ah! Allora è vero! Vede che fanno bene a mandarle le lettere minatorie perchè parla troppo con gli immigrati!Addiruttura fuori sede" esclama la simil giornalista. "E' una battuta lecita", sorride il buon Massimo.
E che qualcuno ora non si azzardi a mandare lettere minatorie anche a Trasìmeno Freestyle perché parla con il sindaco che, a sua volta, parla con gli extracomunitari. In questo blog la proprietà transitiva non funziona.
Gente, arrivano gli spettatori "krumiri"..
Alcuni giorni fa la simil redazione ha ricevuto una simpatica email, una sorta di catena di San Gennaro. Mica di Sant'Antonio, ma del santo di Napoli, dispensatore di miracoli a chi ci crede, of course. Nella letterina virtuale si diceva di mettere in pratica un certo comportamento che, per colpire nel segno, ha bisogno di partecipazione unanime. Insomma, alla stregua di un miracolo di massa come quello celebrato il 19 settembre a 'Nnapule.
Questa volta si chiede di eclissare la tv, gettare il telecomando nella pattumiera (non fatelo, è molto inquinante e non biodegrabile) e rifiutarsi di guardare i tg in alcuni giorni. Comprensibile perché i giornalisti sarebbero tutti "embedded". Forse non tutti vestiranno le divise militari per seguire le truppe sul campo e riportare quello che fanno (senza dire il resto), ma la maggior parte sono comunque.. di parte. O meglio, questo è quanto sostiene chi ha promosso e chi appoggia l'iniziativa.

Bando alle ciance, ecco cosa chiede, nude parole, l'email che sta circolando in questi giorni:

"contro questo governo incapace di condurre la nostra povera italia ormai alla deriva , FAI SENTIRE LA TUA VOCE NEL WEB ,IL POPOLO ITALIANO ORGANIZZA UNA SERRATA DEI TELEGIORNALI, SCIOPERO GENERALE DEGLI SPETTATORI TELEVISIVI, 22 -23-24 MARZO . STOP A I TELEGIORNALI...OSCURIAMO TUTTI I TELEGIORNALI D'ITALIA--FATE GIRARE ....OVUNQUE SIATE".

Uno scioperino alle 14,50 per programmi come "Uomini e donne" no eh? Tronisti embedded!

sabato 15 marzo 2008

Una cronista buonista e un politicante vandalo

Della serie.. quando un fatto è degno di notizia? Ho quattro libri in materia ma nessuno alla fine mi ha dato la risposta.
Ora che qualcuno mi ha "soffiato" questa notiziuola curiosa, Trasìmeno Freestyle può dire le cose come stanno. Nella stazione di servizio sulla sr71, nei pressi di Pucciarelli- Ranciano, sabato scorso (8 marzo) un buon tempone ha tentato di appiccare il fuoco ad una pompa di benzina. I titolari dell'impianto si sono accorti il lunedi mattina, quando sono rientrati in servizio. La simil redazione è venuta a conoscenza della notizia il martedi pomeriggio e dopo un sopralluogo ha lasciato il fatto lì dove l'aveva trovato. La notizia vera, infatti, non è il tentato incendio ma chi ha pensato di metterlo in atto. Lasciamo stare che le fiamme si sono estinte da sole e nel giro di qualche minuto, quando i gestori della stazione hanno chiamato la municipale hanno consegnato loro il nastro delle telecamere a circuito chiuso. (vandalo e pure tonto)
E sapete chi era l'autore del gesto folle, e pure un pò inutile?
Un membro - mai espressione fu più felice - del direttivo di una sezione locale del Pd.
Va bene che in tempo di elezioni si dicono e si fanno bizzarried'ogni tipo, ma metterci la mano sul fuoco.. è davvero troppo.

venerdì 7 marzo 2008

Un cuore pieno di miao




Post autogestito (siamo in campagna elettorale sbaglio?) per dire al mio Fofi quanto gli voglio bene. Anche se non si lascia pettinare e mi lascia i segni del suo amore sulle mani, è sempre il re dei Babossi. Grande Minosse!

INCONTRI DEL TERZO TIPO SU TRASìMENO FREESTYLE

Succedono strani episodi in questo blog. Nella giornata di mercoledi 5 marzo, Trasìmeno Freestyle ha registrato ben 76 accessi da Paesi di mezzo mondo. Dalla Turchia, al Marocco, agli Usa, al Chile, Bolivia, Spagna, Croazia, a Trinidad de Tobago.
Sul record numerico non succedeva dai tempi di "Pallavoliste nude sotto la doccia", post che dirottava sul sito tutte le ricerche maliziose di sguardi da buco della serratura. Ancor più strano è il commento lasciato da un utente, tale "Mezik", che rimanda a siti poco sicuri, segnalati come tali dal sistema antivirus.

Trasìmeno Freestyle è assediato dai visitors!

Cosa avrà fatto mai questo fidanzatino disperato? Alla simil redazione di Trasìmeno Freestyle piacciono molto le storie d'amore tormentate (quelle degli altri però). E così abbiamo deciso di dare spazio a questa foto, o meglio: a questo grido di perdono "taggato" sul muro del sottopassaggio ferroviario in località La Muffa. Nomen omen, si direbbe. Un amore fedifrago? Un atto vietato compiuto in un momento di distrazione e poi scoperto? Oggi basta avere in mano una bomboletta spray e ci si sente subito writers. Insudiciare i muri con maldestre spruzzate di spray non è un gesto civile, ma in questo caso il fine giustifica i mezzi. Forse.
Chi procede in direzione della sr 71 e deve fermarsi al semaforo rosso, inevitabilmente si trova davanti questa bella dichiarazione in nero-tristezza e azzurro-perdono. "Chissà che avrà fatto", viene da chiedersi. e in quei due minuti di attesa, fino a che il semaforo non torna verde, è tenero perdersi in pensieri romantici e molli, pensando ad una lei orgogliosa e caparbia, assediata da un lui che chiede perdono senza possibilità di uno sguardo. Tanto da cercarlo su un tratto di strada che lei deve necessariamente percorrere ogni giorno..
E diamogliela questa seconda possibilità! (prima che imbratti qualche altra parete)

Ricopione Professionista

PERUGIA - Ci risiamo, il Corriere dell'Umbria colpisce ancora. Anzi, stupisce ancora. Ma in fondo, una scopiazzata non fa più notizia. Questa volta la "parafrasi" giornalistica, scusate l'eufemismo, è avvenuta direttamente dal tubo catodico. Oggetto: il nuovo regolamento del Minimetrò che prevede l'accesso anche ai cani per disabili. Nella precedente puntata di Pianeta Umbria (in onda su Umbriatv), all'interno di Spazio Verità Mirko Loche aveva messo in evidenza la segnalazione di una bambina disabile, che non poteva accedere alle carrozze con il cane addestrato dalla Ghismo per accompagnarla. Il regolamento infatti prevede che possono salire solo i cani per non vedenti e quelli di piccola taglia trasportati in borsetta. Nella puntata successiva il giornalista era riuscito a strappare un'intervista al prezioso ingegnere della Minimetrò spa - non mi - ricordo- come -si chiama, che in questi mesi non si è mai concesso in pasto alla stampa.
E alla fine, mirabile dictu, questi ha dichiarato che il regolamento sarebbe stato modificato, permettendo così ai disabili di essere accompagnati dai propri amici, fedeli e soprattutto socialmente utili.

Tutto questo accade nella puntata di martedi 4 marzo. Caso buffo, sul Corriere dell'Umbria di mercoledi 5 marzo c'è un articolozzo dedicato al Minimetrò che accoglie anche fido.
Si tratterà di un comunicato stampa, diffuso a tutto le testate giornalistiche, quindi pubblicato su tutti i giornali. Neanche per sogno, solo il Corriere ha dato la notizia. Trattasi piuttosto di copia e incolla. Pardon, guarda, scrivi e pubblica. Il tutto comodamente seduti davanti al proprio pc, senza neanche muovere il culetto. Professionisti..?

martedì 4 marzo 2008

TIPI DA SPIAGGIA A CORTONA

CORTONA - Spunta il sole e i turisti a stelle e strisce sfoderano l'american style che è in loro, ovunque si trovino. Così, una settimana fa, quando ancora noi freddolosi italiani andavamo in giro con piumini, capottini, pellicciotti, giacconi e trench imbottiti, in piazza Signorelli a Cortona qualcuno sfoggiava già infradito, pantaloni corti e t-shirt a maniche corte. Poi, per riparasi dall'improvvisa calura del sole pre-marzolino, l'american boy ha pensato di calzare in testa un cappelluccio. Pure il piccione (vedi foto) ha avuto da ridire di questa mise davvero out of season.
E allora come non ricordare che l'italiano è inimitabile in tutto il resto d'Europa?

Durante un soggiorno studio estivo a Chester, le leader ci ammonivano "non fatevi riconoscere che siete italiani, altrimenti il venerdi - giorno di stipendi e di sbronza- vi danno la caccia e se vi beccano vi riempiono di botte". Quindi tutti zitti, on friday, per le strade di questa cittadina very english, così che nessuno potesse dubitare della nostra autentica nazionalità british. Peccato, però, che le inglesine andavano in giro con dei toppettini velati, e noi italianissime veraci, alle porte di agosto, ci coprivamo con il barbour sfoderato . Italians? Wear it better, at all.