mercoledì 27 giugno 2007

FINE SETTIMANA ALLE PORTE?


..dategli un tocco di rosso.. cremisi o bordeaux.
Con una punta di viola la sensualità si tinge di misticismo,
giusto quel pizzico che serve per non essere volgari.
Se poi ci abbinate un paio di sandali con platform in corda o rafia e riporti
nella stessa tinta, la serata si fa interessante..
(Abiti Diesel, in alto in seta, in basso viscosa)

Se avete in programma un aperitivo tra amici dal probabile risvolto danzereccio in un localino on the seaside allora potete optare per un sandalo alla schiava argentato, con laccetti alla caviglia.Oppure per le più tragressive - ma dall'anima segreta bon ton - si può azzardare un richiamo leggero all'animalier, ma solo con il rosso acceso, non con il kimono bordeaux. Un capo in seta che vi scivola felice sul corpo, citandone le forme, non chiede accessori vistosi ed eccessivi: rischiereste l'effetto "massaia-appena-uscita di casa -per andare a fare spesa -con la prima cosa che capita".. Puntate sul sobrio, ma d'effetto, un bracciale luminoso, o una cascata di sottili fili d'argento che vi accarezzano il braccio con un delizioso tintinnio. E per le calzature non andate sulla zeppa, ma rigorosamente sul sandalo, ottimo se sopra i 10 cm.

martedì 26 giugno 2007

AGELLO DAL CUORE FASHION.. FA CAPOLINO AD AltaModaAltaRoma.





Avreste mai pensato che in cima ad un collina verde, molto simile alla testa di Branduardi, si nascondesse un atelier dal design innovativo? Palù, il marchio emergente siglato dalla trentenne Valentina Rosati è il cuore segreto di Agello, e in questa caratteristica frazione magionese la stilista crea i suoi abiti, tra il verde degli alberi, l'azzurro del lago e i toni caldi che accompagnano la collina verso la valle. Non lasciatevi confondere, però. Valentina non vuole esportare l'atmosfera lacustre dove conta la moda, Roma e Milano tanto per gradire. Il suo stile è una crema dal gusto sapido e dolciastro insieme, dove si scopre una punta di senape mischiata a dell'ottimo miele di castagno, un amalgama densa e pastosa di colori saturi in un taglio di tessuti che è invece leggero e svolazzante, che ti scivola via dalle mani dopo averti rapito con lo sguardo.
Palù è una delle griffe che sfilerà il prossimo 12 luglio sul palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma per la manifestazione "AltaModaAltaRoma", la kermesse capitolina dedicata all'Alta Moda e alle nuove proposte giovani.
Per Valentina è il secondo anno consecutivo, ma le sue creazioni di moda vantano anche altre esperienze in passerella, sempre nella capitale e tutte nel giro di due anni. La prima a luglio 2006, ad AltaModaAltaRoma, poi a RomaFashion nel dicembre dello stesso anno e l'ultima a Piazza di Spagna lo scorso 11 giugno per la serata di gala del "Premio Margutta".
Il curriculum ,poi, parla da sè, tra riconscimenti, una gavetta da Mario Sciarra e un'interessante esperienza come insegnante all'Accademia di Belle arti di Perugia, che l'ha vista prima studente e poi docente saltuaria. Tuttoggi al suo seguito troviamo giovani "rampolli" dell'Accademia, che non mancano mai gli appuntamenti con la moda nella capitale, sotto l'egida di Valentina. "Le sfilate - annota lei - sono un'ottima esperienza sul campo per gli studenti". E lei lo sa bene, perchè senza rendersene conto si è ritrovata nel backstage a curare le modelle prima della loro uscita con abiti Palù. Qual è lo stile Palù in definitiva? "La riconoscibilità del capo - risponde la stilista -, riuscire a tirar fuori certe qualità che la persona ha dentro attraverso ciò che la veste. Non solo nel taglio ma anche con l'abbinamento appropriato tra la qualità di un tessuto e un certo tipo di colore. Il mio è un mix tra Oriente e Occidente, attraverso l'interculturalità che caratterizza i tempi moderni". Non parlatele di sartoria, però, perchè mette le mani avanti. "Il mio è un mix tra Oriente e Occidente, che trae spunto dall'attuale conflitto aperto tra queste civiltà: a queste si aggiunge una lettura artistica che trova le sue radici nell'Italia rinascimentale". E dalle pagine della storia del '500 prendono volume maniche a sbuffo e pantaloni a tre quarti su stoffe leggere o broccati pesanti rivisitati in forme fluttuanti.
E ancora cappotti dal taglio severo sviluppati in una prospettiva nuova e disarmante, tinta di ocra e da un gioco di aperture discrete sulle maniche. Oppure plissettature che creano giochi di luce e di volume su spazi ordinari del capo, dal quale sembrano uscire inaspettatamente con la forza dell'ispirazione. Un pò come Michelangelo e la materia, dagli abiti di Valentina emerge lo spirito creativo che si nasconde dietro ogni singola fibra di tessuto..

domenica 24 giugno 2007

FASSA BORTOLO, NOTE DIVERSE TRA GLI SPARTITI DELL'UNIONE.

MAGIONE - Fassa Bortolo si, Fassa Bortolo no. L'insediamento nel territorio di Magione di uno stabilimento produttivo della famosa azienda trevigiana, leader nella produzione di intonaci, fa accapponare la pelle ai residenti. E rischia di provocare una crisi di schizofrenia nel centro sinistra. Sul caso si è discusso in molte salse e ora che ha oltrepassato il confine di Corciano per parlare magionese, le note politiche suonano in dolby surround.

Quello che stona, però, è la posizione della triade Sdi, Prc e Verdi. I tre partiti recentemente hanno dato segnali semi ufficiali di volersi collocare in un binario condiviso e compatto dell'Unione. Poi, però, le rispettive sinfonie sulla Fassa Bortolo suonano le note di spartiti diversi.

Il capogruppo regionale di Rifondazione Comunista (Sinistra Europea), StefanoVinti, richiama severo la salvaguardia dell'ambiente e la salute dei cittadini, quali "obiettivi prioritari in una valutazione politica seria per un inevstimento industriale di qualità, sulle prospettive e sul rapporto con il territorio". Perchè secondo Vinti, si sta solo spostando il probelma da un Comune all'altro.

I Socialisti Democratici. Diplomatici e possibilisti: sull'ipotesi di Fassa Bortolo non si deve buttare al vento il sito di Monticchiello, nel quale insiste una cava che potrebbe risultare congeniale all'attività dell'insediamento. Un fattore determinante che permetterebbe di coniugare lo sviluppo di questa area - e una marcia in più sul fronte industriale, penalizzato e arretrato negli aultimi anni in Umbria - un basso impatto ambientale, e una risposta efficace in termini di vivibilità urbana.

Neanche a dirlo, ventilare un'ipotesi del genere fa ridere il Sole che ride. Scusate il calembour(lone). La risposta dei verdi è piuttosto grave: "Vorrà dire che respireremo la Fassa Bortolo".

I Ds? Sul sito guide.dada.net/documentazione_ scolsatica_on_line_/lingue/ è possibile iscriversi ad un ottimo corso on line di dialetto trevigiano. Utilissimo di questi tempi.

domenica 17 giugno 2007

SABBA INTORNO AL LAGO. "SAN GIOVANNI NON VUOLE INGANNI".

CASTIGLIONE DEL LAGO - Avete pensato a quale desiderio esprimere nella notte tra il 23 e il 24 giugno? Quella di San Giovanni è una notte magica, e nella tradizione esoterica è riconosciuta come uno uno dei sabba minori. L'importanza di questa data è collegata al solstizio d'estate (21 giugno), ma anche alla data di nascista del Battista, che da quattro conticini veloci si colloca 6 mesi esatti prima di quella di Gesù Cristo. In questa notte confluiscono perfettamente e in una sinergia - direi - politicamente corretta le credenze popolari, la magia bianca, il valore religioso e secoli di storia che vedono la Chiesa sostituirsi al paganesimo.

Non a caso in questa lunga e suggestiva notte la tradizione vuole che si accenda un fuoco benaugurale, intorno al quale bisogna saltare pensando ad un desiderio o a quelle situazioni che vorremmo fossero diverse. Un lavoro, o un'occupazione migliore, un fidanzato come si deve, o quello che si ha attualmente ma un pò meno farfallone o geloso..o magari riuscire ad essere sereni e in ottima salute il più a lungo possibile.
Qualche dritta utile? Alla vigilia del 24 cogliete un ramoscello di felce e abbiate cura di tenerlo in casa per tutta la giornata fino all'indomani, è un ottimo amuleto per ottenere maggiori guadagni. Ma non fatelo sapere in giro, potreste vedervi arrivare il Fisco a casa nei prossimi mesi.
Se a non farvi dormire è una petulante sfiga, che sembra essersi affezionata senza condizionamenti, allora dovete assolutamente mangiare le famose "lumache di San Giovanni", con tutte le corna. Aiutano a tenere lontane le avversità. Anche il rischio di vedersele spuntare, le corna.
Attenti però a non dimenticare un ramoscello di iperico (vedi foto) all'occhiello della giacca, nella magica notte che vi attende. Serve a tenere lontane le streghe. E di quelle, fidatevi, ce ne sono molte più di quanto potreste pensare. E soprattutto ben vestite e truccate (eppure da qualche parte nascondo un neo peloso, non lasciatevi ingannare dall'avvenenza).
Se poi siete irremediabilmente troppo ragionevoli per pensare che tutto questo abbia una sua utilità e fondatezza, beh allora accontentavi di un simpatico "focone" nel lungolago castiglionese, con degustazione di crocchette di carassio e buon vino, concertino rocche, lettura di poesie e mercatino equosolidale. A partire dalle 9, aperitivo nei locali lungo la spiaggia e poi fiesta fino all'alba.
Però poi non dite che non ve l'avevo detto..