lunedì 29 giugno 2009

Quando il lupo perde il pelo ma non la porchetta

Magione
Anche oggi sul raccordo Perugia Bettolle pausa pranzo col “purchettu”. Giovedi scorso sull’area di sosta prima dell’uscita di Torricella campeggiava, ben visibile dagli automobilisti che correvano lungo il rettilineo, il chiosco d’un ambulante con tanto di cartelli “Patatine- Panini e Porchetta”. Contrariamente alle aspettative applicava prezzi modici: 80 centesimi per una bottiglietta d’acqua. Anche meno di certi bar.
Incuriosita dalla novità mi sono fermata con una borsa piena di perché (e non solo).
L’ambulante mi ha confessato di essere “abusivo”, in risposta alla meraviglia tanta che ho mostrato nel vedere – per la prima volta – un chiosco sul raccordo. Poi si è corretto. “Cioè abusivi, siamo stati dai vigili e ci hanno detto che per legge possiamo sostare due ore per strada. Da mezzogiorno siamo qui”. A parte il fatto che le due ore erano passate (l’orologio segnava le 14,50), mi ha spiegato che vorrebbero avere dal Comune l’autorizzazione per poter utilizzare il lembo di erba a fianco della piazzola di sosta. A loro spese sarebbero anche disposti a metterlo a posto. Anche: l’utilizzo di aree demaniali e pubbliche prevede comunque che la pulizia e manutenzione ordinaria sia a carico del concessionario. Ma questo è un altro discorso.
A voler essere pedissequi e pure un po’ rompicoglioni, il furgone ambulante in quell’area di sosta non poteva starci. Lo dice un cartello di divieto che vale per gli automobilisti e quindi anche per altre tipologie di utenti – non ammessi! – della cosiddetta “superstrada”.
Appagate in parte le mie domande ho preso la mia bottiglietta e ho lasciato il povero cristo alla sua porchetta. Magari riusciva a portare a casa qual cosina in più del solito. Per una volta “yes we can” ho pensato.
All’indomani la mia curiosità forse un po’ pettegola mi ha spinto a fare due domandine, tanto alla Polizia Stradale, che ha competenza sul raccordo in merito a controlli e sicurezza, che alla Polizia Municipale di Magione. Entrambi i responsabili mi hanno confermato che questo genere di attività non è permessa sul raccordo, e dal Comando della Muncipale hanno anche precisato che loro non rilasciano alcun tipo di autorizzazione in merito, e che la legge, comunque, prevede di sostare un’ora sulle strade principali e secondari. Certamente non sulla quattro corsie.
Va bene, il porchettaro c’ha provato. Poverino, coi tempi che corrono il primo a dover mangiare è lui, mica solo i suoi clienti. Venerdi in prima serata infatti era davanti al mercatone col solito trancio di mezza porchetta.
Oggi però è tornato sulla solita piazzola prima di Torricella, a vendere panini con lu purchettu, bibite e patatine. Ma sì, viva gli italiani che fanno sempre come gli pare!

martedì 23 giugno 2009

Canile di Vernazzano: to be continued??

Dal Giornale dell'Umbria di domenica 21 giugno
IL CANILE PROSSIMO ALLA CHIUSURA MA IN GERMANIA CONTINUA LA RACCOLTA FONDI?

TUORO – Continua in Germania la raccolta fondi per il canile di Vernazzano, nonostante le disposizioni istituzionali ne prevedano la chiusura. Il nuovo appello, dopo quello - sospeso- per costruire un depuratore, è stato lanciato tramite la rivista dell’associazione Allgemeiner Tierhilfsdienst (che cura le adozioni in terra teutonica) “per poter continuare ad aiutare i cani italiani”, consultabile all’indirizzo mobile-tierrettung.eu. “Tuoro in cifre”: l’associazione tedesca spiega che per mantenere il canile spende al mese “1300 euro per una persona a tempo pieno e 530 euro per una part time (incluse le tasse), 700 euro per spese veterinarie e mille euro per mangime”, in tutto 3500 euro mensili. La cosa singolare è che già dal marzo scorso il ricovero di Vernazzano, ex canile comprensoriale (dalla metà del 2007 i cani della Asl2 vengono portati a Todi), doveva avere non più di 20 cani in previsione della chiusura. Il perché si legge in una relazione dei Nas del novembre scorso che chiama in causa i requisiti igienici della struttura e motivi di ordine pubblico. Nel recente sopralluogo però le bestiole presenti erano ancora un centinaio. Non a caso nell’ultima rivista pubblicata l’associazione tedesca ha illustrato nel dettaglio “la grande pulizia di primavera” effettuata nel rifugio di Tuoro a fine marzo. Si legge che “sono state praticate cure veterinarie all’aperto da parte del medico dell’associazione Thomas Tamm e di sua moglie Susanne”; in verità si spiega che “come veterinario tedesco non può farlo in Italia” ma poi l’associazione conferma di aver “potuto trattare i cani contro parassiti, assicurare il cibo, castrare molti maschi”. Calcolatrice alla mano, i cani adottati in Germania sono stati una sessantina: erano 160 a fine marzo, ora sono 100. L’associazione racconta però di qualche “subbuglio” durante il carico dei cani, evidenziando il persistere di sospetti sulla destinazione delle bestiole. “Una volta era troppo piccolo il trasportino, poi non andava bene il numero del chip, poi c’era qualcosa di sbagliato sull’elenco, ma dopo quasi tre ore (finiva il suo turno), all’improvviso andava bene tutto e siamo potuti partire”.

"Annibale al Trasimeno" fa il "bis" il 21 giugno 2009

Tuoro sul Trasimeno


Il 21 giugno Annibale ha vinto due volte sulle rive del lago. Domenica sera circa duecentocinquanta persone hanno affollato il Teatro dell’Accademia per la presentazione del documentario in 3d “Annibale al Trasimeno”, con molte presenze anche di “addetti ai lavori” provenienti da comuni limitrofi, anche fuori regione. Dopo l’applaudita anteprima nazionale a Rimini, all’interno del cartellone eventi in programma per il prestigioso “Festival del Mondo Antico”, il film documentario di Luca Palma e Ernesto Vigneri è approdato a Tuoro, dove verrà anche prodotto in dvd a supporto del “Centro di documentazione sugli studi annibalici” di prossima inaugurazione a Tuoro presso il Palazzo del Capra (è prevista forse entro settembre).
Il prodotto. È il primo esempio di documentario in 3d realizzato con la consulenza storico -scientifica accademica del professore Giovanni Brizzi (Ordinario di Storia romana presso l’Università degli Studi di Bologna) presente in sala domenica insieme agli altri autori, il dott. Ermanno Gambini dell’Università di Perugia, ispiratore del documentario e coordinatore del progetto Annibale, e Antonio Barone, arrivato direttamente dalla Sicilia, Presidente della Rotta dei Fenici, l’itinerario turistico culturale contenitore del progetto del percorso annibalico.
In quaranticinque minuti vengono raccontati gli episodi della seconda Guerra Punica, la vita di Annibale e la Battaglia del Trasimeno, l’imboscata che nel 217 a.C. le truppe del condottiero cartaginese realizzarono sulle sponde del lago Trasimeno ai danni dell’esercito romano guidato dal Console Flaminio. Una ricostruzione storica di alto valore tecnico e scientifico dove lo spettatore viene proiettato sul campo di battaglia attraverso la ricostruzione effettuata con le tecniche di character animation.



Il cartaginese in un mare di frames. A fimare la regia sono stati Luca Palma e Ernesto Vigneri dello studio perugino Poliovale, la sceneggiatura è stata curata da Antonella Valoroso. Le azioni compiute dai soldati dei due eserciti (quello romano e quello cartaginese) sono state realizzate come una partitura d'orchestra utilizzando e modellando azioni animate in 3d, prima facendo agire uno strumento per volta, nel nostro caso un attore per volta, e poi assemblando i movimenti (camminate, corse, duelli etc.) in un'unica composizione. Il percorso narrativo del documentario è molto interessante: alterna momenti di azione cn il character animation alle spiegazioni del Prof. Brizzi. Le tavole illustrate sono infine di Donato Spedaliere, punto di partenza per la modellazione in 3d degli ambienti e dei personaggi realizzata da Ernesto Vigneri e Luca Palma, risultate fondamentali anche per la definizione delle trame dei tessuti, del pigmento, delle armi dei soldati.

Applausi d’obbligo, a questo punto sorge spontanea la domanda – direbbe il buon Lubrano:

ma perché quel 21 giugno del 217 a.C. il console Flaminio decise di avventurarsi per il Malpasso senza aspettare i rinforzi dal versante orientale?