venerdì 28 settembre 2007

LO SPORCO MONDO DEL GIORNALISMO

PERUGIA - Siete mai state almeno una volta nello spazio dall'aria altera di "Sir Charles"? Sicuramente non vi capiterà mai più, perché lo storico e snobbissimo negozio a due passi da Corso Vannucci ha chiuso da un paio di anni, per ospitare al suo posto un affaretto qualunque di questi esercizi commerciali da "plebaglia".

Roba da ricchi: appena dieci anni fa per una sciarpa grigia in cachemire ti chiedevano col sorriso misericordioso 250 mila lire. E per fortuna non era a quadri. Oggi col made in china trovi una originale Rocco Barocco sulla quarantina di euro e qualcosina meno.
Ebbene, solo lo spirito sacrilego dei giornalisti poteva ridurre una camicia griffata da Sir Charles in cotanta lordura. E pensare che dai teleschermi tutto sembra così bello e pulito. Ma del resto si sa, i giornalisti preferiscono lavare i panni sporchi degli altri, piuttosto che tirare fuori i propri dall'armadio. Sporcaccioni!
..dieci comuni per me posson bastare..dal primo ottobre su queste reti.
I sette dell'Apolicasse? Roba superata. Ora sono nove più uno. Dieci Comuni. Ma in fondo nove perché uno lo conosco come se fosse casa mia.

Nove come la perfezione, come il mese di settembre, sotto il segno del perfezionismo.
Nove come le ore di lavoro, come il giorno del mio compleanno, come il giorno in cui ho preso la patente dieci anni fa. Nove moltiplicato per le centinaia di chilometri che dovrò fare con la telecamera in mano e il microfono nell'altra.
Ma anche nove come una gravidanza, alla termine della quale ti aspetti che la vita cambi, che il tuo tempo si fermi ad alimentare altra vita e a ricordarti che siamo fatti di amore e di emozioni, e non solo di lavoro.
Questa volta però, non mi sono comprata niente, mi metterò i soliti stivali dorati consumati, mi porterò in macchina quelli verdi per le imprese on the road, e forse non mi metterò nemmeno il fondotinta, né il gel arricciaspiccia sui capelli corti. I cosmetici li lascerò per la sera, per il tati e la tata, per il cinema e le cene, per la tv e per la vita vera.

mercoledì 26 settembre 2007

DA GIANFRANCO FINI IN NERO COOP.

Quando il trasformismo giornalistico paga.
PASSIGNANO - Per intervistare Piero Fassino alla Festa dell'Unità ho preferito una camicetta ampia sulle spalle e di seta rosa di Fornarina, con disegni orientali da Geisha e pantaloni bianco alla Dc. Per chiedere a Rosy Bindi come sarebbe stato un piddì al femminile ero in blu navy (forzatamente perché colta alla sprovvista durante un barboso consiglio comunale) ma per l'appuntamento della sera avevo pensato di aggiungere una giacchetta a quadri marrone, striminzita, sgualcita e volutamente sbiadita di Compagnia Italiana. Sarebbe stato un pò il mio ideale di famiglia italiana.
Gianfranco Fini non se l'è lasciato mettere il microfono sotto il bavero dalla sottoscritta, ma per l'impresa mi ero premunita. Giacca nera di Armani, taglio minimalista e un pò maschile, come l'homo tricolore, maglia a strisce "vedo bianco o vedo nero", mutanda forzista cioé azzurra e borsa craxiana della linea povera di "Coccinelle". Cosa c'entra Bettino Craxi? Il ristorante dove Fini ha incontrato i giornalisti (quelli bravi e veri s'intende), il "Quattro camini", è a due passi da piazzetta "Bettino Craxi", l'unica finora al Trasimeno e in tutta l'Umbria.

La penna, però l'ammetto era della Coop.
Una penna rossa e argento, dalla forma tonda e dalla punta morbida. Perché essere obiettivi, in fondo, non è difficile. E' una questione di colore e non di fede.

Politici nostrani prenotatevi.. il 5 ottobre arriva la Madonna di Lourdes

Fedeli di partito, convertitevi.
CASTIGLIONE DEL LAGO - La campagna elettorale al lago non è ancora cominciata, almeno ufficiosamente. Questo avverbio è il preludio all'ufficialmente (quello riferito alla competezione elettorale mediatica e mediata da sua maestà par condicio). Ma tant'è che nei comuni del Trasimeno - chi più dove meno - ogni candidato ha cominciato a marciare per mttersi in mostra in vista del 2009. A Passignano le amministrative saranno nel 2008 e questa mattina da un politico locale ho avuto conferma che siamo già in piena campagna da un pezzo. "Quindi citami pure, anzi.."- mi è stato detto. "Non c'ho mica colpa io se qualcuno ha lavorato tanto e qualcuno non ha fatto niente". Del resto, siamo tutti impiegati nell'amministrazione pubblica.

Ebbene, cari politici "de noantre", sabato 5 ottobre e domenica 6 il gruppo Unitalsi di Castiglione del Lago (Unione Nazionale Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) ha organizzato due giornate di preghiera e liturgia penitenziale in occasione dell'arrivo della statua della Madonna di Lourdes a Colonnetta di Sanfatucchio. Chissà mai che la visione della Sacra Vergine possa guarirvi dal vostro egoismo peccaminoso, da quell'egocentrismo maniacale che vi fa esultare con braccia tese o chiuse da un pugno al cospetto di un dirigente di partito, che vi trasforma in minotauri nei teatrini consiliari e che vi fa infine aggrottare le soppracciglia in espressioni di disprezzo verso coloro che tagliano, sminuzzano e ricompongono i vostri capolavori scriverecci per pubblicare fesserie.
Programma:
Sabato: ore 17, 30 accoglienza della Vergine di Lourdes e processione verso la chiesa parrocchiale di Sanfatucchio insieme ai seminaristi del vice rettore del seminario regionale di Assisi. ore 18 liturgia penitenziale e preghiera mariana. ore 21 Mons. Nazzareno Marconi, biblista, celebrerà la santa messa con processione e fiaccolata. Alle 23 inizierà una veglia di preghiera che durerà tutta la notte.
Domenica:ore 8 preghiera delle lodi - ore 11 funzioni celebrate da Mons Gualtiero Sigismondi vicario generale della Diocesi di Perugia Città della Pieve - ore 13 pranzo per malati ed anziani - ore 15 i bambini salutano la Madonna che proseguirà il suo pellegrinaggio verso Città della Pieve






lunedì 24 settembre 2007

MAGIONE – "Seduto in quel caffè io non pensavo a te ..Guardavo il mondo che girava intorno a me ..Poi d'improvviso lei sorrise e ancora prima di capire mi trovai sottobraccio a lei stretto come se non ci fosse che lei. .Vedevo solo lei e non pensavo a te" - Questo era il 29 settembre di 40 anni fa.. e sarà ancora il 29 settembre 2007.
All’ex cinema Carpine ci saranno anche i familiari di Lucio Battisti e alcuni amministratori comunali di Poggio Bustone, il paese che ha dato i natali al cantautore laziale, per festeggiare i “primi” 40 anni del “29 settembre”. Non una data ma una delle canzoni più gettonate a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 e che rappresenta il preludio musicale alla consacrazione di Battisti come cantautore. Il brano, cantato dal gruppo Equipe ’84, ma scritto da Battisti e Mogol, riscosse nel pubblico e nella critica un successo clamoroso sin da suo debutto. Si presentò nel panorama musicale italiano degli anni ’60 con una veste assolutamente originale: il testo, in prima persona e dai tempi narrativi inconsueti, era accompagnato in sottofondo dalla voce di uno speaker del radiogiornale e proponeva sonorità prese in prestito e rielaborate dalla beat generation della Londra di allora. Era il 1967, e il ritornello della canzone ripeteva che “oggi 29 settembre, seduto in quel caffé io non pensavo a te”. Dopo la performance dell’Equipe ’84 anche Lucio la cantò, la sua vocalità stirata fino a sfiorare la disperazione è rimasta nel cuore di molti, soprattutto in quello dei fan di Magione che vogliono ricordare l’importante anniversario con una serata dedicata. L’appuntamento è per sabato prossimo presso la sede dell’associazione Arci di Magione (ex cinema Carpine), con un concerto live e improvvisazioni musicali di alcuni ospiti in omaggio alla memoria di Battisti e di una canzone che ha fatto la storia della musica italiana.

giovedì 20 settembre 2007

..i Ds del Trasimeno non sono superstiziosi

Voci di gossip dal lido.
MOIANO - Liste che vanno e liste che vengono alla federazione Ds del Trasimeno in vista del 14 ottobre. I Democratici di Sinistra del comprensorio lacustre non sono affatto superstiziosi, e del popolar pensiero prendono solo le verità comprovate non certo i proverbi: martedi scorso e venerdi verranno redatte le liste ufficiali per le primarie del Pd di ottobre. In barba al vecchio detto "di Venere e di Marte non ci si sposa, non si parte né si avvia l'arte".
Sede delle riunioni la storica e ferrea sede di Moiano (quella che la leggende metropolitane descrivono come il miglior ufficio di collocamento del territorio). Le voci di corridoio sono tante ma ancora troppo ufficiose per essere attendibili. Una tra le tante, sembra che qualche timoniere panicalese abbia camuffato la propria barca 40 cavalli in bagnarola. La più gustosa? Seppure datata rimane quella del Fiorello nostrano. L'ex sindaco di Castiglione del Lago qualche tempo fa aveva fato sapere che lui il 14 ottobre neanche sarebbe andato a votare. Gli mancava.. un seggio..

"Figlio mio, questa una volta era tutta campagna elettorale" da Altan

UN POCO DI ZUCCHERO MA LA PILLOLA NON VA GIU'

MAGIONE – Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, cantava allegramente Mary Poppins ai ragazzi. Ma la pillola in certi casi non basta più per far passare il dolore, se si parla del “male di vivere”. L’espressività della malattia mentale e la sua sintomatologia negli ultimi venti anni sono mutate in certi aspetti della loro riconoscibilità sociale: se una volta il “matto” aveva caratteristiche ben precise, dall’abbigliamento bizzarro e mal messo a certi comportamenti sociali apparentemente aggressivi, oggi è molto più difficile scovare il germe del disagio mentale se per esso intendiamo le forme di depressione e di frustrazione psichica. Ci sono giovanissimi che iniziano a fare uso di alcolici (un uso regolare) e di sostanze stupefacenti già prima di varcare la soglia della scuola superiore. E a volte gli stessi insegnanti faticano nel distinguere la poca attitudine allo studio da forme di disagio che si manifestano attraverso il fallimento scolastico. Questo rappresenta per il ragazzo una sorta di “somatizzazione” della malattia di vivere, di quel tarlo nella testa che fa tanto male nel profondo dell’anima. In riva al lago la situazione non è migliore che altrove. Anzi. Ci ha pensato bene a darne qualche breve pennellata l’associaizone “Vivere Insiem” di Franco Belardinelli, da anni impegnata nel migliorare la vita di chi soffre varie forme di disabilità potenziando la rete di assistenza al malato e alle loro famiglie. Ad oggi l’unica struttura sanitaria che fornisce servizio di assistenza è il Centro di Salute Mentale di Magione, con due medici e sei infermieri, per un bacino di utenza di circa 60 mila anime, delle quali oltre mille ogni anno transitano dal Centro. L’ottimismo però non manca a chi vive e lotta da anni per rendere migliore la vita di persone con disabilità fisico-motorie e con disagio mentale, e Vivere Insieme lancia l’appello alle istituzioni e alla società civile, o meglio al senso civico di chi vive in questa società. “Le persone che soffrono di disagio mentale – spiega Adriana, coordinatrice dell’associazione e dalla lunga esperienza in centri di salute mentale anche all’estero – dimostrano di avere una propria genialità, che spesso però rimane inespressa a causa di metodi inadeguati”. O semplicemente perché la carenza di strutture idonee e di personale competente porta le famiglie a intraprendere la strada più “semplice”, quella farmacologica. La richiesta di “Vivere Insieme” è dunque quella di realizzare almeno un centro diurno di assistenza in una posizione del comprensorio funzionale al Centro di Magione, e di portare l’organico di questo servizio alle venti unità, proporzionali al fabbisogno. Parallelamente il responsabile del Centro Salute mentale, Giancarlo Salierno, ha parlato di una “residenzialità alternativa”, una formula di sostegno che ha debuttato nel Trentino e che permette di alleggerire la spesa sanitaria garantendo ottimi risultati a livello assistenziale. Se infatti si pensa che una residenza sanitaria assistita di medie dimensioni comporta una spesa annuale di circa 300 mila euro, forme di convivenza gestite dagli enti locali possono contribuire a snellire questo costo con programmi di auto mutuo aiuto (ama) tra famiglie, pazienti e volontari, finalizzati al reinserimento dell’individuo nella società. I comuni lacustri hanno dato la propria disponibilità a dare un locale in affitto a costo sociale per gestire le attività creative e psicomotorie che coinvolgono i soggetti disagiati. Di salute mentale se ne parlerà anche venerdi in via Angeloni, presso la sede dell’assessorato regionale alla Sanità: Maurizio Rosi incontrerà i rappresentanti di “Vivere Insieme” per parlare e “misurare “ le possibilità di intervento casse regionali.
Nella speranza che non sia solo "uno zuccherino" per mandare giù l'ennesima pillola..

Incontri del terzo tipo a Umbria Tv

Umbertide - Il nostro caro Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia è stato intervistato da un giornalista improvvistato dell'entourage di Roberto Verducci, il patron di trasmissioni come "Giovani e Sport" e "Giro l'Umbria". In occasione di una festa ad Umbertide, il carrozzone della produzione Verducci si è casualmente imbattuto nel principe di Savoia. E si presume casualmente, perché in caso contrario sembrerebbe celare quasi un'intenzione di lesa maestà nei confronti del nipote dell'ultimo re d'Italia (Umberto II). Il soggetto che si è calato nei panni di "intervistatore per un giorno" si è avvicinato al bell'Emanuele Filiberto con aria scanzonata e burlona e al personaggio di casa reale ha chiesto "Mbè, com'è? Te piace Mbertide?". Tanto di cappello al nostro Emanuele Filiberto: non si è lasciato intimorire dalla veracità nostrana e ha risposto senza indugio. In fondo lo ha sempre detto che non si sente un monarchico..

mercoledì 19 settembre 2007

Cercavo Dio e l'ho trovato alla Benetton

Dalla Madunina al Poverello di Assisi, non è mai troppo tardi per convertirsi.

Milano - Aprirà i battenti il prossimo 24 settembre la mostra del fotografo David La Chapelle a Palazzo Reale di Milano: un remake delle storie della Genesi di Michelangelo per una crociata spirituale contro il consumismo moderno. L'obiettivo di La Chapelle ha raccolto fino a qualche tempo fa le migliori "grazie" in giro per le capitali della moda, prese in prestito dalle passerelle per immortalarne la bellezza in pose artistiche e voluttuose. Poi, illuminato da qualche spiritello di matrice kantiana, il famoso fotografo ha pensato di voltare pagina al mondo satinato della moda (prima però pare che abbia finito di pagare il mutuo) e si è convertito a predicare l'anti consumismo. Negli scatti che troverete a Palazzo Reale ha scelto nudi "normali", "corpi vissuti, veri" ha detto La Chapelle, di persone che portano anche la taglia 44 e magari hanno pure visto la prima puntata dell'Isola dei Famosi condotta da Simona Ventura. L'ambientazione? La rivisitazione dello scenario apocalittico del Michelangelo nella Cappella Sistena: i soggetti vestiti solo di sé stessi si aggrovigliano tra sbigottimento, consapevolezza, timore, e timor di Dio, mentre all'orizzonte un'insegna di "Gucci" cade inesorabile sotto il peso della redenzione umana. "La gente - ha detto ancora il fotografo illuminato - cerca il corpo perfetto, e in realtà vuole incontrare Dio, ma non lo sa. Fare shopping è più semplice. Cercano qui la perfezione delle cose, che non esiste". (fonte: settimanale Corriere della Sera) Insomma, La Chapelle profetizza un cambio di rotta rivoluzionario, una presa di coscienza collettiva che sta lentamente conquistando i consumatori dell'era moderna per riportarli alla giusta dimensione dell'Uomo in cerca dell'essenza divina. E non di una borsa di Vuitton o di un foular di Hermes dal marocchino sotto casa.



















O forse, molti hanno capito che una bibbia costa meno dell'ultimo modello di Nike Schox e aiuta a dire le preghiere quando nella cassetta postale compare la bolletta della nettezza urbana.

mercoledì 12 settembre 2007

Per un pugno di stivali

PERUGIA - Sono apparsi tra le pagine dei principali periodici femminili, da Vanity Fair a Marie Claire, ma non faranno il loro exploit nelle vetrine di Perugia. O meglio, nell'unica papabile che avrebbe potuto accoglierli, in via dei Priori. Le uniche chance per vederli, calzarli e acquistarli saranno fuori regione, a Firenze, Siena e forse Arezzo.
Sono i "spregiudicatissimi" stivali della maison Rosso, alias Diesel, alti due dita sopra il ginocchio e dalla vestibilità ampia sulla gamba. Oltre al modello piuttosto aggressivo, nella migliore tradizione della casa vicentina, a rendere ancora più hot questo popò di calzature è il colore, un bel rosso fragoloso e succoso, dalla linea non scontata. Addirittura un pò retrò. Non è solo la pelle rouge a fare la differenza, ma il taglio morbido sul piede che si apre lentamente risalendo verso le ginocchia. Il dettaglio: la pelle lavorata a laser che disimpegna lo stivale e lo rende vagamente sportivo. Da very successful living.

martedì 11 settembre 2007

Castiglione del Lago: quando la politica diventa un volantino

Comune NonInforma? Ora basta. Quattro parole, due a testa in piena par condicio, per esprimere le posizioni delle due coalizioni a Palazzo Ducale.
La quarta puntata del pungente "giornalino" in formato di volantino, edito in proprio dal circolo castiglionese di Allenza Nazionale, ha fatto fibrillare i nervi al centro sinistra, che ha risposto -come si dice in romano - a pane e mortadella. Giustamente non potevano scegliere altro salume, ormai politicamente di parte. Il "Comune Noninforma" di An prende spunto dal quasi omonimo periodico dell'amministrazione comunale, che arriva nelle case dei cittadini ogni mese. Quello di An viene distribuito invece nei bar, in Biblioteca (se non opportunamente eliminato dalla bacheca), nelle tabaccherie, insomma ovunque possa accedere l'elettore che deve essere informato ( e prepararsi alle votazioni del 2008). Scritti con tono ironico e una punta di sano catastrofismo, al limite del confine con il sarcasmo effimero, i volantini propongono, a puntate, tematiche scottanti della vita amministrativa. L'ultimo è dedicato alla cooperativa sociale Lagodarte, che cura gran parte dei servizi socio-culturali di pertinenza o appartenenza del Comune: si sostiene che l'affidamento della gestione di tali servizi costa al Comune qualcosa come 195 mila euro, con tanto di spiccioli e virgole liquidati dal Comune per le singole iniziative e manifestazioni firmate dalla cooperativa e conttibuti straordinari che l'ente avrebbe erogato in favore di questo soggetto per coprire buchi di bilancio. "Un socio occulto della stessa cooperativa" chiosa il forzista Pierino Bernardini. La pennellata finale poi è un pensiero hegeliano sull'opporunità di tenere il cinema Caporali aperto, visti i costi che il Comune è chiamato a coprire per il suo mantenimento.
Ora basta. La maggioranza risponde con altrettanto stile, anzi ciclo-stilato. E ai dubbi del tricolore risponde con "un dubbio più che legittimo, visto che questo metodo torbido (il fare politica della minoranza, ndr) è stato usato nel corso degli anni per demolire sindaci onesti e capaci, e metterne altri in grave difficoltà per cause inesistenti". L'opposizione è stata tacciata di essere maldestra e qualunquista, disposta a fare figuracce pur di occupare la scena politica. E durante l'ultimo consiglio, proprio in tema di politica il sindaco, Valter Carloia, ha tirato le orecchie ai consiglieri della Casa delle Libertà accusandoli di terrorismo. Politico s'intende.
"Una destra così non esiste in nessuna altra parte dell'Umbria" è stato detto e scritto. 'Azz. Forse ne sa qualcosa il sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti, dal cui municipio non ci è dato di sapere l'ammontare delle spese per avvocati e consulenze, ma sappiamo che il centro destra si è firmato recentemente come "l'opposizione più querelata dell'Umbria".
I volantini costano meno.
Ma del resto se la tenzon politica avviene sulla carta, giornali, brochure, volantini o qualsiasi scritto che manent, in consiglio la bagarre sembra vertere essenzialmente sulla differenza formale tra interrogazione e comunicazione, in un accavallarsi di urla e interventi in dolby surround degni d'un bar di ultima categoria. (vedere nella foto la fronte corrucciata del presidente del consiglio Ivo Meacci)
Poi, come prevede il rito, la Cdl non partecipa ad alcuna votazione ed inizia il girotondo nella stanza attigua alla sala consiliare.
Neanche le luci hanno retto più, ieri sera. All'ennesima discussione tra maggioranza e minoranza sul niente, l'impianto d'illuminazione della sala consiliare è andato in corto circuito. Un chiaro segnale dall'alto, o un sabotaggio? Di fatto dall'assemblea era assente Guglielmo Casavecchia, ex capogruppo e candidato a sindaco della Cdl, silurato per Baiocchi. E' risaputo che il consigliere di An si sia più volte lamentato con il segretario Massinelli per non avere un microfono funzionante (censura, è chiaro..) nella propria postazione. O forse la censura, questa volta, è arrivata dalla provvidenza divina.

venerdì 7 settembre 2007

Tanti Atreiu contro Il nulla che ha divorato Monte Tezio.

MONTE TEZIO - Per combattere il Nulla servono scarponcini, una felpa resistente, un paio di guanti da lavoro e buona volontà.
Ne "La Storia Infinita" il Nulla era la definizione di uno stato che non esiste, un entità terza oltre l'essere e il non essere di Parmenide, il boh di un bambino senza fantasia. Ma finito il film, rimaneva un "nulla" qualunque, che si trasformava in un oggetto cinese da quattro soldi, in un messaggio di auguri senza sentimento, o ancora in un vivere la vita per l'inerzia di convenzioni sociali. Un pò come chi sta sempre con il pugno alzato o con il braccio teso, chi non cambia mai colore nel guardaroba.

Le vittime di un incendio, invece, sono tante e sono reali. Ma molte di queste ,non essendo dotate di terminazioni nervose, muoiono in silenzio, con il solo rumore aspro delle fiamme che le divorano. Sono gli arbusti, le piante, gli alberi, fino al più giovane germoglio che è spuntato per vivere un pò su questa terra. Poi ci sono gli animali, del cui terrore, nella fuga disperata , possiamo solo avere una vaga immaginazione, il ricordo di una sensazione simile che abbiamo provato in certe situazioni di minaccia più o meno reale. Il nulla dell'estate ha continuato il suo cammino perverso, divorando sterpaglie, campi, prati, fino ad arrivare al Monte Tezio il 23 luglio scorso.
Nonostante tutto nella nostra "Die unendliche Geschichte" (titolo originale de "La storia Infinita"), il nulla non ha vinto e sono pronti a combatterlo non uno ma centinaia di Atreiu. L'Associazione Culturale Monti del Tezio, in collaborazione con altre associazioni di volontariato, ha organizzato per domenica 9 settembre una giornata di ripulitura e bonifica di una parte dei versanti incendiati. L'appuntamento è fissato alle ore 8,30 presso il prato adiacente l’ingresso del parco di monte Tezio. "L’incendio che ha colpito monte Tezio nel mese di luglio -spiegano gli organizzatori - rappresenta una dolorosa ferita, non solo per il monte ma anche per tutti coloro che hanno a cuore la natura, il verde, l’ambiente.Tale offesa per rimarginarsi avrà bisogno di decenni e del lavoro dell’uomo che dovrà procedere appena possibile al rimboschimento e manutenzione dei versanti colpiti dal fuoco appiccato da mani criminali.Per non dimenticare e soprattutto stimolare gli enti preposti a ciò, l’Associazione Monti del Tezio ha deciso di non dar luogo alla tradizionale Mostra biennale dal titolo “Monte Tezio e dintorni: Memorie e Antichi Sapori” che avrebbe dovuto tenersi proprio nei giorni 7, 8 e 9 Settembre e contribuire invece con le proprie risorse umane e finanziarie all’opera di bonifica".
Per informazioni contattare Lino Gambari 075.605852 e 335.6726766 oppure
consultare il sito
http://www.montideltezioit/.

mercoledì 5 settembre 2007

LAVORO. DIFFIDARE DELLE IMITAZIONI

Come riuscire a capire nel bel mondo d'oggi la serietà d'una proposta di lavoro? Dalla lunghezza della vostra gonna? Dalla taglia del vostro decollete? Dal costo del vostro maquillage?
Ecco tre fattori determinanti per trovare il proprio posto nel mondo.

uno - questione di sedere .Un buon amico vi segnala a sua figlia, tale giornalista, la quale vi contatta perchè un noto quotidiano nazionale lancerà nel mercato una nuova rivista dal tono fresco e giovane. Chiede il vostro aiuto per avviare una collaborazione, sapendo che siete appassionata di fashion system: dovete trovare un argomento carino, vivace, accattivante. Nuovo come la vostra laurea, che ancora masticate in bocca al posto del pane. Trovato! Andiamo all'agriturismo di Ferragamo, in quel del Valdarno. Riuscite a mettervi in contatto con l'addetto stampa dall'accento della Firenze bene, pompate un pò il vostro titolo per essere maggiormente credibili e arriva il giorno fatidico. Partite alla volta del bellissimo Borgo "Il Borro" in marrone tenuta coloniale con top ampio e fresco fissato ai fianchi da una cintura Gucci originale, tacco alto ma sobrio e ottimo umore. Dopo un'ora di viaggio arrivate alla tenuta colossale, che la tipa "stampa" d'un biondo bon ton, vi fa visitare con molta prudenza e senza farvi mettere piede all'interno dell'aurea residenza dei Ferragamno al centro del podere. Chissà se le altre "vere" giornaliste ci sono mai entrate o hanno dovuto guardarla solo dal cd rom che vi è stato regalato?
Dopo una passeggiata nel giardino entrate nelle sale della reception, parlate per una quarantina di minuti con l'addetto stampa, sedute su sedie di paglia e circondate da mobili in legno ebano che emanano un profumo di biancheria pulita. "Arrivederci e grazie, le invierò una email per sapere quando uscirà il pezzo", esclamate sorridenti quasi da sembrar finte come quella bellezza austera e andate via. Breve sosta ad Arezzo, per un rifocillamento di vestiario in un negozietto vicino alla stazione. Comprate una canotta con strass, "isissima!!" - urla posseduto il commesso mentre vi fa il resto, e poi uscite per tornare a casa a scrivere il pezzone che cambierà la vostra vita. "Scusi signorina - vi ferma per strada un signore di mezza età, accompagnato da una ragazza che sembra sua figlia - dietro ha tutta la ciccina di fuori". Uno spacco nel vostro di dietro che parla da solo sulla vostra esperienza nel Valdarno e manda a quel paese la vostra cintura di Gucci originale. Alla fine scrivete il pezzo, incrociate le dita e mandate via l'email. Avete già comprato la rivista che doveva uscire a settembre? Dimenticavo, da due anni la state ancora aspettando in edicola, se mai qualcuno la veda.
Costo dell'esperienza: 30 euro per una canotta, 70 euro un paio di bermuda rotti nel culo comprati due settimane prima a Firenze, 30 euro per la benzina (perché in realtà siete state al Borro anche la domenica prima dell'incontro per rodaggio in occasione di una fiera di antiquariato ), 2,50 per un panino e un paio di moccoli che vi sono rimasti a soffocare nel cu..ore. Consiglio.La prossima volta se dovete andare a casa di Ferragamo non indossate una cintura Gucci. E non sedetevi su una sedia di paglia che vi tagli i pantaloni. Nuovi.

due -Lascia o raddoppia. Un conoscente vi presenta ad un editore romano, sai mai che nella Capitale sono più elastici e si fanno meno problemi se indossi un capo originale o meno. Parlate insieme un'ora e decide di portarvi con sé nella sede capitolina. Vi affida una guida sul vostro territorio, e vi mostra già il prototipo stampato di come sarà. Ne sarete il direttore (praticamente l'operaio di voi stessi). Dovrete contattare tutti gli Uffici Cultura dei comuni limitrofi al vostro, trovare cose simpatiche, il ristorante più carino, qualche notiziuola di storia e scrivere. Il prodotto deve essere accattivante. Si, pure questo. Partite alle sei di mattina in treno con uno dei due soci della casa editrice, che si trova proprio ad una manciata di minuti dalla Stazione Termini. "Bene, vedi: ci vuole un attimo arrivare qua dalla stazione" ti dice il tuo accompagnatore, mentre ti porta a fare colazione in una pasticceria lì vicino con un banco vetrina che ti fa cadere le brache da quanta robetta buona è esposta (ormai siete abituate a mostrare la ciccina del vostro culetto no?). Chissà quante volte dovrete farla questa strada?! Una volta arrivati alla sede, l'ambiente è piccolo e familiare, con annessa tipografia. Curano molte pubblicazioni, da riviste a libri, anche di persone del jet set romano "Poi ti farò entrare a qualche festa: servono a pubblicizzare l'autore sulle copertine e nei settimanali etc.." spiega il socio sorridente. E ti regala un thriller scritto dalla sorella di un'attrice italiana famosa. Sempre sorridente. Mi mettono alla postazione e arriva una sorpresa. Il lavoro che dovevo fare ha germogliato un altro lavoro. Le guide sono diventate due e devono andare in stampa entro una settimana, al massimo quindici giorni. Mi consegnano una decina di fogli con alcune indicazioni storiche e di eventi che devo riscrivere e completare le pagine dedicate alle restanti località. Praticamente una quindicina di comuni da sistemare e seguire. Naturalmente i primi compensi li vedrò se lavoro bene con questo prodotto. In soldoni, se riesco a trovare qualche sponsor, che apprezzi la guida e decida di darmi qualche soldino. Insomma, lo stesso tempo che impiega un ristorante per trovare un proprio equilibrio. Tre anni. Le promesse feste e la gloria iniziano vi procurano un'anoressia mentale. Costo dell'impresa: il titolo di viaggio andata e ritorno per Roma e un mese di notti insonni buttate via per niente. Consigli. La prossima volta valutate bene l'occasione, e chiedete esplicitamente che vi venga domandato se volete lasciare o raddoppiare.

tre - Senza fede di partito- Un politico amico di famiglia vuole conoscervi. Siete imbarazzate ma accettate. Vi vestite in modo decente, quasi ordinario e vi preparate psicologicamente ad andare in stanze sconosciute dove -si dice - sia il potere. Beh, se volere è potere, per la proprietà transitoria anche voi potete qualcosa. "Che bella ragazza", vi accoglie il politico affabile, poco dopo che avete dato il vostro curriculum all'assistente. Curriculum e documento. E cosa ci farà mai con il mio documento? Entrate nella stanza, vi accomodate e dopo qualche parola vi chiede "Sai l'inglese?" La domanda vi imbarazza, perché l'inglese lo sapete ma qualcosa vi dice che in realtà non volete saperlo. "No, insomma, poco". Ecco fatto. L'avete detto. E naturalmente la risposta del politico (che è anche un imprenditore) è che aveva bisogno in azienda di una figura che sapesse parlare benissimo l'inglese. Tuttal'più sapete sognare in inglese, se può fare comodo. E quando vi arrabbiate sapete anche dire qualche parolaccia in arabo.
Costo dell'impresa. Una camicetta di seta in fantasia orientale comprata a saldo per 60 euro che aspetta di essere abbinata ad un paio di ballerine della stessa tinta. Ma come diceva Celentano chi non sa l'inglese non balla. Più o meno.
quattro - ogni tornata è persa - Dopo un periodo di tirocinio presso la sua azienda, un amico vi richiama a lavorare con lui, sempre nel mondo dell'editoria, chiedendovi di interrompere il nuovo stage che state effettuando presso la concorrenza, promettendovi un posto di lavoro retribuito. Vi sale la gioia alle stelle, anche se vi è stato detto che per effettuare il lavoro dovete munirvi dell'attrezzatura necessaria. Nel frattempo arrivano le elezioni politiche e decidete di dare il vostro voto ad una parente del vostro benemerito amico. Iniziate quindi da subito, salutate tutti nel luogo dove stavate facendo lo stage, e dove avete imparato il know how necessario a compiere il vostro futuro lavoro, e vi buttate a capofitto con il sorriso del principiante e una buona dose di fortuna.
Dopo tre mesi di red bull, entusiasmo inesauribile e viaggi in auto non vedete ancora un soldo e cominciate ad accusare una notevole stanchezza fisica. Il vostro ragazzo vi consiglia di prendere una decisione per la vostra salute. Una mattina vi svegliate con forti giramenti di testa e capite che è il momento di abbandonare le occupazioni che vi procurano questi malanni. Chiedete di ricevere il compenso per i servizi svolti e continuate a "dare una mano" per senso di dovere pubblico, perché volete poter contribuire al buon nome dell'azienda. Gratis.
Passa un anno e il vostro amico vi richiama. Ha bisogno di voi e questa volta è disposto a pagare più di quello che prendete attualmente altrove, ma dovete dare la vostra disponibilità ad allargare il portafoglio di servizi offerti (cioè a guidare ancor più di prima). Vi farà sapere tra un paio di settimane. Vi sfiora il sospetto che possa cadere il governo e si debba votare di nuovo.
Costo dell'impresa - 800 euro per un macchinario, cifra non pervenuta per la benzina, 20 euro per materiale di supporto, 10 euro cancelleria varia, 200 euro il compenso. Consigli - alle prossime elezioni politiche restate a casa, anzi leggetevi un buon libro : "Come trovare lavoro in America" di Gremese Editore. E se oltreoceano vi chiedono "parlate italiano?" negate. Siempre.

..perché chi sogna solo i soldi non ha altro da sognare..

Settembre, voglia di..leggere memorie e pensieri lenti.

PERUGIA - La Libreria di via Oberdan, quella dove affondare un pomeriggio autunnale, dove ripararsi dal freddo mentre si scende ai piedi dell'acropoli, ha riaperto. "La stampa locale, fanno sapere sorridenti dalla tana dei bibliofili, ha dato molto risalto alla chiusura dei locali, temendo che si trattasse di una chiusura definitiva, ma è stata resa necessaria dalla volontà della Libreria di offrire ai propri clienti un servizio migliorato e competitivo alla luce dei futuri sviluppi del centro cittadino". Oggi ha finalmente riaperto le sue porte scorrevoli al popolo dei migranti letterari, sia a quelli che passano di autore in autore che di genere in genere. L'importante è ritornare a..lle "leggere memorie", passetemi il calembour del titolo.

La Libreria l'ho scoperta al terzo anno di università, quando non ero più una semplice studente che abitava a Perugia fino al venerdi, ma una "seria" lavoratrice iscritta al registro delle imprese. Dopo due anni in giro ad ambientarmi tra i negozi (quante ciofeche ho comprato lo sa solo il cielo) e a cercare quanto di più osceno potesse offrire il mercato dell'abbigliamento perugino (fin troppo facile), ho scovato questo angolo dolce dove lasciarsi andare ad un naufragio mistico. Nturalmente nell'unico giorno in cui potevo far visita all'ateneo, il lunedi. Quanti libri vi ho comprato in questi anni? Meno di cinque, dei quali quattro solo da laureanda e neolaureata. Tutti e quattro dispersi per casa in attesa di un miracoloso recupero di salvataggio.
Nell'aprile 2006 ho poi scoperto La Libreria Grande di Ponte San Giovanni in una piacevole serata finita a porte chiuse, perché la mia amica Chiara aveva sbagliato l'orario della presentazione del libro di "quel" noto autore di cui non ricordo il nome. Tant'è..in quella stessa serata ho cominciato a leggere le pagine di un libro di vita vissuta ed in corso di scrittura da 33 anni in quel di Spello.

Primato. Via Oberdan dispone di un ampio catalogo che, in sinergia con quello ancor più vasto della Libreria Grande di Ponte San Giovanni, fa del binomio Oberdan/Grande una delle maggiori e fornite librerie in Italia e la più grande dell'Umbria.
Iniziative. Dal mese di ottobre - sarà disponibile/utilizzabile anche alla Libreria di Via Oberdan la tessera che consente di trasformare i propri acquisti in buoni sconto (già disponibile/utilizzabile alla Libreria Grande). Con un'unica tessera, dunque, sarà possibile fare acquisti sia a Perugia che a Ponte San Giovanni e, ugualmente, utilizzare il buono sconto cumulato.

Libri consigliati? "Amore, Rabbia, Follia" di Marie Vieux - Chauvet, edito da Bompiani. -
Esotico quanto basta per essere ambientato in una Haiti di inizio secolo scorso.

martedì 4 settembre 2007

Emanuele Filiberto di Savoia: fa notizia ..Attraverso, la smentita?

La notizia non è assolutamente nuova, risale a metà agosto.E forse non è nemmeno una notizia. Ma è maturata abbastanza per aspettare che lo diventi. Del resto quando c'è di mezzo una very important person, tutto fa scalpore, anche una coppa di gelato al gusto di vaniglia cacao che improvvisamente diventa regale nel palato di sua maestà o che rimane a sciogliersi sotto il sole.
Agosto 2007 - Emanuele Filiberto legge e soprattutto "riceve" la rivista letteraria trimestrale "Attraverso" edita da Akropolis (come si vede nella foto, il direttore dell'ufficio stampa made in Castiglione del Lago, Raffaello Lando, ne consegna due copie al principe di Piemonte).
La notizia qual è? Che le dita del Filiberto simil -tuderte si nutrano di versi e poesie? O che le sue mani tengano in mano due copie della rivista - peraltro un buon prodotto di nicchia nel panorama umbro - per poi farle finire chissà dove?
Eh si, perchè il buon Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia pare avvezzo a rilasciare dichiarazioni e poi a smentirle tramite comunicati stampa "ufficiali", come dimostrano alcuni episodi accaduti più volte durante il corso dell'anno.

Speriamo vivamente che "Attraverso"sia "all'altezza" di Filiberto. Pena l'ennesima smentita..

Si citano :
-L'intervista rilasciata nel numero di "Diva e Donna del 17 aprile 2007, in cui Emanuele Filiberto avrebbe detto di non potersi sentire monarchico e che "Se mi renderò conto che la politica può essere un valore aggiunto, scenderò in politica". Dichiarazione smentita.
-La notizia apparsa sul quotidiano di Foggia “L’Attacco”, diretto da Piero Paciello, sulla reazione irritata del Filiberto alla vista della bandiera con stemma sabaudo fatta sventolare, per omaggiarlo, da alcuni filo monarchici al suo arrivo a Margherita di Savoia in Puglia. Notizia smentita.
-Per il suo trentacinquesimo compleanno, il 22 giugno 2007, il bel principe avrebbe ricevuto il titolo di ambasciatore per la pace nel mondo da una onlus del reverendo Moore, lo stesso della setta religiosa che ha consegnato ai "nefasti" della cronaca l'ex vescovo Emmanuel Milingo. Notizia apparsa su un settimanale e rigorosamente smentita.