mercoledì 4 giugno 2008

UNA DITTATURA ECOLOGISTA

e non solo ambientalista.

Questa mattina Trasìmeno Freestyle si è svegliato con un grande sogno. Un pò come il "mondo normale che vi auguro" lettera inedita di Biagi, è la speranza che ognuno di noi serba in cuore - più o meno consapevolmente - perché questo mondo sia migliore. Le notizie fanno sempre più male al senso civico delle persone. E allora credo che l'unica soluzione per salvare la Terra sia una grande dittatura ecologista.

Un mondo in cui siano aboliti i suv soprattutto se non hai una famiglia da portarci sopra, visto che basterebbe una monovolume; se compri vestiario prodotto in un Paese orientale - che è un impero - maggior consumatore di energia e produttore di smog, e dove le norme di sicurezza sono un'invenzione del Vecchio Continente. Che si compri meno e meglio per produrre meno rifiuti.
Un mondo dove le bibite sono tutte in bottiglie di vetro e se le riconsegni ad un rivenditore ti dà 50 centesimi per la cauzione; dove le porzioni monodose sono in vaschette di plastica veramente riciclabile; dove i detersivi e i saponi non hanno più il sodium laurate sulphate; dove i cosmetici vengono testati sugli uomini che si macchiano di reati contro l'umanità (scusate la crudeltà), invece che sugli animali; dove per potersi muovere nell'era del digitale e del welfare, non si deve per forza mettere benzina nella macchina.
Un mondo dove si arrivi meglio, anche un pò più tardi, magari in autobus elettrico, magari in bicicletta, in auto, ma senza inquinare. Dove le luci rimangono accese finché c'è l'energia solare in circolo, e quando si spengono lasciano spazio al romanticismo e alle zanzare. Dove sul tetto delle case ci siano pale eoliche o pannelli fotovoltaici. Dove le antenne della televisione portino in cucina storie e non farse.
Un mondo dove non sei costretto ad andare per campi in cerca di spazzatura che sai per certo troverai, perché ti manca un'apertura nella pagina.
Un mondo dove i giornali escono una volta ogni due giorni e solo con notizie serie e vere.

E' un mondo che la simil redazione non sa immaginare, troppo legata e amareggiata da quello che le gira intorno. Troppo veloce e vuoto che sembra quasi "la copia di mille riassunti" come diceva Samuele Bersani.

In attesa che salga la dittura ecologista, però, val la pena sognare che un giorno arriverà.