Dalla Madunina al Poverello di Assisi, non è mai troppo tardi per convertirsi.
Milano - Aprirà i battenti il prossimo 24 settembre la mostra del fotografo David La Chapelle a Palazzo Reale di Milano: un remake delle storie della Genesi di Michelangelo per una crociata spirituale contro il consumismo moderno. L'obiettivo di La Chapelle ha raccolto fino a qualche tempo fa le migliori "grazie" in giro per le capitali della moda, prese in prestito dalle passerelle per immortalarne la bellezza in pose artistiche e voluttuose. Poi, illuminato da qualche spiritello di matrice kantiana, il famoso fotografo ha pensato di voltare pagina al mondo satinato della moda (prima però pare che abbia finito di pagare il mutuo) e si è convertito a predicare l'anti consumismo. Negli scatti che troverete a Palazzo Reale ha scelto nudi "normali", "corpi vissuti, veri" ha detto La Chapelle, di persone che portano anche la taglia 44 e magari hanno pure visto la prima puntata dell'Isola dei Famosi condotta da Simona Ventura. L'ambientazione? La rivisitazione dello scenario apocalittico del Michelangelo nella Cappella Sistena: i soggetti vestiti solo di sé stessi si aggrovigliano tra sbigottimento, consapevolezza, timore, e timor di Dio, mentre all'orizzonte un'insegna di "Gucci" cade inesorabile sotto il peso della redenzione umana. "La gente - ha detto ancora il fotografo illuminato - cerca il corpo perfetto, e in realtà vuole incontrare Dio, ma non lo sa. Fare shopping è più semplice. Cercano qui la perfezione delle cose, che non esiste". (fonte: settimanale Corriere della Sera) Insomma, La Chapelle profetizza un cambio di rotta rivoluzionario, una presa di coscienza collettiva che sta lentamente conquistando i consumatori dell'era moderna per riportarli alla giusta dimensione dell'Uomo in cerca dell'essenza divina. E non di una borsa di Vuitton o di un foular di Hermes dal marocchino sotto casa.
O forse, molti hanno capito che una bibbia costa meno dell'ultimo modello di Nike Schox e aiuta a dire le preghiere quando nella cassetta postale compare la bolletta della nettezza urbana.
Questo vuole essere Trasimeno Freestyle..
un occhio ammiccante e ironico,
una panoramica seriosa sull'insostenibile leggerezza dell'essere di chi vive
round the Lake
(feat. serezeta)
Maiali in banca come garanzia contro le insolvenze
Da investire.aduc.it
Nell'ex Unione Sovietica una bottiglia di superalcolici rappresentava una buona moneta di scambio. Oggi, il baratto è tornato in auge e tocca anche le banche, che sono costrette a praticarlo sebbene obtorto collo. La National Reserve Bank del miliardario Alexander Lebedew giorni fa, a fronte di un'insolvenza di 100 milioni di rubli (2,3 milioni di euro) da parte di un grosso debitore della regione Samara, ha dovuto accettare in garanzia 40.000 maiali. Le agenzie di rating prevedono un ulteriore incremento delle insolvenze. A metà 2009 la quota dei crediti a rischio era dell'11%; Moody's calcola che, a fine anno, un quinto dei crediti non potrà essere restituito, ciò che equivarrebbe a 74 miliardi di euro. E nel 2010 la quota dovrebbe salire al 25%. Anche Stanfdard&Poor's scriveva a fine settembre di "rischi molto alti in confronto alla situazione globale".