domenica 3 febbraio 2008

LA SERIE B DELL'AREZZO VALE UN BAGNO

un inaspettato bisogno di serie B
AREZZO - D'accordo che per andare a vedere una partita allo stadio non è conveniente mettere stiletto e mini, ma il decoro è un'altra cosa. D'accordo anche che per essere sportivi doc ci si deve preparare a tutto e certe finezze si lasciano lontano dagli spalti, ma la discrezione non è mai troppa per il gentil sesso. Se mai vi capiterà di andare a vedere una partita di C1 allo stadio comunale di Arezzo, non portatevi acqua, né mangiate cibi salati, insomma lasciate ogni speranza voi fanciulle che avete bisogno d'andare in bagno.
Tralasciamo la cronistoria dello stadio comunale, per chi fosse interessato rimando alla pagina di wikipedia http://www.wikipedia.org/wiki/Stadio_CittÃ.
La cosa most interesting è che la struttura è stata rinfrescata con una botta di trucco in occasione la visita di Papa Woytila nella diocesi di Cortona Arezzo. Tanto che tuttoggi, appena si arriva nell'atrio tra le due sale stampa, si ha una piacevole sensazione di accoglienza. Poi ci si guarda intorno, si comincia a salire sugli spalti, si arriva in tribuna stampa e lentamente si scoprono piccoli dettagli sullo stato della struttura. Pozzanghere d'acqua dappertutto e, ancor peggio, nello stesso atrio, tra le foto dell'Arezzo e il tappeto rosso umidiccio, l'inferriata bianca mostra rivoli di ruggine un pò dovunque.
E poi ti scappa la pipì e capisci che c'è qualcosa che non va.
Ti metti in fila davanti al bagno più vicino. Pieno di uomini. Davanti c'è solo una signora imbarazzata con una bimba che aspettano. Si, aspettano l'inizio del secondo tempo perché la toilette si liberi dalle presenze maschili. Altrimenti quando la bimba si troverà ad uscire dal bagno vedrà "tutto" nel "mentre".
A quel punto viene voglia di cercare un altro bagno, ma ovunque sono tutti.. per uomini! Solo per uomini. E non c'è neppure una misera chance per una donna, perché anche la toilette propriamente detta - separata e lontana da sguardi -, è un bagno alla turca. Il che vuol dire sporcarsi nella maniera più indecente per una fanciulla, anche la più sportiva.

A quanto pare i bagni solo per uomini sono il minimo, perché se ad avere un'urgenza fosse un disabile, la missione sarebbe proprio impossible. Quanto a barriere archiettoniche, la struttura non è nemmeno classificabile. Non esiste una rampa di accesso per disabili.

Insomma, quello che sono riuscita a sapere è che la questione di un possibile adeguamento - rifacimento rimbalza da anni di poltrona in poltrona, senza distinzioni politiche, e che tutto è da rimandarsi - eventualmente - all'indomani della promozione in serie B dell'Arezzo. Insomma, a quando la squadra si sarà "stabilizzata". Intanto, se vi scappa pipì, tenetevela.