domenica 10 febbraio 2008

Castiglione del lago: un centro storico da mettersi le mani nei capelli?

CASTIGLIONE DEL LAGO - "La situazione è peggiore di quello che sembra", dice il presidente della Ascom Massimiliano Baccari, quasi in modo lapalissiano, fuori Palazzo Ducale. Al suo interno, in notturna, si sta svolgendo una partecipata e chiassosa assemblea sul rilancio del centro storico. Lui non entra, perché non ha digerito la petizione "Salviamo il centro storico", 350 firme raccolte solo dall'avvocato Francesca Traica, in quota Pdl.
Il quadro politico è già stato tracciato dalla stampa (sic): si dovrà attendere marzo, o presumibilmente la metà del 2008 per i bandi Puc - o Pisu. Un "treno che non possiamo perdere" ha detto il sindaco Carloia, visto che si parla di finanziamenti tra i 4 e gli 8 milioni di euro. E nel frattempo - come si può vedere dalla foto, c'è da mettersi le mani nei capelli.

Lo sa bene l'assessore ai Lavori Pubblici, Donatella Spadoni (nella foto), che da quando ha cominciato a mettere mano al regolamento per l'arredo urbano ne ha viste di tutti i colori. Non mi riferisco ai materiali scelti per rifare il trucco al centro storico, ma a quello che è venuto fuori da incontri e discussioni con i soggetti interessati dalle nuove disposizioni che sarebbero state applicate al cuore cittadino. The most famous la Ztl, "chiusura al traffico" che è entrata in vigore ancor prima che venisse pubblicata l'ordinanza. Al punto che nel maggio scorso, operatori e residenti, nonchè lo stesso Massiniliano Baccari e il consigliere forzista Traica si sono messi a tavolino - sempre in notturna - per stilare un documento da presentare all'indomani a Palazzo Ducale. Della serie "qui tocca ragionà sul centro storico". Il risultato? Come prima risposta è uscita l'ordinanza - meglio tardi che mai - di chiusura al traffico del centro storico. Poi, il sindaco e gli assessori Spadoni e Casavecchia hanno aperto le braccia ventilando la possibilità di un accordo: ossia una maggiore flessibilità del Pilomat, ribatezzato da alcuni, alla faccia del decoro urbano, "quel ***** che si alza e si abbassa" e che sbarra la strada alle macchine in via Vittorio Emanuele e via del Forte. Due dissuasori mobili da 15 mila euro ciascuno.

Alla fine di dicembre Forza Italia lancia una nuova petizione, raccoglie oltre 350 firme in tutto Castiglione ma esclude Confcommercio, visto anche il deludente esito delle luminarie natalizie che l'associazione di categoria ha saputo offrire. In pratica un Natale sponsorizzato solo dal Comune con 3 mila euro. "la quota delle luci è troppo cara", lamenta Luca della Pizza come te pare.

Eh già, "come te pare". E' questo il problema.
Castiglione del Lago riuscirà anche ad avere i finanziamenti (partecipati al 20% dal comune e al 20% da privati), ma la sostanza è che in centro, e ovunque nel territorio, ogni operatore farà un pò come gli pare, si lamenterà per le luci, per la posta, per le quote di partecipazione, per il calendario, perchè i castiglionesi vanno all'Outlet e alla Coop, perché l'amministrazione convoca i commercianti sempre a cose fatte.
Ed io, ogni volta, dovrò andarmi a rompere l'anima nel dopocena e dopo una giornata di lavoro hard core, per sentire sempre le stesse cose senza parvenza di luce, mangiare a mezzanotte, andare a letto alle due e dormire solo cinque ore. E perdere uno dei pochi giorni della settimana in cui posso riservarmi un paio di ore di sana vita privata. In cui il centro, forse, è solo un bel posto dove passeggiare in tutta tranquillità.