giovedì 20 dicembre 2007

DUE MILIONI DI REGALI SOTTO L'ALBERO AL TRASIMENO.

"Non sono affari che la riguardano", mi ha risposto una signora al telefono. La domanda era: "Ha già pensato a quanto spenderà per regali e pranzo di Natale?", quesito di un sondaggio telefonico che ha interessato 30 persone del comprensorio lacustre. Domanda inopportuna o emotivamente acre?
Signora, è Natale, stia tranquilla, passerà presto dal giovedi successivo (il 27) potrà tornare a digrignare i denti per le beghe quotidiane, i grandi problemi e le in****** familiari.
Sette giorni l'anno mi sembra un tempo accettabile per sopportare un pò di sana gioia. N'est-ce que pas signò?

(da Il Giornale dell'Umbria del 16 dicembre)
CASTIGLIONE DEL LAGO - Sotto l’albero le bollette, le rate del mutuo da pagare e i rincari per le spese domestiche fisse, cioè luce, acqua e riscaldamento. L’alter ego del Natale in riva al lago sembra essere questo, a quanto emerge da un’intervista telefonica su un campione di 30 famiglie del Trasimeno a cui è stato chiesto quanto avrebbero speso per regali e pranzo (o cena) del Natale. Come tutte le statistiche, i dati restituiscono un quadro verosimile, una panoramica interessante sulle abitudini della popolazione. Soprattutto in un periodo come le festività natalizie, tra i più difficili per il portafoglio. Fuori le vetrine sfavillanti dei negozi, dentro casa la cinghia è sempre più tirata e per alcuni il giorno dell’Avvento diventa, con una punta di amarezza, una data qualsiasi in calendario. Sulla base delle risposte fornite dalle trenta famiglie intervistate, abbiamo azzardato una cifra che traduca – sempre statisticamente – il budget complessivo che le famiglie degli otto comuni lacustri spenderanno per i regali di Natale. Finiranno “incartati” tra coccarde e lustrini circa due milioni e 368 mila euro, mentre per il pranzo la cifra si dimezza, ma è risultato meno facile rielaborare le risposte fornite in una cifra. Per effettuare il calcolo è stata moltiplicata la media tra ciascun budget di spesa dichiarato dagli intervistati, per il numero complessivo di nuclei familiari registrati all’anagrafe (fonte Istat 2005). Insomma, due milioni e 368 mila per le 22 mila 223 famiglie che vivono nel comprensorio lacustre, ciascuna delle quali metterà sotto l’albero poco più di 106 euro in regali. Tra i trenta intervistati solo sei lasceranno sotto l’albero oltre 200 euro, mentre undici si fermeranno al centone. C’è anche qualche spudorato, che sostiene di “aver deciso di eliminare qualsiasi budget si spesa e di acquistare regali per amici e parenti senza veti al portafoglio”, un caso estremo che vede al secondo posto una signora castiglionese generosa, che per Natale “investirà” in regali per i bambini una cifra come 600 euro, ma “per i nipoti sarei disposta a spendere anche la pensione”. Già, la pensione: è la prima unità di misura per calibrare le spese delle feste. Nel sondaggio tredici famiglie hanno risposto che non solo non faranno nessun regalo, ma anche il banchetto dell’Avvento sarà parsimonioso e con piatti fatti in casa. Quando la tradizione si sposa con l’esigenza. Dall’altra parte c’è chi al regalino non rinuncia proprio. Curioso in tal senso l’atteggiamento degli spartani che non faranno regali ad alcuno, ma solo ai bambini, consegnando loro una bustina con qualche soldino o un giocattolo. E se proprio occorre fare un regalo, è meglio se si tratta di beni alimentari, dolci natalizi, insaccati o la classica bottiglia di vino buono, meglio se fatto in casa. Il fai da te sarà il piatto forte anche in tavola: la media del pranzo oscilla tra i 100 e i 150 euro. Banditi cibi esotici o costosi, se la famiglia non è numerosa si rimane facilmente sotto questa cifra, magari lasciando qualche spiccolo per una buona marca di spumante con cui brindare a tempi migliori.