Lo strano caso della rapina alle Poste di Castiglione del Lago.
Partiamo dalle ultime rapine negli uffici postali del comprensorio. Nel migliore dei casi sono state messe a segno da rapinatori solitari armati di un semplice taglierino. Altrove, laddove c’è stato l’impiego di un’arma, è stata o infagottata da una sciarpa, o nascosta sotto qualche abito o ancora con il dubbio che forse era una pistola giocattolo.
Lunedi mattina, ore 10, un commando di cinque uomini sono entrati in azione negli uffici delle Poste del capoluogo entrando per il bocchettone dell’aria condizionata. Dal solaio, alla stregua di veline, sono scivolati già per il tubo sbucando appunto nella parte degli sportelli riservata al personale. Hanno tolto il disturbo in una decina di minuti, portandosi dietro circa 120 mila euro, quasi tutte pensioni.
Due persone si sono sentite male, testimonianze e altri particolari futili su questo colpo grosso. I rapinatori si sono dileguati nel nulla, e pensare che esternamente l’impianto non ha neppure le telecamere. In pratica questi 120 mila euro glieli hanno regalati..
C’è però un dubbio. Mentre un postino mi ha detto che i cinque uomini non erano affatto armati, le forze dell’ordine hanno detto di si. Ma erano vere o false le pistole? “Mica ce l’hanno fatte visionare”..mi è stato risposto.
La risposta secondo un dipendente delle Poste: “Beh come avresti giustificato che sono stati dati 120 mila euro a cinque uomini incappucciati..senza neanche un’arma..”
Inizio a credere che i “ladruncoli” di un tempo in realtà abbiano una laurea alla Sorbona. Con una "testa" così, chi te lo fa fare di lavorare e incazzarti con gli altri? In dieci minuti il cachet di un lustro.