ll"O'Barak, setettuvieni aggaiole, lavvedrai che la crisi passa".
Forse non sarà proprio così, ma in stile vernacoliere potrebbe essere questa l'interpretazione della lettera che il sindaco di Gaiole in Chianti ha inviato al nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Per complimentarsi e invitarlo a visitare Gaiole.
La simil redazione pubblica "nuda madre" il comunicato che ha ricevuto. In fondo ..why not? Pardon: Yes, we can.
Il sindaco Parigi invita Obama a Gaiole, in Europa la preferita dagli statunitensi
All’indomani dell’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca il sindaco di Gaiole in Chianti Claudio Parigi coglie l’occasione per congratularsi con il nuovo presidente e per invitarlo a visitare il territorio del suo Comune. Proprio Gaiole, infatti, pochi mesi fa, era stata indicata dalla rivista americana come il luogo ideale dove gli statunitensi avrebbero desiderato trascorrere la propria vita. L’invito al presidente Obama è stato inviato in questi giorni tramite una lettera in cui il primo cittadino di Gaiole sottolinea ancora una volta il proprio orgoglio e la propria soddisfazione per il primato della località chiantigiana.
“La notizia non mi sorprende – aveva detto Parigi dopo aver letto il servizio apparso su Forbes - perché sono da sempre consapevole dell’eccellenza di questo territorio. Viviamo in luogo che ha una superficie di 129 chilometri quadrati per una densità abitativa di venti abitanti, è impossibile non star bene in un oasi di pace e bellezza come questa. Anche la relativa distanza dalle principali reti viarie, se da una parte ci penalizza, rappresenta d’altro canto un’occasione in più per godere della natura, del buon vino e della cucina, lontani dal caos di centri più affollati”.
“Le nostre colline, i nostri vigneti, i nostri agricoltori – commenta oggi il sindaco di Gaiole rivolgendosi al neopresidente degli Stati Uniti - sarebbero onorati di poterLe mostrare ciò a cui teniamo maggiormente: l’amore per il nostro territorio, le nostre tradizioni, la nostra cultura che ancora oggi apre sincera le porte agli ospiti e offre il proprio cuore insieme ad un sorriso, alla buona cucina e ad un bicchiere del nostro eccelso vino Chianti”.
Forse non sarà proprio così, ma in stile vernacoliere potrebbe essere questa l'interpretazione della lettera che il sindaco di Gaiole in Chianti ha inviato al nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Per complimentarsi e invitarlo a visitare Gaiole.
La simil redazione pubblica "nuda madre" il comunicato che ha ricevuto. In fondo ..why not? Pardon: Yes, we can.
Il sindaco Parigi invita Obama a Gaiole, in Europa la preferita dagli statunitensi
All’indomani dell’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca il sindaco di Gaiole in Chianti Claudio Parigi coglie l’occasione per congratularsi con il nuovo presidente e per invitarlo a visitare il territorio del suo Comune. Proprio Gaiole, infatti, pochi mesi fa, era stata indicata dalla rivista americana come il luogo ideale dove gli statunitensi avrebbero desiderato trascorrere la propria vita. L’invito al presidente Obama è stato inviato in questi giorni tramite una lettera in cui il primo cittadino di Gaiole sottolinea ancora una volta il proprio orgoglio e la propria soddisfazione per il primato della località chiantigiana.
“La notizia non mi sorprende – aveva detto Parigi dopo aver letto il servizio apparso su Forbes - perché sono da sempre consapevole dell’eccellenza di questo territorio. Viviamo in luogo che ha una superficie di 129 chilometri quadrati per una densità abitativa di venti abitanti, è impossibile non star bene in un oasi di pace e bellezza come questa. Anche la relativa distanza dalle principali reti viarie, se da una parte ci penalizza, rappresenta d’altro canto un’occasione in più per godere della natura, del buon vino e della cucina, lontani dal caos di centri più affollati”.
“Le nostre colline, i nostri vigneti, i nostri agricoltori – commenta oggi il sindaco di Gaiole rivolgendosi al neopresidente degli Stati Uniti - sarebbero onorati di poterLe mostrare ciò a cui teniamo maggiormente: l’amore per il nostro territorio, le nostre tradizioni, la nostra cultura che ancora oggi apre sincera le porte agli ospiti e offre il proprio cuore insieme ad un sorriso, alla buona cucina e ad un bicchiere del nostro eccelso vino Chianti”.