domenica 5 agosto 2007

DUEMILA EURO PER UN BICCHIERINO IN PIU'

"Bianchi" di paura per il decreto sulla sicurezza stradale.
"Dai, non me lo fare, io devo andare a lavorare, poi che faccio, vengo a mangiare in caserma? Fammi una multa diversa, magari per la mancanza di assicurazione dell'auto, ti dò duemila euro.."Forse non tutti avranno promesso una posta così alta, ma di sicuro il week end che ci lasciamo alle spalle non è stato per tutti rose e fiori dopo l'entrata in vigore del decreto Bianchi. E così, dopo un salto in discoteca e qualche giro di troppo al bar del locale, qualche giovane si è ritrovato in bocca quell'arnese maledetto che ti conta il tasso alcolemico del sangue, che se risulta sopra i 0,5 grammi per litro sono guai. Anzi ,sono rogne per te, e un sollievo per gli altri automobilisti.

Perchè mettersi alla guida con alle spalle due o tre birre, un paio di Cuba libre e un numero non pervenuto di amari, non è decisamente rassicurante per chi ti incontrerà sulla sua stessa strada.
Eppure, tra gli habituè del lago, e soprattutto tra chi possiede la famigerata patente comunale - quella che non ti fa mai uscire dai confini del comune di residenza - le aspre sanzioni introdotte dallo scorso 3 agosto per la guida in stato di ebbrezza non fanno paura. Al bicchierino non si rinuncia mai, piuttosto è meglio pagare 2000 euro e gonfiarsi la trippa di mischietti alcolici piuttosto che bersi un solo drink ed arrivare a casa lucidi.

Mettiamo l'esempio di "Ics", giovane tipico del contesto lacustre, dal fegato abituato a tour de force "spiritosi", cioè a base di alcoolm e cliente di molti locali rivieraschi. A Ics piace spostarsi da un ritrovo all'altro, e anche a fine serata, non disdegna un tisana conciliante il sonno a base di alcool. Se cominciamo dall'aperitivo pomeridiano (neanche pre serale) con un paio di campari si arriva facilmente alla prima soglia di ebbrezza,
quella per un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro (g/l). Anzi, probabilmente si hanno buone chances di superarla. Ics dovrà pagare da 500 a 2.000 euro, con la pena dell’arresto fino a un mese e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Si prosegue appena terminati i pasti. Se a casa, la prassi vuole che Ics si contenga e non beva vino davanti ai familiari, in caso contrario arriva al momento dell'ammazza caffè già carico di nettare d'uva. Il momento catartico è infatti l'amaro, da bere con l'amico o gli amici fidati al bar, prima di buttarsi per strada a macinare chilometri in cerca di sbattimento fisico. E qui scatta un"nuovo" turno di tasso etilico, finora non contemplato dalla legge, quello tra gli 0,8 e 1,5 grammi per litro, a cui corrisponde una sanzione pecuniaria da 800-3.200 euro, con detenzione fino a 3 mesi e sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
Direi, a questo punto di fermarci qui, perchè Ics sa che - piuttosto che pagare 3200 euro o nel migliore dei casi venire licenziato dal posto di lavoro perchè senza auto - preferirà un'alternativa poco ortodossa: far chiudere un occhio al militare o all'agente che lo ha fermato con una ulteriore possibilità. "Ti sembra che sono in coma etilico? Guardami! Dai, fammi una multa diversa, fate cassa ugualmente", incalza Ics, tentando di convincere il pubblico ufficiale.

Come se ritirare la patente ad uno che ha nel sangue un tasso alcolico tre volte superiore ai limiti di legge,
fosse una questione di "cssa". E non di sicurezza stradale, di vita.