Città della Pieve
Dopo 60 anni risorge la Venerabile Confraternita della Misericordia di Gesù e San Giovanni Decollato di Città della Pieve, la più antica in Umbria, tra le prime in Italia. Il taglio del nastro, con il rito della vestizione, è avvenuto domenica scorsa alla presenza delle autorità locali, del presidente nazionale delle Misericordie e del coordinatore regionale Massinelli, e dell’Arcivescovo Chiaretti. Fino al dopoguerra la vestizione è stata celebrata ogni anno dal 1321, anno in cui viene redatto lo statuto di costituzione - ancora conservato- a cui seguì quello del 1492, del 1858 e poi del 2008. Risulta che fu il Beato Giacomo Villa a portare la Misericordia alla Pieve: durante il ‘600 vi confluirono molte confraternite per raccogliere “energie” necessarie nella gestione dell’ospedale, amministrato fino al 1912. Ed è nel secolo scorso che inizia un lento declino, tanto che dal dopoguerra ad oggi le attività si riducono a trasporti funebri e poco altro. Questo fino al gennaio 2009 quando ripartono i servizi, dopo l’iscrizione al registro regionale, e il rinnovo delle cariche sociali. In tre mesi sono stati effettuati ben 110 servizi per 5 mila km percorsi. Con 200 soci, 15 volontari operativi e 40 iscritti al corso di primo soccorso. “Nella sede non c’è il riscaldamento – racconta il governaotore Fabio Sberna – ma abbiamo preferito investire tutto nella qualità dei servizi sociali e sanitari, che sono ad offerta”. Sono stati acquistati con fondi propri un’ambulanza e un Doblò per disabili. Da qui riparte con grinta l’antica istituzione in memoria dei suoi settecento anni di storia.