PERUGIA - Il gip di Perugia ha convalidato i fermi per i tre presunti responsabili dell'uccisione di Meredith Kercher, ed è stata disposta la custodia presso il carcere di Capanne.
Intanto, ieri la Procura della Repubblica di Perugia ha comunicato - a firma del procuratore Nicola Miriano - di aver aperto un fascicolo sulla fuga di notizie, dopo la pubblicazione sul Corriere della Sera dei verbali delle dichiarazioni di Amanda Knox.
Purtroppo quello che resta dell'immaginario morboso dei lettori e del pubblico - internazionale direi - è l'attesa per la fine della fiction, si proprio una commedia televisiva, un fotoromanzo. Aspettare che venga fuori il colpevole e il movente dell'omicidio.
Con la differenza che la protagonista principale - la vittima - non ha mai recitato e non potrà mai salire sul palco, dopo lo spettacolo, per lanciare i suoi "grazie" commossi agli applausi degli spettatori.
Ieri sera Marco Travaglio, urticante come una medusama oranismo prezioso nell'ecosistema mediatico , ha lanciato una bella pietra a forma di punto interrogativo sul giornalismo moderno:
"..una volta alla cronaca non si concedevano venti puntate di trasmissioni televisive o paginate di giornale come vediamo oggi- ha detto -. E quanto spazio ruba ( la cronaca) ai fatti che riguardano i soprusi del potere, della finanza, della politica?"
Travaglio è sempre molto tragico, non potrebbe essere altrimenti. Però ha ragione, siamo vittime di una dilagante Franzonizzazione.Forse davanti ai teatrini piuttosto prevedibili degli intrecci tra i tre poteri, per stuzzicare l'appetito di lettori e telespettatori servono le trame piccanti, il sangue e i delitti efferati.
Tanto, prima o poi diventeranno una fiction (vedi "La terza verità" su Rai due, con Enzo De Caro ispirato bonariamente al delitto Narducci).