Chi ha detto questa frase nel 1993 era il regista Nanni Moretti regista appunto e attore del noto "Caro Diario", da cui è tratto l'episodio "Vespa". Sebbene da vera profana devo riconoscere a questo personaggio che appare e scompare dalla scena (come hanno sottolineato con quel loro tocco ironicamente spiritoso Vittorio Feltri e Renato Brunetta in "I compagni di Caviale") di essere imprigionato nel cliché dell'intellettuale di sinistra anyway, devo dargli ragione. Ammetto anche di essere leggermente faziosa in merito alla sua arte di traslare certi vissuti sulla pellicola, perchè mi piace assai assai. Il primo amore? Palombella Rossa, con un Asia Argento adolescente e perfetta nei panni di sua figlia, che gli dice "Tu ti annoi perchè sei noioso", mentre lui recitava la parte (un pò di sè stesso? me lo sono chiesta) di un comunista incastrato nella sua stessa ideologia. "Perchè il partito comunista.." ripeteva a sfinimento senza mai finire la frase. Me lo sono rivisto almeno un paio di volte, prima di capire che avevo a che fare con uno spirito geniale o perlomeno congeniale ai miei affanni creativi.
Insomma, caro Nanni, hai ragione un altro pò, nella società di oggi le minoranze finiscono col tutelarti e rappresentarti molto più delle maggioranze, fatte a loro volta di tante piccole minoranze. E la vostra qual è?
Io stasera ho scoperto di non avere ancora individuato la mia, forse quella che vuol comunicare a tutti i costi, che odia le forme in cui rinchiudersi o i legacci della ragione che non vuol capire cosa c'è oltre la razionalità. Una minoranza astratta, che in virtù di questo può essere di volta in volta modellata. Ma tant'è.
Una perla di Nanni aiuta a digerire la vita. L'ho capito stasera, mentre stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza. Ma questo non l'ho detto io.
Materiale consigliato per le sere di metamorfosi kafkiane post afa e post rientro in città: "Caro Diario", un film di Nanni Moretti con Nanni Moretti, Silvia Nono, Renato Carpentieri, Antonio Neiwiller.