Quando la cacca ti bussa al portone cosa fai?
martedì 22 gennaio 2008
Una cloaca troppo familiare
Quando la cacca ti bussa al portone cosa fai?lunedì 21 gennaio 2008
DI PIETRO SCRIVE A CARLOIA
CASTIGLIONE DEL LAGO - Il ministro alle Infrastrutture Antonio di Pietro scrive al primo cittadino di Castiglione del Lago per "ricordargli" che le strade del comune di cui è sindaco sono in pessimo stato. A quanto pare Tonino è stato contattato da un esponente locale dell'Udeur che lo scorso 9 gennaio ha inviato un fax con tanto di documentazione. E il buon Tonino ha girato la sollecitazione a Carloia.
A prescindere che la viabilità è.. un buon viatico per fare campagna politica, e al di là dell'interessante intreccio tra Idv - Italia dei Valori - e Udeur, se da Castiglione del Lago ci spostiamo sul raccordo Perugia Bettolle - principale biglietto da visita dell'Umbria per chi viene da Siena - la situazione non cambia. Tonino sii clemente. Pensaci tu.
In fondo, tutte le strade portano a Ceppaloni.
..ora anche la nebbia è killer..
Su Il Messaggero Umbria di oggi, lunedi 21 gennaio, nonché a caratteri cubitali nella locandina del quotidiano, si legge un bel titolo:
"Nebbia killer, precipita aereo: due morti", riferito al tragico volo di un Cessna, con a bordo un istruttore e la sua allieva, caduto poco lontano da Sant'Egidio.
La domanda è: ma dopo gli alberi anche la nebbia è killer?
L'arte di fare i titoli è, per me, non solo sconosciuta ma per lo più occulta. Le voci gridate non mi piacciono, benché il mio timbro sia spesso sopra il limite consentito dalla legge.
E allora, mi chiedo: ma la nebbia può essere intrinsecamente un'assassina come potrebbe esserlo una pianta, un guard rail, una curva, un prosciutto appeso al soffitto pronto a caderti sulla testa?
Oppure ci sono cose più killer delle altre, come l'eroina - perché dannosa in assoluto?
La risposta, diceva il caro Lubrano, è "non lo so". Arrivederci al prossimo titolo "killer". Dell'italiano, direbbe Severgnini.
Però si rischia di perdere la bussola.
giovedì 17 gennaio 2008
..giovani,carini e annoiati..
La noia la noia la noia la noia la noia.. CASTIGLIONE DEL LAGO - Quando è stata pubblicata la notizia del rogo di via Pellico, nel centralissimo quartiere di Fontivegge, si pensava a chissà quale giro di intenzioni criminose.
"Un regolamento di conti", questa la pista più attendibile. Almeno a rigor di logica. Tanto più che l'episodio era accaduto al culmine di alcuni fatti recenti che sembravano supportare la traccia con forza. E invece.
Lo scorso 28 ottobre, un sabato notte qualunque, a pochi passi da via Roma, a Castiglione del Lago, viene appiccato il fuoco a tre auto parcheggiate ai piedi di un condominio in via Silvio Pellico. Intorno alle tre i pompieri sedano l'incendio e i numerosi abitanti del quartiere tirano un sospiro di sollievo perché il fuoco era arrivato vicino all'edificio dirimpetto. Un primo incendio si era verificato qualche settimana prima sempre in una via adiacente a via Roma.
Partono le indagini, interrogatori, testimonianze. E si pensa a qualche pizzo non pagato. Non sarebbe una novità da queste parti.
E invece. Lunedi scorso (14 gennaio) si chiude il fascicolo. I carabinieri di Castiglione del Lago hanno individuato i colpevoli. Due minorenni e un maggiorennne.
Tutti residenti a Castiglione del Lago e incensurati. Ma non finisce qui, diceva il buon Corrado. Il maggiorenne sarebbe già noto alla cronaca di provincia. Eh si cari miei. Perché è lo stesso che le ha prese davanti alla scuola, alcuni giorni prima (o dopo?) dello stesso incendio.E che ora, scusate il cinghialismo, le avrà prese anche dal proprio papà per aver combinato questa e altre marachelle. Eufemismo a parte, i tre sarebbero stati protagonisti di numerosi atti vandalici e da voci di corridoio (anzi, di via Roma) sarebbero veramente tanti. Qualcuno, dei ben informati, mi ha detto: "talmente tanti da rischiare il linciaggio collettivo".
Tanto di cappello a questi tre "giovani, carini e annoiati". Ma con le corna barbare e la mente lobotimizzata.
(nella foto alcuni giovani dell'Itc Rosselli)
VADO A FARMI UNA CURA DI CALCIO A CROTONE
CROTONE - Secondo le disposizioni del D lgs 285/1992 le aree pertinenti a ospedali, case di cura, e di riposo e scuole sono da considerarsi nella prima categoria di rispetto per la valutazione di impatto acustico urbano. Vale a dire, in queste zone devono e dovranno sorgere attività e insidiamenti umani che producano un livello di rumore prossimo allo zero. Il che è ovviamente impossibile ma serve a rendere l'idea. martedì 15 gennaio 2008
Le prime mille visite di Trasìmeno Freestyle
martedì 8 gennaio 2008
Quando la cronaca nera diventa verde (di vergogna)
simil cronaca di un servizio quasi perfetto.
Ormai mi conosco.IL MITO DELLA BOCCA CHIUSA
CASTIGLIONE DEL LAGO - Poi si arrabbiano con i giornalisti perché scrivono minchiate. Alla fine sono solo uno specchio della società, della cultura della "gente", quell'agglomerato di individui massificato e indistinto che racchiude uno stile di vita spesso tendente all'omologazione. La "doxa", come la chiamavano in Grecia qualche secoluccio fa. La verità di secondo livello, quella che non è comprovata, l'opinione che non ha validità universale. La chiacchiera da bar.
ha parlato e se avessero avuto il coraggio le avrebbero detto di non scocciare. Ma in fondo, cara signora barista, io conosco la vita di paese, conosco il suo lavoro e quelle dinamiche che fanno scattare l'omertà, che ti portano ad evitare la scocciatura. Anche io ho imparato a rispondere "Non lo so". E' una forma di potere verso il prossimo. Fargli pesare che, nel proprio piccolo, siamo in possesso di una verità che non gli daremo mai. Una, però.ma le piante sono killer?
In effetti qualcosina di strano c'è. Quei poveri giovani non ci sono più, ma se l'eroina in genere si va a cercare, nell'albero ci si imbatte. Lui sta lì, nasce cresce e conclude il suo ciclo vitale nel medesimo posto, e quello che accade intorno si svolge in funzione della sua presenza. Una strada s'incurva, una macchina sterza, un passante lo schiva per proseguire il suo cammino.
Piante killer? Va bene che lo spazio nei titoli è sempre ristretto, ma si fa presto a prendersela con chi.. non ha terminazioni nervose.
domenica 6 gennaio 2008
COME FARE UNA LISTA DI BUONI PROPOSITI (da non rispettare)
Semplicemente: fare una lista. Forse è il solito americano di turno che arriva a svelarci una verità nascosta e illuminante (questa volta è addirittura una donna internauta), ma secondo la Cagen la redazione di una lista di buoni propositi offre un quadro di sé stessi ben più esauriente di un racconto. Una sorta di "auto rivelazione", anzi, voglio azzardare e dire una vera e propria "Guernica" di noi stessi.
E allora, ecco la mia lista personale per il 2008. Flaccida e urticante come una medusa, avvolgente come il miele di castagno sul pecorino stagionato, decisa come un chiodo conficcato nel legno. Spontanea come un sorriso davanti ad un paio di belle scarpe di vernice rossa. - riuscire a truccarmi con calma il sabato sera senza doverlo fare tra le curve di Gioiella
- avere un maledetto giorno di riposo, per dormire e vivere
come dicono le Sacre Scritture
- poter dire una volta tanto ad una convinta giornalista quello che penso di lei ( e delle sue alzate di gonna al direttore!), e che sembra tanto la parodia della parodia della Marchesini
- poter dire a chi le dà lavoro quello che penso di lui e di quello che pensava di me
- mandarli a cagare definitivamente tutti e due per il resto dei miei giorni
- ... "burn the carpet"
- diventare merda - repellente in certi ambienti saturi di composti organici nauseanti
- dire meno parolacce
- andare a confessarmi dal nuovo ( e giovane) sacerdote della Parrocchia
- rifarmi il seno e poi sgonfiarmelo, per poter dire che ho deciso di farmelo ridurre
- essere contenta della mia biodegrabilità mangereccia
- convivere con la prima ruga dopo che arriverà la seconda
- non arrabbiarmi quando mi dicono che sono dimagrita
- convincermi seriamente di essere animalista ed ecologista praticante (vendere il pellicciotto vero e andare in crociera con quello finto)
- finire un libro o arrivare a pagina dieci prima di riconsegnarlo in Biblioteca
- arrivare prima di quello che si aspetta chi ti sta aspettando
- rispolverare l'inglese e il francese e cambiare patria senza dire niente a nessuno
- prendere il treno per Monaco delle 7,32
- chiudere i conti con chi non te li fa tornare
- fare una rivoluzione nella mia vita (e capire quanto ha rivoluzionato la mia vita)
- partecipare ad un gay pride
- rispettare i miei buoni propositi
venerdì 4 gennaio 2008
A MARSCIANO FACCIAMOCI DEL MALE
masochismo tafazziano non fa mai male e chissà che non porti fortuna per i prossimi dodici mesi. Personalmente oggi mi sono fatta un pochino di male pure io. Ho speso 70 euro in cure di bellezza e aggiustamenti vari che m'hanno rimesso in vita. Pronta per correre tutto il resto del giorno come non facevo da tempo. Cosa c'entra col Tafazzi day? Beh le mie finanze non sono auree (soprattutto dopo Natale e pellicciotti vari), ma nel pieno spirito di questo personaggio ho voluto prendermi a bottigliate nei genitali pure io. Con un certo stile però, suvvia.
Presentatevi vestiti in modo easy, cool se volete. Insomma, mettetevi addosso qualcosa di decente, che non sia appariscente e precipitatevi a festeggiare il Tafazzi day in modo decisamente sportivo. Musica, buona tavola e una carica di energia per prendersi a randellate "lì" in compagnia. Ma ricordate che il divertimento tafazziano è assolutamente pulito, e soprattutto è simbolo di una mens sana che veste di piacevole masochismo il volersi bene. Farsi male è un lusso oggi, perché si può scegliere tra tante possibilità, ma non sono così piacevoli come il darsi le bottigliate con energia.giovedì 3 gennaio 2008
AI POLIZIANI LA "BENEMERITA" FA UN BAFFO.
Vabeh, forse è solo la vecchia tecnica che si usa col moroso svogliato e distratto.
"Se non mi degni di uno sguardo.. me ne vado!".


