Il lettore di un quotidiano nazionale evidenzia una piccola ma simpatica stramberia giornalistica. Che sicuramente farà piacere a quanti - politicanti o simil, lettori critici e non - contestano il linguaggio gridato dei titoli. "Giovani muoiono stroncati da una dose di droga tagliata male e si legge "eroina killer" - dice il lettore -. Giovani, con tasso alcolemico alle stelle, si schiantano contro alcuni alberi e si legge "piante killer": impostazione terminologica del tutto scorretta", conclude infine.
In effetti qualcosina di strano c'è. Quei poveri giovani non ci sono più, ma se l'eroina in genere si va a cercare, nell'albero ci si imbatte. Lui sta lì, nasce cresce e conclude il suo ciclo vitale nel medesimo posto, e quello che accade intorno si svolge in funzione della sua presenza. Una strada s'incurva, una macchina sterza, un passante lo schiva per proseguire il suo cammino.
Piante killer? Va bene che lo spazio nei titoli è sempre ristretto, ma si fa presto a prendersela con chi.. non ha terminazioni nervose.