Castiglione del Lago
Una fattura commerciale intestata ad uno dei consiglieri di maggioranza, per servizi erogati dalla sua azienda all’ente comunale, solleva una questione di incompatibilità a Palazzo Ducale. Il caso è stato proposto dal capogruppo dell’opposizione, Francesco Baiocchi, durante il consiglio comunale di martedì sera. Prima che venisse trattato il primo punto all’ordine del giorno, il capogruppo del Pdl ha chiesto al presidente del consiglio Ivo Meacci di affrontare la questione proposta in adunanza segreta e, se ritenuta la necessità, in seduta aperta. E così è stato. Secondo la 267/2000 (art. 63 c.2) il consigliere di un ente locale non può ricoprire tale carica se in veste di titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento in società ed imprese, fornisce, direttamente o indirettamente, servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell'interesse del comune. Nella fattispecie, Baiocchi ha documentato la presunta incompatibilità con la delibera di giunta 425 del 21 agosto scorso, avente ad oggetto l’assunzione di spesa per la manifestazione “Donnavventura”. Tra le aziende fornitrici di servizi per 6250 euro, compare anche la ditta di Ivano Lisi, consigliere in quota Pd, per l’importo di 2292 euro in beni alimentari. Baiocchi ha quindi chiesto che venisse discussa e votata l’immediata decadenza di Lisi in seduta stante. È intervenuta anche il consigliere Cassuoli, indipendente di sinistra, che a suo avviso ha considerato la decadenza a tutti gli effetti in presenza di fattura, liquidazione e mandato di pagamento per i servizi erogati dalla ditta di Lisi. Il sindaco Valter Carloia ha preso atto di quanto sollevato da Baiocchi ma ha rimandato la trattazione del caso alla prossima seduta, “Per maggiori approfondimenti”, ha ribadito anche il capogruppo di maggioranza Mirco Fiacca.“Non possiamo non attenerci alle regole – ha detto il sindaco-. La questione però è molto delicata. Il consigliere non ha contratti di somministrazione, si tratta di una fornitura occasionale”. Ed infatti nella legge si parla di “continuità”. Ma fuori del Palazzo le dicerie sono a dir poco “politicamente scorretto”: i 2mila e passa euro sono un “regalino” per le forniture della ditta alla Festa dell’Unità. Pettegoli.