Ebbene, questo per dire che mi è capitato di leggere un pezzo di un fotografo che si diletta anche a fare il giornalista. Su un giornaletto a diffusione gratuita, ha pubblicato alcune belle foto per parlare del degrado delle spiagge di Castiglione del Lago. Belle le foto, dai colori saturi, e gli scatti con i diaframmi bassi. Ma il degrado dov'è? Nel breve testo che accompagna le immagini si parla di tutto un po' senza troppa pertinenza con l'argomento della polemica sulle spiagge: dall'Acquario (che non ha spiagge, è un parco..) alle impalcature sotto la Rocca (stanno ristrutturando la cinta muraria ma anche qui i lidi non ci sono).
Insomma, se proprio vogliamo trovare polemiche, allora prendiamocela anche con i chironomidi, con le mezze stagioni, che non c'erano più e poi sono ritornate, con i giovani che non sono più quelli di una volta e altre luoghi comuni e logori.
Non c'è nulla di male nell'esprimere la propria opinione, la Costituzione parla chiaro. La sottile differenza tra l'esprimere la propria opinione è informare è che nel secondo caso si dovrebbe garantire un pluralismo di opinioni a supporto di un dato fatto. A prescindere dal tipo di pubblicazione sulla quale si scrive: è comunque un mezzo di comunicazione che arriva a lettori. Poi chi legge fa le sue valutazioni. Per chi volesse approfondire ci sono fior di volumi su Habermas e Thompson.
Quanto alle spiagge, se proprio volete guardare il degrado dei litorali, scattate delle foto pertinenti e che parlino da sole. Come questa.