La quarta puntata del pungente "giornalino" in formato di volantino, edito in proprio dal circolo castiglionese di Allenza Nazionale, ha fatto fibrillare i nervi al centro sinistra, che ha risposto -come si dice in romano - a pane e mortadella. Giustamente non potevano scegliere altro salume, ormai politicamente di parte. Il "Comune Noninforma" di An prende spunto dal quasi omonimo periodico dell'amministrazione comunale, che arriva nelle case dei cittadini ogni mese. Quello di An viene distribuito invece nei bar, in Biblioteca (se non opportunamente eliminato dalla bacheca), nelle tabaccherie, insomma ovunque possa accedere l'elettore che deve essere informato ( e prepararsi alle votazioni del 2008). Scritti con tono ironico e una punta di sano catastrofismo, al limite del confine con il sarcasmo effimero, i volantini propongono, a puntate, tematiche scottanti della vita amministrativa. L'ultimo è dedicato alla cooperativa sociale Lagodarte, che cura gran parte dei servizi socio-culturali di pertinenza o appartenenza del Comune: si sostiene che l'affidamento della gestione di tali servizi costa al Comune qualcosa come 195 mila euro, con tanto di spiccioli e virgole liquidati dal Comune per le singole iniziative e manifestazioni firmate dalla cooperativa e conttibuti straordinari che l'ente avrebbe erogato in favore di questo soggetto per coprire buchi di bilancio. "Un socio occulto della stessa cooperativa" chiosa il forzista Pierino Bernardini. La pennellata finale poi è un pensiero hegeliano sull'opporunità di tenere il cinema Caporali aperto, visti i costi che il Comune è chiamato a coprire per il suo mantenimento.
Ora basta. La maggioranza risponde con altrettanto stile, anzi ciclo-stilato. E ai dubbi del tricolore risponde con "un dubbio più che legittimo, visto che questo metodo torbido (il fare politica della minoranza, ndr) è stato usato nel corso degli anni per demolire sindaci onesti e capaci, e metterne altri in grave difficoltà per cause inesistenti". L'opposizione è stata tacciata di essere maldestra e qualunquista, disposta a fare figuracce pur di occupare la scena politica. E durante l'ultimo consiglio, proprio in tema di politica il sindaco, Valter Carloia, ha tirato le orecchie ai consiglieri della Casa delle Libertà accusandoli di terrorismo. Politico s'intende.
"Una destra così non esiste in nessuna altra parte dell'Umbria" è stato detto e scritto. 'Azz. Forse ne sa qualcosa il sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti, dal cui municipio non ci è dato di sapere l'ammontare delle spese per avvocati e consulenze, ma sappiamo che il centro destra si è firmato recentemente come "l'opposizione più querelata dell'Umbria".
I volantini costano meno.
Ma del resto se la tenzon politica avviene sulla carta, giornali, brochure, volantini o qualsiasi scritto che manent, in consiglio la bagarre sembra vertere essenzialmente sulla differenza formale tra interrogazione e comunicazione, in un accavallarsi di urla e interventi in dolby surround degni d'un bar di ultima categoria. (vedere nella foto la fronte corrucciata del presidente del consiglio Ivo Meacci)
Poi, come prevede il rito, la Cdl non partecipa ad alcuna votazione ed inizia il girotondo nella stanza attigua alla sala consiliare.
Neanche le luci hanno retto più, ieri sera. All'ennesima discussione tra maggioranza e minoranza sul niente, l'impianto d'illuminazione della sala consiliare è andato in corto circuito. Un chiaro segnale dall'alto, o un sabotaggio? Di fatto dall'assemblea era assente Guglielmo Casavecchia, ex capogruppo e candidato a sindaco della Cdl, silurato per Baiocchi. E' risaputo che il consigliere di An si sia più volte lamentato con il segretario Massinelli per non avere un microfono funzionante (censura, è chiaro..) nella propria postazione. O forse la censura, questa volta, è arrivata dalla provvidenza divina.