Quando il verde è solo un colore.
A tre chilometri da Castiglione del Lago, immersa tra dolci e lussuriose colline, campi coltivati e piccole macchie boschive c'è una curiosa montagnola di terra mal messa. Sembra un rigurgito di terra e vegetazione, masticate dalla bocca di un gigante e poi rigettate con disgusto. E' una pasta scomposta e informe di erba, terra e .. rifiuti. Tanti. Sbucano da ogni dove, nella pineta che hanno piantato ai margini del campo per coprirne la vista, nel torrente sottostante, tra le foglie e le fascine. Emergono dalla terra: frammenti, detriti, una quantità non ben identificabile di rifiuti ingombranti di ogni genere, e dei più inquinanti. Come c'è finita qui questa roba? Per salire su questa strana collinetta bisogna farsi spazio risalendo sullo scoscendimento. Metti un piede qui e uno là, facendo attenzione a non calpestare altri pezzi di immondizia, fili arruginiti, pezzi di contatori e macerie, conficcati nella terra e avvolti dall'erba. Insomma, poco importa come c'è arrivata questa popò di roba. E' roba depositata anni e anni or sono. Piuttosto viene da chiedersi capire perché dopo tanto tempo tutto rimane così.
Con un filo d'erba sopra e la terra a fare da collante, tra gomme, ferro, eternit, plastica e tanti altri materiali assolutamente non biodegrabili.
Questa è la storia di una discarica abusiva, ma - come dire - autorizzata dal Comune. Erano i tempi del far west, in cui "gestione dei rifiuti" era una idea da visionari.
Il sito è rimasto attivo presumibilmente fino al 1997, anno di pubblicazione del decreto Ronchi. Ma potrebbe anche esser stato chiuso prima. La caldaia vi impiccia nel garage? Un banco di scuola non è più riparabile? Avete sostituito la tettoia e non sapete come sbarazzarvene? Presto detto, e fatto. Si portava tutto in discarica, naturalmente.
E così per anni il sito ha accolto le schifezze del circondario. Il terreno era privato, poi che il proprietario negli ultimi anni (forse rassegnato all'idea di poterci coltivare qualcosa!) lo cedette al Comune. Un fazzoletto di terra. E il Comune cosa fa? Ci butta sopra qualche due, tre metri di terra e può far dormire sonni tranquilli a tutti.
Passano dieci anni e la discarica abusiva rimane sempre lì, con i suoi metri di terra dal cielo. E dai campi. Con i suoi rifiuti sepolti sotto.
Consiglio per un pic-nic alternativo: la caccia al tesoro, ops al rifiuto. Se volete passare una domenica diversa dal solito, armatevi di stivali e guanti (la sottoscritta ha osato senza), e scoprirete il mondo sommerso di cosa si "buttava" nei lustri passati.
Altro dato: questo sito, vicino Castiglione del Lago, è stato inserito nel Terzo Censimento delle Discariche Abusive effettuato dal Corpo Forestale dello Stato (2002). La discarica in questione è stata classificata come inattiva ma non bonificata e in aree sottoposte a vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici.
Chapeau.. magari sotto l'erba trovate pure un cappello.