domenica 3 gennaio 2010

C'era una volta il Museo dei Fossili (e ci sarà ancora)

Sull'apertura ancora "stand by". L’assessore Marabissi: “entro il 2010, stiamo aspettando un contributo regionale per le opere esterne”. Lavori partiti nel marzo 2003 per 3 milioni di euro, cofinanziati con fondi europei

Piegaro

Il cartello “Work in progress”, lavori in corso, è ancora affisso alla facciata, sopra un cornicione blu intervallato da sbavature bianche. Fa riferimento all’evento dell’8 maggio scorso, in pieno clima elettorale, sullo stato dell’arte del Museo Paleontologico intitolato a Luigi Boldrini, colui che tra la metà degli anni ’60 e la metà dei ’90 ha portato alla luce migliaia di fossili dall’attività di scavo nel bacino lignitifero di Pietrafitta. Le porte del Museo si sono aperte quel giorno alla presenza delle massime autorità istituzionali, partners del progetto: Regione, Provincia, la Valnestore Sviluppo, i due Comuni che partecipano la società (appositamente costituita), Comunità Montana e Sovrintendenza. In quella sede sono state evidenziate le notevoli prospettive che si apriranno per questa struttura, costruita ex novo per accogliere i fossili della Valnestore e candidata ad entrare nella rete dei musei umbri e ad accogliere un centro per il recupero dei fossili a livello interregionale. Dall’8 maggio però le porte sono tuttora chiuse e il 2010 si apre con la previsione di un taglio del nastro sine die, senza alcuna data certa. L’allestimento interno, da circa 220 mila euro, è a buon punto ma la “grossa partita” spiega l’assessore a Cultura e Turismo Miriana Marabissi sono le opere esterne. “Al momento i paleontologi stanno completamento l’allestimento dei pannelli che ricostruiscono la storia dei pezzi esposti nelle teche, sapevamo che rispetto al progetto iniziale il finanziamento regionale era relativo solo ai lavori interni. Sulla sistemazione del piazzale stiamo ragionando insieme alla Società Valnestore, attendiamo un contributo, in fase di approvazione, da parte della Regione per il progetto presentato”. Oggi la struttura è circondata da un velo di breccia sul piazzale anteriore e di erba su quello posteriore, dove ancora si intravede qualche interstizio da colmare alla base della struttura. L’immobile è di proprietà della Valnestore Sviluppo, che cura anche la direzione dei lavori, porta la firma dell’architetto Fabrizio Fabbroni e da quanto si legge nella targa apposta al muro il Museo è stato cofinanziato con fondi comunitari. Il prospetto del primo stralcio funzionale, a seguito dell’aggiudicazione dei lavori edili, ammonta a oltre 3 milioni e 280 mila euro, di cui un milione messo a disposizione dalla Regione, 774 mila euro dalla Provincia e un milione 505mila euro risorse proprie della Valnestore Sviluppo (partecipata a sua volta da Comunità Montana, Provincia e dai Comuni di Panicale e Piegaro). I lavori sono partiti il 24 marzo 2003 e prevedevano il taglio del nastro sedici mesi dopo, vale a dire nell’autunno 2004. Di fatto, da quanto si evince in una relazione tecnica, i lavori sono terminati a metà estate 2007. Al piano seminterrato dalle vetrate si scorgono ancora materiali edili pronti all’uso, ma questi locali a destinazione tecnica faranno parte di un ulteriore stralcio del “work in progress”.

domenica 27 dicembre 2009

Il "Due Lune" riapre i battenti a Vernazzano

Lo storico club venne chiuso nel 2005 per irregolarità amministrative. Due ventenni di Tuoro al lavoro per aprire a febbraio . Quando il "Bondì" si vede dal mattino..
Tuoro sul Trasimeno

Sul web è ancora attivo il blog del Comitato “Riapriamo il Due Lune”, nato nel dicembre 2005 per chiedere la riapertura del noto Club in località Bondì a Vernazzano, chiuso nel novembre dello stesso anno dalle Fiamme Gialle per irregolarità amministrative. In venti anni di onorevole attività culturale si ricorderà, tra i gruppi musicale quasi sconosciuti tenuti a battesimo, un affollatissimo concerto dei Subsonica nel 1997. Tanto per citare. Nel gennaio 2006, con la solidarietà dell’amministrazione comunale, venne presentata una petizione di 1500 firme (poi 1750) al presidente del Consiglio regionale Mauro Tippolotti. Storia passata. Sì perché a febbraio il Club “Due Lune” è pronto a ripartire, grazie alla volontà e alla determinazione di due ventenni toreggiani, Mattia Pepini e Flavio Piazzesi. Dopo aver illustrato il progetto all’amministrazione comunale, dal primo gennaio partirà il contratto di affitto stipulato con la proprietà, e la formula di apertura sarà sempre quella dell’associazione culturale nel regime autorizzatorio di allora. Da una settimana Mattia e Flavio lavorano sodo tutti i giorni nei primi restauri, ai quali seguiranno interventi di tecnici. “Tempo permettendo, per febbraio apriremo”. Nel frattempo, tra una verniciata e una posa di stucco, hanno predisposto tutti i contatti giusti, dalle forniture di arredi e bevande al “menu” musicale che continuerà ad essere la portata principale del Due Lune. Ma la risorsa più autentica è l’entusiasmo. Un’avventura ad occhi chiusi? “Lavoriamo da sei anni nel settore della ristorazione” rispondono Mattia e Flavio. Giovani ma grintosi.

giovedì 12 novembre 2009

L'abbraccio di Agilla e Trasimeno



Si narra che ancora oggi
sia possibile scorgere la ninfa
Agilla stretta al principe Trasimeno nell'abbraccio d'amore che gli fu fatale.

Basta chiudere gli occhi per qualche minuto e lasciarsi penetrare l'anima dal silenzio del lago, fino a quando il
canto degli uccelli acquatici non
diventerà stridulo
e febbrile intorno alle sagome dei due amanti
.

mercoledì 11 novembre 2009

I sindaci passano, i piccioni restano

Castiglione del Lago
Il Comune rispolvera una vecchia ordinanza per contenere la popolazione"cittadina"della Colomba Livia. "Rispolvera" nel vero significato del termine: non solo è rimasta tale e quale la data "ordinanza del 16 ottobre 2002" - il che in fondo potrebbe anche passare per una distrazione - ma anche la firma del sindaco di allora! In fondo alle due pagine di premesse, considerazioni e disposizioni blabla si legge il sindaco "Fiorello Primi" (due fasce tricolori fa). E' proprio vero: i sindaci passano, i piccioni rimangono (e i fagiani pure)

SEICENTO "MORETTE" AL TRASIMENO

I turisti al lago fanno cilecca e snobbano i tuffi in acqua. E per fortuna che ci sono le morette..

San Savino - Magione
"Numi del firmamento! sogno o son desto? Eppure quello laggiù è Pinocchio! ... " Forse non avranno detto proprio così Francesco Velatta (zoologo dell’Ufficio Parchi della Provincia di Perugia) e Mario Muzzatti (ornitologo dell’Oasi naturalistica “la Valle”, gestita dalla Cooperativa “l’Alzavola” in convenzione con la Provincia di Perugia), quando hanno avvistato un branco di oltre 600 “morette tabaccate” a godersi l'acqua del Trasimeno in santa pace. Ma se è vero che in tv imperversano le bionde ossigenate, al Trasimeno le morette tabaccate- autentiche!- sono le "vips" del momento.
Gli esemplari sono stati ripetutamente avvistati nel corso dei monitoraggi faunistici che vengono costantemente svolti sullo specchio lacustre.
La "Aythya nyroca", nome scientifico della moretta tabaccata, è una rara anatra tuffatrice, minacciata a livello mondiale e classificata “in pericolo critico” nella Lista Rossa nazionale. E guarda un po', è presente in questi giorni in numero elevato al Trasimeno, ma non è una novità, visto che è presente con regolarità dal 1993, con osservazioni più frequenti in settembre-ottobre. A partire dal 2000, è stata segnalata con continuità nella zona della Valle anche durante la stagione riproduttiva con non meno di 2-3 coppie nidificanti accertate. Il contingente svernante (inizialmente limitato a pochi individui) ha conosciuto una decisa crescita a cominciare dal 2002, fino a toccare quasi 300 individui nel gennaio 2008. Mai come in questi giorni erano state però registrate concentrazioni così importanti, assolutamente uniche a livello nazionale.
Per avere un’idea dell’eccezionalità dell’evento si consideri che, secondo i criteri della Convenzione di Ramsar, la soglia a partire dalla quale una zona umida viene considerata di importanza internazionale per la conservazione della specie, è di appena 100 individui, cioè un sesto di quanti se ne contano in questo periodo sul Trasimeno (620). Il monitoraggio dell'avifauna nei mesi invernali consentirà quindi di definire meglio lo status locale di questa rara anatra tuffatrice e permetterà in particolare di capire se il grande branco avvistato è solo di passaggio o rimarrà al Trasimeno anche per lo svernamento. Insomma, dicono gli esperti, la presenza della "moretta" è un segnale importante che aiuta a comprendere l'importanza ma anche la fragilità dell'ecosistema lacustre, quindi la necessità di mantenere alta l'attenzione ai delicati equilibri ambientali. E questo nonostante il basso livello delle acque
Visto che i turisti disertano, almeno le anatre tuffatrici un bel bagno se lo fanno.

Decentrare Eurochocolat? "La Spalm Beach" ipse dixit.

Guarducci e "La Spalm Beach": Idea Format per spalmare Eurochocolate nel centro storico di Perugia

Decentrare/Spalmare Eurochocolate è diventato quasi un esercizio quotidiano di pensiero ed immaginazione. Un'attività che Eugenio Guarducci paragona un po’ al mestiere di allenatore della Nazionale di calcio…"tutti lo vogliono fare ma alla fine la responsabilità di farlo cade sempre e solo su un’ unica persona". E allora pronto per fare da apripista al ragionamento, eccovi serviti signori la Spalm Beach.

"Sia il Comune che gli stessi operatori commerciali condividono la necessità di incanalare il flusso dei visitatori di Eurochocolate su alcuni assi pedonali di sicura bellezza della città, in modo da decongestionare un po’ le vie centrali - spiega in un comunicato il vulcanico patron di Eurochocolate -. Anche noi siamo d’accordo pur avendo registrato nel passato pesanti sconfitte (vedi ChocoCircus al Frontone, Villaggio al Parco del Santa Giuliana) che hanno allontanato definitivamente l’interesse degli sponsor su questo tipo di iniziative. Non per questo però vogliamo sottrarci ad una giusta e corretta riflessione che il Comune ed alcune voci critiche ci invitano a fare e magari tracciare nuovi format più leggeri ma capaci di avvicinare di più Eurochocolate a Perugia. Noi preferiamo quindi, come al solito, sottrarci alla sterile polemica evitando di argomentare e rispondere alle accuse pretestuose preferendo invece concentrarci sul fare anzichè sul chiacchierare. Poi, se necessario, nei modi e nei tempi che ci verranno concessi saremo in grado anche di rispondere alle stupidaggini lette per fortuna solo sulla stampa locale".

Nello specifico della spalmatura, il ragionamento di Guarducci pone innanzitutto alcuni punti fermi, essenziali. "Per far questo - spiega - Eurochocolate ribadisce la imprescindibile necessità che il tessuto commerciale che si attesta su questi percorsi (di solito parliamo di contesti ambientali dove è impossibile montare qualsiasi tipo di allestimento temporaneo), unitamente alle presenze di tipo culturale e sociale, si attivino per vivere da protagonista questa progettualità, contribuendo con le proprie vetrine e con le proprie specificità ad offrire una continuità sul tema cioccolato, in assenza del quale si perderebbe in partenza la scommessa del decentramento".

Tre i must: un collegamento diretto con il cuore pulsante della manifestazione; una riconoscibilità del tema cioccolato che non lasci spazio a pericolosi vuoti;
un terminale “goloso” (evento) capace di attrarre il visitatore opportunamente allertato da una precisa comunicazione e da una altrettanto puntuale segnaletica.
La Spalm Beach in Piazza San Francesco al Prato si candida a diventare il terminale “goloso” sopra citato considerato necessario a dare concretezza al percorso del cioccolato.
"L’idea è quella di simulare una sorta di Spiaggia (non l’ultima!) golosa dove protagoniste saranno le creme spalmabili che oggi costituiscono un importante attrattore dal punto di vista dei consumi. Percorrendo Via dei Priori il visitatore dovrà essere intercettato da un linguaggio anche visivo fatto di morbidezza, di vortici di cioccolato, di messaggi (Esempio? ..A me il cioccolato piace …a Priori!) e, soprattutto, animato da palette per la degustazione griffate “Via dei Priori”che i negozianti potranno omaggiare ai propri clienti dando loro la possibilità di approdare a golose degustazioni gratuite presso la rilassante Spalm Beach". Un esempio? Il ChocoVelox, risponde Guarducci. "Montato in Corso Vannucci durante Eurochocolate è stato, al pari della Fontana Maggiore, la cosa più fotografata di Perugia nei giorni della manifestazione. Il costo di produzione è stato di 280,00 Euro più iva. La Zip che abbiamo scelto come icona simbolo del 2010 è uno strumento che serve ad aprire e chiudere. Oggi abbiamo aperto questo ragionamento. C’è qualcuno che ci darà una mano per chiuderlo?

martedì 10 novembre 2009

SESSANTENNE REALIZZA POLIGONO DI TIRO IN GARAGE

Quando conviene dare la precedenza

Subbiano- Le passioni sono passioni. E con i tempi che corrono si cerca di non rinunciare a niente, magari arrangiandosi come si può. Un sessantreenne di Subbiano (Arezzo) aveva pensato di poter ricavare una specie di poligono di tiro direttamente a casa, nel garage. A scoprirlo sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo di Arezzo. Ma tutto è partito da un bicchierino di troppo.
Siamo a Subbiano. Il 7 novembre, riferisce la nota della Compagnia, intorno alle 23, un 63enne si sta dirigendo con la sua Fiat Punto sulla sr 71 all’incrocio con Viale Europa, ma nell’effettuare la svolta non dà la precedenza andando a sbattere contro una Volvo che viaggiava sulla strada in senso contrario. L’uomo è stato quindi sottoposto a prelievo ematico presso il Pronto Soccorso
dell’Ospedale San Donato di Arezzo, e l’esame dà esito positivo: il tasso alcolemico è di 2.48 mg/l, cinque volte superiore al limite massimo consentito.
E la storia inizia qui. Visto lo stato di ebbrezza del sessantenne e considerato che era detentore di
armi, i Carabinieri hanno deciso di effettuare un controllo presso la sua abitazione. Arrivati alla porta del garage, hanno realizzato che questi aveva allestito un poligono di tiro nel quale si esercitava con la sua pistola 357 magnum, regolarmente denunciata.
Una serata terminata per il 63enne con due denunce: per guida in stato di ebbrezza e per esplosioni pericolose. All’uomo è stata inoltre ritirata la patente di guida e sequestrate le armi detenute, la pistola e alcune armi da caccia. Dare la precedenza ..conviene! Sempre!